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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2010 |
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NEMICI O AMICI? EUROPA E CINA A CONFRONTO
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Bruxelles, 7 ottobre 2010 - All´indomani del vertice Europa-asia (Asem) tra capi di stato europei e asiatici è la Cina la vera protagonista degli incontri europei. Ieri il premier cinese Wen Jiabao è stato accolto nel palazzo reale belga per un incontro con le autorità europee, segnando l´inizio ufficiale del tredicesimo summit tra Europa e Cina. Portavoci dell´Europa in quest´incontro sono stati, tra gli altri, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Sono passati 35 anni dall´inizio delle relazioni diplomatiche con il gigante asiatico. Oggi l´Europa è il maggiore partner commerciale cinese con scambi che nel 2009 hanno toccato un valore complessivo di circa 296 miliardi di euro. A sua volta la Cina è la maggiore fonte d´importazione europea e il secondo partner commerciale dell´Ue dopo gli Stati Uniti. Una relazione che ha resistito persino alla crisi, visto che nel 2009 l´Europa ha importato dalla Cina prodotti per circa 215 miliardi. Un rapporto di amore e odio quello tra le due potenze. Il mercato aperto europeo ha avuto un ruolo importante nella vertiginosa crescita cinese degli ultimi anni e l´Europa è ora pronta a impegnarsi ulteriormente per relazioni commerciali aperte. A condizione però che la Cina faccia correttamente la sua parte rispettando i diritti di proprietà e gli standard dell´Organizzazione mondiale del Commercio (Omc). Alle grandissime potenzialità economiche cinesi si accompagnano del resto non pochi problemi: la Cina è uno dei paesi al mondo che inquina di più, ma gli accordi tentati finora per raggiungere obiettivi certi contro il cambiamento climatico sono stati deludenti. Inoltre il 54% dei prodotti contraffatti sequestrati lungo le frontiere europee nel 2008 erano cinesi e resta forte la preoccupazione occidentale per le violazioni dei diritti umani che continuano a verificarsi in Cina. Il vincitore del premio per la libertà di pensiero assegnato ogni anno dal Parlamento europeo è stato nel 2008 Hu Jia, un dissidente ancora detenuto in un carcere cinese. Il Parlamento si è inoltre più volte esposto per condannare i "laogai", un sistema di campi di prigionia ancora in vigore in Cina e, nella sessione plenaria del 23 settembre scorso, ha discusso sui mezzi per fermare le importazioni verso l´Europa dei prodotti fabbricati in queste condizioni. Un bando già in atto negli Stati Uniti, ma che non è ancora regolato da una legge in Europa. Molti quindi gli argomenti da discutere nel corso del summit, ma l´attenzione si concentra probabilmente su tre grandi temi: il rafforzamento della partnership strategica tra le due potenze; problematiche più ampie come il cambiamento climatico; elementi di attualità internazionale, quali i recenti sviluppi in Afghanistan e Pakistan. Le relazioni diplomatiche tra le due potenze sono iniziate nel 1975 e sono state poi regolate da un accordo Europa-cina sul Commercio e sulla Cooperazione. Negli anni successivi le relazioni si sono sempre più rafforzate fino a sfociare, quest´anno, in un aggiornamento delle relazioni bilaterali su più fronti strategici come la ripresa dell´economia mondiale, i cambiamenti climatici e molti altri. Il vertice di ieri segue incontri recenti del Parlamento europeo con i leader cinesi. Soltanto lo scorso settembre le discussioni tra i due paesi si erano concentrate su commercio, cambiamento climatico, diritti umani e sul bando delle importazioni dei prodotti fabbricati in condizioni di lavoro inaccettabili. |
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