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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Ottobre 2010
 
   
  SCIENZIATI AFFERMANO CHE I MATERIALI INTELLIGENTI USATI NEI DISPOSITIVI MEDICI SONO SICURI

 
   
  Bruxelles, 7 ottobre 2010 - Secondo un team europeo di scienziati e contrariamente a quanto si pensa, i moderni materiali tecnologici come le leghe a memoria di forma (Lmf) che sempre più spesso vengono usati in un´ampia gamma di protesi e dispositivi medici sono completamente biocompatibili e non dovrebbero provocare problemi alla salute. Le Lmf sono preferite per la loro capacità di essere piegate e compresse in una determinata cavità corporea o vaso sanguigno e quindi di riprendere la loro forma operativa originale, ma sono state espresse preoccupazioni circa la tossicità delle Lmf che spesso contengono nickel o rame. Le scoperte dello studio sono state pubblicate nell´International Journal of Immunological Studies. Le Lmf sono spesso usate negli impianti medici, fili guida per cateteri, stent per vasi sanguigni, filtri e attuatori. Nonostante precedenti test abbiano mostrato la loro completa biocompatibilità, la gente è ancora preoccupata riguardo agli effetti nocivi che questa tecnologia potrebbe avere sulla salute dei pazienti. Ricercatori dell´Università di Maribor in Slovenia, dell´Università di Leoben in Austria e dell´Accademia medica militare di Belgrado in Serbia suggeriscono che i pazienti possono stare ora tranquilli sapendo che le Lmf composte da rame-aluminio-nickel (Cu-al-ni) e nickel-titanio (Ni-ti) non danneggiano l´organismo e non innescano la morte cellulare. Le Lmf appartengono a un gruppo di materiali funzionali intelligenti che possiedono l´eccezionale proprietà di "ricordare" la forma che avevano prima di subire una deformazione pseudo-plastica. "Questo effetto si basa su una trasformazione cristallografica reversibile termo-elastica martensitica," hanno detto i ricercatori, aggiungendo che "Le Lmf nickel-titanio (Ni-ti) sono state ampiamente testate e applicate in biomedicina per la loro eccellente flessibilità e deformabilità, simili a quelle dei tessuti vivi." "Le Lmf a base di rame, in particolare le Cu-al-ni e Cu-al-mn, sono anche disponibili in commercio, ma il loro uso in campo biomedico non è stato esaminato a fondo," hanno spiegato. Tuttavia, il team ha ammesso che le leghe Cu-al-ni sono molto più economiche delle leghe Ni-ti. Attualmente, esse sono anche l´unica opzione se si necessita di alte temperature di trasformazione, poiché "le temperature di trasformazione delle leghe Ni-ti possono essere regolate tra 200°C e 120°C, mentre le temperature caratteristiche della trasformazione martensitica delle leghe Cu-al-ni può essere compresa tra -200°C e 200°C, a seconda del contenuto di Al e Ni". Rebeka Rudolf dell´Università di Maribor e i suoi colleghi hanno usato cellule del sistema immunitario e cellule mononucleari del sangue periferico (Pb-mnc) umane per dimostrare la sicurezza relativa di questi prodotti. I ricercatori hanno preparato nastri sottili di Lmf come campioni ottenuti con la filatura per fusione e hanno quindi fatto delle colture di Pb-mnc da 20 donatori in una soluzione contenente una Lmf Cu-al-ni. Essi non hanno trovato significativi cambiamenti nella produzione dei mediatori del sistema immunitario, le citochine, in 18 delle 20 colture di prova. Tuttavia, per due delle cellule dei donatori c´era una netta risposta immunitaria che poteva essere facilmente notata poiché le cellule rilasciavano citochine infiammatorie. Il team ha detto che questo test potrebbe fornire ai medici un modo semplice e veloce di testare la biocompatibilità di un possibile paziente con un particolare dispositivo. "Questo è il primo studio che mostra l´influsso di materiali Lmf prodotti in forma di nastri sottili mediante la tecnologia della filatura per fusione sulle cellule umane," fanno notare i ricercatori. "Utilizzando un semplice test diagnostico dovrebbe essere possibile identificare quali individui svilupperebbero una risposta infiammatoria in contatto con un biomateriale e quindi prevedere reazioni indesiderate prima dell´impianto." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Maribor: http://www.Uni-mb.si/podrocje.aspx?id=0&langid=1033  International Journal of Immunological Studies: http://www.Inderscience.com/browse/index.php?journalid=257    
   
 

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