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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2010 |
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TRASPORTI: RICCARDI A PORDENONE CONCLUDE CONVEGNO SU "DOPO A28"
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Pordenone, 18 ottobre 2010 ´´... E dopo la A28? Quali sviluppi infrastrutturali per proiettare il Fvg a Pordenone nella grandi reti di comunicazione europea´´: questo il tema del convegno proposto da Unindustria Pordenone in collaborazione con Autovie Venete e svoltosi il 13 ottobre nel capoluogo del Friuli Occidentale con la partecipazione dell´assessore regionale a Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador, e i consiglieri regionali Antonio Pedicini e Paolo Santin. Numerosi e qualificati gli interventi di amministratori, imprenditori ed esperti, ai quali il presidente di Unindustria Maurizio Cini, ha chiesto di offrire un contributo ´´di idee sul futuro´´, ognuno da un punto di vista particolare e secondo le competenze. Momento centrale del convegno - moderato da Michelangelo Agresti, vicepresidente di Unindustria - la relazione di Paolo Possamai, direttore de ´´Il Piccolo´´, quale esponente della Fondazione Nordest-osservatorio Infrastrutture, che ha illustrato la situazione infrastrutturale del territorio. In buona sostanza - secondo Possamai, che ha passato in rassegna le previsioni per strade, ferrovie, aeroporti e porti - al di là dei problemi legati al finanziamento delle opere, vi è la necessità di scegliere, possibilmente in maniera razionale, con rapidità se il Nord Est vuole candidarsi a divenire ´´piattaforma logistica´´ europea. A questo disegno strategico si oppongono però debolezze e lentezza delle scelte, delle progettazioni e quindi delle realizzazioni. E tutto ciò allarga il gap del territorio e dell´Italia intera rispetto agli altri competitor europei. Un quadro non particolarmente ottimistico, quindi, rispetto al quale l´assessore Riccardi ha voluto rispondere con una nota positiva ponendo proprio la A28 - per la quale, ha annunciato, sono previsti non più di 15-20 giorni di lavori, bel tempo permettendo - al centro di un sistema di nuovi rapporti. L´autostrada, infatti, ´´è la premessa per andare avanti con la Cimpello-sequals-gemona in project financing, una prospettiva che ha già raccolto manifestazioni di interesse, anche se la cantierabilità non sarà vicina´´ ha affermato l´assessore, che poi vede la A28 come ´´la seconda porta a Ovest del Friuli Venezia Giulia, una visione che forse abbiamo trascurato´´. Circa poi i problemi infrastrutturali del territorio pordenonese, Riccardi ha invitato a considerarli in un contesto regionale che a sua volta non può esaurirsi in se stesso ma deve essere visto in uno ben più ampio. ´´In ogni caso - ha detto - dobbiamo avere una visione unitaria della regione e per quello lavorare, cogliendo le opportunità che l´Europa offre per costruire prospettive nuove´´. Pordenone, insomma, può trovare nuovi spazi nelle opportunità strategiche che la regione ha davanti a sé: bisogna lavorare per l´internazionalizzazione sfruttando una rinnovata visione di quella legge nota come Aree di confine. ´´Dobbiamo sforzarci di trovare le ragioni che uniscono - ha affermato Riccardi - utilizzando le aree di confine per una nuova e più estesa propensione non solo verso l´Europa centro orientale, ma anche centro settentrionale. In questa ottica il sistema portuale dell´Alto Adriatico diventa fondamentale. E Pordenone sta all´interno di questa strategia´´. Dopo aver ricordato i risultati dei due anni di lavoro della Giunta regionale in tema di trasporti (rilancio dell´aeroporto di Rochi, cantiere della Villesse-gorizia, avvio del primo lotto della terza corsia entro l´anno), l´assessore ha accennato alla banda larga: ´´il progetto va avanti ed è finanziato, ma il problema è la sua gestione che non era stata prevista: l´Europa ci impone di non alterare le regole del mercato. Una volta completato il progetto, vedremo con regole comunitarie cosa sarà appetibile agli operatori delle telecomunicazioni´´. Infine una considerazione sul costo dei servizi ferroviari che penalizzano la competitività del prodotto e lo stesso utilizzo del porto. ´´Il problema va risolto - ha concluso Riccardi - con una compagnia ferroviaria regionale´´. |
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