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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Settembre 2010
 
   
  27.BI-MU/SFORTEC: L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA MONDIALE SI METTE IN MOSTRA A FIERA MILANO DAL 5 AL 9 OTTOBRE RIPARTE IL CONSUMO MONDIALE DI MACCHINE UTENSILI

 
   
  Milano 30 settembre 2010 - L’industria manifatturiera mondiale ha ricominciato a investire in beni strumentali: il trend positivo del consumo di macchine utensili proseguirà da qui al 2014. Positiva la situazione di breve-medio termine per l’industria italiana di settore, nonostante il timore di possibili nuove ricadute. Questo è quanto emerge dai dati illustrati da Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, in occasione della conferenza stampa di presentazione di 27.Bi-mu/sfortec, la manifestazione fieristica di riferimento per il comparto, in scena a fieramilano dal 5 al 9 ottobre. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu a partire dallo studio di Oxford Economics, primario istituto econometrico britannico, dopo il blocco dei consumi di beni strumentali, che nel 2009 ha interessato tutti i mercati con la sola eccezione della Cina, si assiste oggi alla ripresa della domanda. In ragione di un incremento pari a 4,7% rispetto all’anno precedente, il consumo mondiale di sistemi di produzione, nel 2010, dovrebbe attestarsi a un valore pari a 37,4 miliardi di euro. D’altra parte, le prospettive di medio periodo indicano una crescita costante nella domanda di macchine utensili da qui al 2014, quando il valore praticamente raddoppierà, raggiungendo la quota record di 70,2 miliardi. A guidare la ripartenza degli investimenti in beni strumentali, nel 2010, sono gli Stati Uniti che hanno patito una situazione particolarmente drammatica nell’ultimo biennio, periodo nel quale il mercato locale si è praticamente dimezzato. Interessanti gli incrementi della domanda di sistemi di produzione in Brasile (+22,4%), India (+14,2%), Cina (+11,6%), Italia (+11,8%), Turchia (+11,3%), Russia (+3,6%). Con particolare riferimento all’industria italiana, nel primo semestre 2010, l’indice delle consegne totali dei costruttori registra ancora un calo del 5,5% rispetto al periodo gennaio-giugno 2009. Sul risultato, in netta ripresa rispetto alle performance precedenti, pesa ancora la debolezza della domanda estera (-25,4%) attesa in recupero in questa seconda parte dell’anno. Di segno opposto il riscontro del mercato interno, ove le consegne sono cresciute del 47,5%. La ripresa della domanda è altresì testimoniata dall’incremento dell’utilizzo della capacità produttiva degli impianti del settore. Dopo il brusco calo culminato nel picco negativo del terzo trimestre 2009 quando si attestò a quota 54,6%, l’indicatore è tornato a crescere raggiungendo quota 68% nel secondo trimestre del 2010. Secondo l’indagine condotta sulle aspettative future, le imprese intervistate dichiarano un sostanziale miglioramento della situazione. In particolare, in merito all’andamento della domanda interna, diminuiscono i pessimisti, che rappresentano una quota al di sotto del 20% dei rispondenti. La gran parte degli imprenditori intervistati - il 70% - si attende stabilità che, alla luce dei dati di ordini (+39,2%) e consegne (+47,9%), non può che essere interpretata in senso positivo. Il restante 11,1% prevede un ulteriore miglioramento. Situazione analoga ma con un segno positivo più deciso per l’andamento della domanda estera. Solo il 14,8% si dice pessimista. Oltre un terzo degli intervistati si attende incremento della domanda a conferma delle aspettative di ripresa delle vendite di made in Italy nel mondo di qui alla fine dell’anno. Infine, dall’analisi del dato relativo alle consegne nei sei mesi successivi alla rilevazione - effettuata nel secondo trimestre dell’anno - emerge un chiaro miglioramento dell’andamento dell’industria italiana di settore. Per quanto riguarda il mercato interno, la quota di imprenditori intervistati che segnala un aumento significativo delle consegne è pari al 50%, contro solo un 20% che si aspetta diminuzione. Stesso tipo di valutazione è espressa dai costruttori intervistati anche sul mercato estero. “Sebbene i dati presentati confermino che la ripresa è in atto, grande timore resta per possibili ricadute. L’industria italiana di settore - ha affermato Giancarlo Losma - ha dimostrato di saper fronteggiare le difficoltà; nonostante ciò conosciamo la debolezza della domanda interna, rispetto a quella espressa dai mercati stranieri. Per questo motivo chiediamo che massima attenzione venga dedicata allo studio di incentivi che possano sostenere il sistema economico dalla base con l’obiettivo di ridare vero slancio a tutta la filiera. Con questo mi riferisco allo strumento di detassazione degli utili reinvestiti in acquisto di nuovi macchinari, che grande beneficio ha portato nei mesi passati, così come alla creazione di un sistema di incentivi alla rottamazione dei macchinari obsoleti e, sulla scorta di quanto previsto negli Stati Uniti, al sistema di ammortamenti liberi”. “D’altra parte - ha aggiunto Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu-sistemi Per Produrre- le imprese dimostrano di credere nello sviluppo industriale italiano. Lo testimoniano i dati di presenza a 27.Bi-mu/sfortec, manifestazione che, nonostante la crisi del 2009, conta oltre 1.200 imprese in rappresentanza di 27 paesi. Protagoniste della mostra sono 1.223 imprese, il 44% delle quali straniere che presenteranno il meglio della propria offerta su una superficie espositiva di oltre 90.000 metri quadrati. L’ampia e variegata offerta di settore in mostra a 27.Bi-mu, che si concretizza nelle circa 3.000 macchine esposte, per un valore complessivo di 300 milioni di euro, è arricchita dal un fitto programma di eventi collaterali volti a valorizzare la partecipazione degli operatori presenti all’evento. Dalle rassegne specialistiche quali, Il Mondo Della Saldatura, Il Mondo Dell’assemblaggio e Il Mondo Degli Stampi, Il Mondo Della Finitura che, insieme a Sfortec, salone della subfornitura tecnica, arricchiscono Bi-mu di contenuto e valore per gli operatori presenti, a Quality Bridge, rassegna convegnistica dedicata a approfondimento di temi tecnici, a Pianeta Giovani, spazio dedicato agli studenti delle scuole superiori e delle università. La mostra si apre martedì 5 ottobre con il convegno inaugurale incentrato sul tema: “Il sistema manifatturiero per la crescita competitiva del paese tra ecocompatibilità e sostenibilità”. Interverranno al dibattito, moderato da Sebastiano Barisoni, caporedattore di Radio 24, i vertici di alcune delle più prestigiose imprese operanti nei principali settori del manifatturiero: Paolo Leone, direttore generale Abb, Discrete Automation and Motion Division, Giuseppe Orsi, Ceo Agustawestland, Giorgio Brazzelli, presidente di Alenia Aeronautica e Alenia Aermacchi, Giuseppe Zampini, amministratore delegato Ansaldo Energia, Roberto Vavassori, direttore Business Development Brembo, Edoardo Rabino, Responsabile della Process Research Area del Centro Ricerche Fiat. Apriranno i lavori: Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, Roberto Formigoni, governatore Regione Lombardia, Gianpiero Cantoni, presidente Fondazione Fiera Milano, e Michele Perini, presidente Fiera Milano, Gian Maria Gros-pietro, direttore dipartimento Economia università Luiss, Guido Carli. Invitata a chiudere l’incontro Maria Stella Gelmini, ministro Istruzione, Università e ricerca.  
   
 

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