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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Ottobre 2010 |
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STUDIO ITALIANO: UNA MISCELA DI AMINOACIDI ELISIR DI LUNGA VITA?
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Pavia, 6 ottobre 2010 - Dimostrato per la prima volta al mondo da ricercatori del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Pavia coordinati dal Prof. Giuseppe D’antona insieme a ricercatori dell’Università di Milano coordinati dal Prof. Enzo Nisoli, dell’Università di Brescia e dell’Istituto Auxologico di Milano, che l’aggiunta alla normale alimentazione dei mammiferi di una miscela di alcuni aminoacidi a catena ramificata allunga la vita, stimolando la produzione di energia e la difesa contro i radicali liberi. Lo studio è in pubblicazione mercoledì 6 ottobre su “Cell Metabolism” e ha meritato l’onore della copertina della rivista Branched-chain amino acid supplementation promotes survival and supports cardiac and skeletal muscle mitochondrial biogenesis in middle-aged mice, Cell Metabolism Oct. 6, 2010 Giuseppe D’antona,1 Maurizio Ragni,2 Annalisa Cardile,2 Laura Tedesco,2,3 Marta Dossena,2,4 Flavia Bruttini,1 Francesca Caliaro,1 Giovanni Corsetti,5 Roberto Bottinelli,1 Michele O. Carruba,2,3 Alessandra Valerio,2,4 and Enzo Nisoli2,3,* 1Department of Physiology, Human Physiology Unit and Interuniversity Institute of Myology, Pavia University. 2Center for Study and Research on Obesity, Department of Pharmacology, Chemotherapy and Medical Toxicology, School of Medicine, Milan University. 3Istituto Auxologico Italiano, Milan. 4Pharmacology Unit, and 5Human Anatomy Unit, Department of Biomedical Sciences and Biotechnologies, Brescia University. Secondo un lavoro tutto italiano in pubblicazione mercoledì 6 ottobre sulla rivista internazionale Cell Metabolism e nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Pavia, l’Università di Milano, l’Università di Brescia e l’Istituto Auxologico di Milano, facendo bere a un gruppo di topi acqua potabile arricchita con un composto di aminoacidi, la loro vita media si allunga mantenendosi in buona salute. Gli ingredienti chiave di questo composto, spiega il Prof. D’antona, sono i cosiddetti aminoacidi a catena ramificata (Bcaa), che rappresentano tre dei venti aminoacidi (specificatamente leucina, isoleucina e valina) che normalmente costituiscono le proteine. Studi precedenti avevano già evidenziato che gli amino acidi a catena ramificata sono in grado di prolungare la vita del lievito unicellulare, ma in questo nuovo studio i laboratori coinvolti hanno dimostrato l’effetto in organismi complessi, che condividono molti aspetti genetici, molecolari e cellulari con l’uomo. Infatti, D’antona e collaboratori hanno somministrato il cocktail di aminoacidi a topi maschi di mezza età, sino al termine della vita, all’acqua potabile che il gruppo beveva. Il gruppo di topi in questione ha vissuto più a lungo del gruppo di topi “di controllo” ai quali non era stata aggiunta all’acqua la miscela di aminoacidi: in media 869 giorni il primo e 774 giorni il secondo. Un allungamento della vita del 12 per cento, 95 giorni. Indagando le ragioni di questo sorprendente risultato, i ricercatori hanno evidenziato che la dieta arricchita con questa miscela di aminoacidi, favorendo la produzione della proteina eNos e di conseguenza la sintesi di ossido nitrico (No), come già dimostrato in precedenti loro studi pubblicati nel 2003 e nel 2005 su Science dal gruppo del Prof Nisoli, produce un aumento di mitocondri nei muscoli dello scheletro e nel muscolo cardiaco. I mitocondri sono i componenti delle cellule dell’organismo deputati alla produzione di energia, infatti vengono definiti le “centrali energetiche” della cellula. I ricercatori hanno inoltre rilevato che i topi così supplementati mostrano una maggiore attività del Sirt1, il ben conosciuto gene della longevità, e dei geni del sistema di difesa che combatte i radicali liberi. Secondo lo studio, gli animali trattati hanno anche mostrato miglioramenti nella resistenza allo sforzo fisico e nella coordinazione motoria. I risultati riscontrati sui topi suggeriscono che questa miscela potrebbe essere utilizzata con buoni risultati nelle persone di età avanzata o debilitate. I ricercatori ipotizzano in particolare che i supplementi nutrizionali a base di Bcaa possano rivelarsi utili per i pazienti con insufficienza cardiaca oppure con una condizione di degenerazione muscolare nota come sarcopenia o anche con malattie polmonari cronico-ostruttive o altre disfunzioni caratterizzate da difetti del metabolismo energetico. Esistono già studi sull’uomo, se pur limitati a un numero ridotto di pazienti, che avvalorano questa teoria e diverse miscele di aminoacidi sono già sul mercato in diversi paesi, Italia compresa. “E’ molto importante” sottolinea il Prof. D’antona “che gli effetti cellulari e sistemici della supplementazione aminoacidica risultano potenziati dall’esercizio fisico. Lo studio rappresenta il primo passo verso la diffusione di quella cultura che identifica il ruolo chiave dell’approccio nutrizionale combinato all’esercizio fisico per il trattamento di alcune importanti le patologie nell’uomo”. |
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