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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Settembre 2010 |
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PRESENTATO A LECCO XI RAPPORTO, 30.500 GLI STRANIERI LE REGIONI CONTRIBUISCANO A GESTIRE I FLUSSI
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Lecco, 27 settembre 2010 - Di fronte al fenomeno dell´immigrazione, che è "una realtà stabile e non occasionale", la grande sfida deve essere quella di una "identità aperta", come è scritto in un "bellissimo documento" del Governo, cui hanno contribuito i ministeri del Lavoro, degli Interni e dell´Istruzione. E´ quanto ha detto il 24 settembre a Lecco l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, intervenendo alla presentazione dell´undicesimo Rapporto sull´immigrazione in Provincia di Lecco. Presenti all´incontro, tra gli altri, l´assessore provinciale, Antonio Conrater, il dirigente dell´Ufficio scolastico provinciale Luigi Roffia e la dott.Ssa Motolese della Prefettura. "Dobbiamo mantenere la nostra identità - ha spiegato Boscagli - ma dobbiamo anche essere in grado di arricchirci e di crescere insieme alle persone che vivono nel nostro territorio". Boscagli ha criticato l´attenzione spesso solo negativa che viene riservata al fenomeno dell´immigrazione, parlando di una quotidianità e di una normalità di rapporti che viene quasi sempre omessa. Certo, "non sono tutte rose e fiori", ma ci sono molte storie positive di integrazione nelle scuole così come nel mondo del lavoro. "Gli stranieri che vengono in Lombardia - ha sottolineato Boscagli - hanno un atteggiamento sostanzialmente di fiducia verso le istituzioni e le realtà in cui vivono. Spesso si tratta di persone che lavorano, producono e fanno impresa. Proprio in questo si può parlare di un ´modello lombardo´ di integrazione, che vede nel lavoro il cardine della società". Regione Lombardia in questi anni è intervenuta in vari ambiti sul tema immigrazione a partire dalla conoscenza del fenomeno, con l´attivazione dell´Osservatorio regionale, che consente il monitoraggio costante dell´evoluzione del fenomeno migratorio e con altri progetti come "Certifica il tuo italiano" e Telefono mondo". "La collaborazione tra istituzioni - ha detto ancora Boscagli - è fondamentale. Da questo punto di vista sarebbe importante che anche le Regioni potessero partecipare alla gestione dei flussi, come ha ribadito più volte il presidente Formigoni, naturalmente senza sottrarre competenze al Governo. L´equilibrio dell´integrazione si mantiene anche se non si sbagliano le misure". Questi alcuni dei progetti promossi da Regione Lombardia, che hanno interessato e interessano il territorio di Lecco. Certifica Il Tuo Italiano - Nella provincia il progetto ha attivato una rete locale a Lecco facente capo al Centro Territoriale Permanente Stoppani, a cui hanno aderito altri 5 enti. A Lecco sono stati attivati 10 corsi per l´insegnamento dell´Italiano L2 secondo gli standard del Quadro Comune Europeo delle lingue, finalizzati alla certificazione delle competenze, cui hanno partecipato 170 adulti stranieri. Crescere Bene Insieme - Ha come obiettivo quello di diffondere una cultura condivisa sull´approccio transculturale e costruire una rete di servizi che utilizzano un linguaggio comune, favorendo i processi di integrazione dei minori migranti e delle loro famiglie. A questo scopo il progetto promuove la formazione specifica degli operatori dei servizi sulla presa in carico psicologica delle donne, dei minori, degli adolescenti e delle famiglie in una prospettiva transculturale. Al modulo di formazione di base, rivolto a tutte le Asl della Lombardia, hanno partecipato anche alcuni operatori socio-sanitari (psicologi, ostetriche, ecc.) dell´Azienda Sanitaria Locale di Lecco (erano 8 su 100 totali). Telefono Mondo - Si propone di promuovere una conoscenza delle norme di permanenza in Italia e delle modalità di accesso ai servizi, con particolare attenzione ai neo-immigrati tramite l´attivazione di un servizio telefonico multilingue, che offre consulenza gratuita avvalendosi di un team di esperti mediatori in lingua. Questo importante intervento - realizzato dalla Regione assieme alla Cooperativa Progetto Integrazione - è stato presentato a Lecco nel corso di una fiera tenutasi a metà di maggio. I Dati - Gli stranieri che vivono nella provincia di Lecco, secondo l´ultime rilevazione del luglio 2009, sono 30.500 (erano 10.500 a gennaio 2001). Quasi l´83% di questi sono regolarmente iscritti alle anagrafi comunali. Il 54,6% sono maschi (erano però il 70% nel 2002); 6.500 i minori. Il gruppo più numeroso è sempre quello europeo ma la nazionalità più numerosa è quella marocchina (4.790) seguita da rumeni (4.310), albanesi (3.550) e senegalesi (2.400 unità). Il 74% degli stranieri della provincia di Lecco ha un diploma di scuola secondaria superiore o dell´obbligo. La quota dei laureati è del 21%. La maggioranza (42,7%) professa la religione musulmana (ma è il minimo storico dal 57% del 2002), il 29,4% quella cattolica (in leggera crescita) e il 18,9 altre religioni cristiane. Quasi la metà (49%) degli immigrati vive in Italia da 5-10 anni. Un immigrato su tre è occupato in maniera regolare a tempo indeterminato (era uno su due nel 2006). La percentuale dei disoccupati (4,7%) è tra le più basse della regione. Il 29%, ossia con 7 punti percentuali in più rispetto alla media regionale, pone Lecco al terzo posto in regione per la percentuale di case di proprietà |
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