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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2010 |
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GIORNALISMO E INTERNET, INTERVISTA AL MIGLIOR BLOGGER EUROPEO DEL 2010 PREMIATO IL SUO BLOG "EUTOPIA
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Bruxelles, 18 ottobre 2010 - È stata una giornata all´insegna dell´informazione quella del 13 ottobre quando giornalisti di tutta Europa sono confluiti a Bruxelles per il premio europeo per il giornalismo 2010 del Parlamento. Un´occasione per intervistare l´inglese James Clive Matthews, autore del blog premiato per la categoria "online". Quattro le categorie in gara per la terza edizione del premio: carta stampata, Tv, radio e internet. Vincitore per la carta stampata, con un articolo sull´immigrazione illegale, è stato il polacco Witold Szabłowski, del quotidiano nazionale Gazeta Wyborcz. L´ungherese Zsolt Németh ha ottenuto il premio per la televisione, con il suo programma finalizzato a spiegare ai giovani che cos´è l´Unione europea. Per la radio sono stati premiati gli svedesi Kajsa Norell e Nuri Kino, di Radio Ekot, per un servizio sugli aiuti finanziari dell´Ue alla Turchia. A tutti loro il ringraziamento del presidente del Parlamento Jerzy Buzek per aver aiutato a capire meglio l´Europa e aver approfondito argomenti di interesse europeo. Un premio è andato anche alla categoria internet. A vincerlo è stato James Clive Matthews, alias "Nosemonkey", letteralmente "naso di scimmia", con il suo blog su "Eutopia - Quante leggi in percentuale arrivano dall´Unione europea?". Un blog ironico e divertente che i giudici hanno voluto premiare e che noi abbiamo voluto approfondire, parlando con l´autore. Perché "Nosemonkey"? Non c´è assolutamente nessuna ragione. Viene semplicemente dall´ubriacatura da internet tipica dei nostri tempi: devi aver per forza un nomignolo stupido. Cosa ti ha spinto a iniziare a scrivere il tuo blog? Il vero motivo è da ricercare in un senso di fastidio. Stavo guardando un programma della televisione inglese che si chiama "Question Time" quando un europarlamentare ha affermato che l´84% delle nostre leggi nazionali vengono dall´Unione europea. La mattina dopo mi sono svegliato e mi sono messo a pensare. "L´84%? Non avrebbe senso, sarebbe ridicolo. E se fosse vero perché mai dovremmo ancora tenerci i governi nazionali?". Il ministro inglese per l´Europa al tempo disse che le leggi che arrivavano dall´Ue erano soltanto il 9,1%. La risposta ufficiale nel Regno Unito a cui nessuno crede più, sembra una percentuale troppo bassa. Mi sono detto: "Certo, non può essere né l´84% né il 9,1%. Ma allora qual è la percentuale giusta?" Mi ci è voluta circa un´ora e mezzo per trovare diverse versioni sull´argomento. Non sono un uomo di parte, politicamente parlando. Non sono un amante dell´Europa, ma non sono neanche un euroscettico. Mi facevo soltanto una domanda: qual è la verità su questi numeri? Quindi, che cosa hai scoperto, qual è la percentuale giusta? Per saperlo bisogna leggere il mio blog! Perché scrivere di Europa? Iniziai a scrivere un blog nel 2003, una data non casuale: stava scoppiando la guerra in Iraq, tutti i media ne parlavano in continuazione. Probabilmente è un po´ cinico, ma mi ero annoiato di sentire sempre raccontare di quest´invasione di un altro paese e continuavo a chiedermi che cos´altro stesse succedendo. Così mi sono messo a cercare qualcosa di interessante. Probabilmente ho scelto l´argomento sbagliato, ma era qualcosa che mi sembrava complicato, ma allo stesso tempo intellettualmente stimolante. L´unione europea è così complicata che non smetti mai di scoprire nuove cose. Dopo sette anni ancora non la capisco e non sono sicuro che esista qualcuno che ci riesce. Non assomiglia a nient´altro che sia stato tentato in passato. Se capisci l´Ue probabilmente sei in grado di capire qualsiasi cosa e se riesci a renderla interessante con ogni probabilità hai la capacità di trasformare qualsiasi cosa in un bell´argomento. Cosa dovrebbero fare Ue e governi nazionali per coinvolgere i cittadini? I governi nazionali dovrebbero fare di più, ma non lo faranno. Se fossi un seguace delle teorie del complotto direi che temono di perdere potere e influenza. L´unione europea è diventata un capro espiatorio per tutto. Se i governi cercassero di comunicare con i cittadini verrebbero sicuramente accusati di propaganda. Ai governi nazionali piace che le persone non sappiano cosa sta succedendo. Rivendicano il merito quando l´Ue fa qualcosa di buono, ma puntano il dito appena le cose vanno male. Non è così soltanto nel Regno Unito, succede ovunque. È patetico, ma completamente comprensibile. |
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