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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Ottobre 2010 |
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TRE MOMENTI: FESTIVAL, STAGIONE TOSCANA E UN LABORATORIO SCALETTI: «UNO STRUMENTO DI REAZIONE AL SENSO DI RASSEGNAZIONE CHE CI CIRCONDA»
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Firenze, 7 ottobre 2010 - L´articolato programma della stagione 2010-2011 del Teatro Era di Pontedera è stato illustrato stamani nel corso di una conferenza stampa a Firenze. Erano presenti l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, l´asssessore alla cultura della Provincia di Pisa, Silvia Pagnin, l´assessore alla cultura del Comune di Pontedera Liliana Canovai, il sindaco di Buti Roberto Serafini e tutta la direzione del teatro: il presidente della Fondazione Antonio Chelli, il direttore artistico Roberto Bacci, il direttore del teatro di Buti, Dario Marconcini, e Federico Tiezzi per il nuovo Laboratorio Toscana. Le attività per la stagione 2010/2011 sono scandite da tre diversi progetti: Festival Teatro Era, dal 20 ottobre al 20 novembre 2010, con appuntamenti di teatro, danza, concerti, libri, film, conferenze e laboratori di artisti italiani e internazionali; Una Stagione Per La Toscana, da gennaio ad aprile 2011, una selezione di 20 lavori di compagnie italiane, tra tradizione e ricerca, distribuiti tra il Teatro Era e il Teatro Francesco di Bartolo di Buti diretto da Dario Marconcini; Teatro Laboratorio Toscana, un corso di specializzazione biennale per attori curato da Federico Tiezzi, intitolato alle Vie dei Canti di Bruce Chatwin e dedicato all’approfondimento della connessione tra musica, canto, recitazione e memoria. «Difficile poter negare il radicamento territoriale di una struttura come il Teatro Era. Siamo davanti ad una storia pluriennale di crescita, sia in termini qualitativi che quantitivi, che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo dell´offerta teatrale della regione – ha detto nel suo intervento l´assessore Scaletti -. Dobbiamo un ringraziamento al teatro di Pontedera e al teatro toscano in generale; rappresenta un esempio, l´indicazione di un percorso di reazione all´appiattimento culturale in atto, al se nso di rassegnazione che ci circonda. Queste proposte sono uno stimolo valido per tutti a non arrendersi all´esistente, e a individuare strade capaci di far vivere quello che eccelle per dare testimonianza che si può vivere in modo diverso e solidale. Quello che va sottolineato è lo sforzo evidente di proposta, di reazione ad una situazione di crisi generale, mettendo il teatro a disposizione della società come luogo di raccolta delle energie da riportare poi nel quotidiano. Una concezione di “teatro civile”, messo a disposizione del territorio, che richiama l´obbligatorietà nelle polis greche di riunirsi a teatro nel giorno di festa». Per informazioni: www.Pontederateatro.it/ |
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