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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2010
 
   
  EUROPA COMMISSIONE EUROPEA E AUTORITÀ DI GESTIONE PROGRAMMA OPERATIVO. LA SPISA: "CREARE SVILUPPO PARTENDO DALLA COSCIENZA DELLA PROPRIA APPARTENENZA"

 
   
  Cagliari, 18 Ottobre 2010 - "L´intensità della crisi si è attenuata, ma la situazione dell´Italia rimane preoccupante per quel che riguarda la crescita del Pil e l´ammontare del debito pubblico". Lo ha detto Raul Prado, responsabile anche per l´Italia della Direzione Generale della Politica Regionale della Commissione Europea, aprendo il 14 ottobre a Cagliari l´annuale incontro fra la stessa commissione e le Autorità di Gestione dei programmi operativi finanziati fal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un evento di grande importanza che, ha riunito a Cagliari tecnici e funzionari della Commissione, del Ministero dello Sviluppo Economico e di quasi tutte le regioni italiane. Si tratta di valutare la programmazione 2000/2006 ormai chiusa e soggetta alla valutazione, e cominciare a ragionare su quella legata al 2007/2013; in pratica attraverso i fondi comunitari si vuole dare impulso allo sviluppo regionale e locale finanziando progetti che contribuiscano alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro stabili, con aiuti diretti alle piccole e medie imprese e infrastrutture. Gli onori di casa sono stati fatti (in assenza del presidente della Regione Ugo Cappellacci, impegnato a Roma nei lavori della conferenza Stato/regioni) dall´assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, che, prendendo spunto dalla splendida sede della Passeggiata Coperta del Bastione di Saint Remy che ospita l´incontro, ha voluto sottolineare come sia necessario: “Partire dalla tradizione di ciascun territorio, e quindi dalla coscienza della propria appartenenza, per produrre progetti capaci di creare sviluppo investendo sull´innovazione, la ricerca e la conoscenza in genere”. Concetti rafforzati da Sabina De Luca, del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha rilevato come l´incontro cagliaritano serva soprattutto ad ascoltare le esigenze e le proposte della diverse regioni, in una fase storica delle politiche di sviluppo e di coesione nella quale nulla si può dare per scontato.  
   
 

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