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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2010 |
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LAVORO IN ABRUZZO, 134 MLN DA FSE;9 AREE DI INTERVENTO,25 PROGETTI L´ASSESSORE GATTTI, SPENDERLI TUTTI ED IN TEMPO E SPENDERLI BENE
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Pescara, 18 ottobre 2010 - ll Piano Operativo 2009-10-11 della Regione Abruzzo, relativo al Fondo Sociale Europeo 2007-2013, con il quale si programmano risorse della Comunità Europea, per un importo complessivo di 134 milioni di euro, è stato presentato, questa mattina, a Pescara, dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il presidente della Commissione Politiche comunitarie, Luigi De Fanis, il docente universiatrio di Economia della "d´Annunzio", Giuseppe Mauro, componente della task force per l´occupazione, ed il direttore regionale della direzione Lavoro, Formazione e Politiche Sociali, Germano De Sanctis. La nuova programmazione, approvata dalla Giunta Regionale, al termine di un percorso che ha visto il confronto positivo con le parti sociali nella Commissione Tripartita e con le opposizioni regionali nella competente Commissione Consiliare, consta di 25 progetti che toccano il mondo del lavoro, del sociale, della formazione, dell´istruzione, delle imprese, dell´Università, della ricerca e dell´innovazione. "Spendere tutto, spendere bene, spendere rispettando i tempi. Le risorse del Fondo Sociale Europeo sono una grande occasione per l´azione strategica di rilancio dell´Abruzzo - ha spiegato l´assesore Gatti - ed il nuovo Piano Operativo ha l´ambizione di riallineare le lancette dell´orologio della nostra Regione a quelle dell´Europa, recuperando il tempo perduto, evitando così il disimpegno automatico delle risorse. Abbiamo selezionato pochi progetti con una considerevole massa critica di risorse, che avranno ricadute concrete a favore dei lavoratori, delle imprese e dei soggetti svantaggiati della nostra regione. Un piano che è stato pensato e condiviso con gli attori sociali basandosi sui principi della concretezza, dell´innovazione e della qualità". Iniziative di rilievo riguardano l´inclusione sociale, la formazione verso le nuove tecnologie e di qualità, le misure anticrisi come il microcredito e di sostegno all´occupazione per tutti lavoratori con particolare attenzione ai giovani, alle donne e agli over 50 con la riproposizione del progetto "Lavorare in Abruzzo", l´internazionalizzazione delle imprese, l´introduzione del sistema della dote per il lavoratori estromessi dal mercato del lavoro al fine della loro reale riqualificazione professionale. Attenzione anche per la ricostruzione dell´Aquila con il progetto "Restaurare in Abruzzo" che punta a formare le competenze adatte al ripristino del grande patrimonio culturale e artistico della città. Risorse rilevanti sono state apprestate per progetti innovativi nel mondo della scuola rivolti agli studenti. "Mi stupiscono i toni inutilmente allarmistici di una certa organizzazione sindacale che proprio oggi, sulla stampa, arriva a sostenere che, qualora non arrivassero gli ammortizzatori in deroga, cinquemila persone si troverebbero in mezzo ad una strada - ha lamentato Gatti - e pensare che si tratta della stessa sigla sindacale che ha avuto modo di riscontrare che da quando siamo al Governo di questa Regione, il Governo nazionale ci ha fatto arrivare la bellezza di 160 milioni di euro proprio per gli ammortizzatori sociali. Una cifra enorme e superiore a quella di tante altre Regioni. E´ anche la stessa organizzazione sindacale che ha approvato e condiviso tutti i provvedimenti di ammortizzazione sociale assunti nell´ambito del Cicas e ed è la stessa organizzazione che dovrebbe essere a conoscenza del fatto che stiamo per avere altri 30 milioni euro dal Governo nazionale, sempre per gli ammorizzatori sociali. Capisco il ruolo del sindacato - ha proeguito l´assessore -ma allarmare senza motivo cinquemila famiglie quando le risorse sono disponibili, mi sembra davvero troppo". "Un piano elaborato in maniera eccellente che si fonda su elementi chiave come welfare, formazione ed innovazione e che è destinato ad incidere direttamente sull´occupazione, perfettamente in linea con la ricetta economica dettata dai recenti tre Premi Nobel Diamond, Mortensen e Pissarides". Così il professor Giuseppe Mauro, docente di Economia alla "d´Annunzio" e membro della task force anti crisi, ha definito il Piano Operativo 2009-11 del Fondo Sociale Europeo per ciò che riguarda la Regione Abruzzo. "Si è lavorato molto bene - ha detto ancora Mauro - ed i frutti si vedranno a breve". Un giudizio altrettanto positivo è arrivato dal presidente della Commissione Politiche comunitarie in Consiglio regionale, Luigi De Fanis. "Mi è piaciuto il metodo con cui l´assesore Gatti ha portato avanti questo Piano operativo. Prima ancora di presentarlo alla Giunta ed alla stampa, - ha sottolineato De Fanis - ha, infatti, voluto portarlo all´attenzione della Commissione consiliare che mi onoro di presiedere e questa circostanza, oltre a rappresentare una grossa novità, ci ha permesso di condividere un percorso importante rispetto ad una tematica strategica come l´occupazione ". Sono 9 le aree di intervento e 25 i progetti del Piano Operativo del Fse presentato dall´assessore Gatti: 1°area di intervento: Ottimizzazione del raccordo e dell´integrazione tra i sistemi dell´istruzione, della formazione e del lavoro e sviluppo dell´alternanza istruzione/formazione-lavoro. Di rilievo il Progetto Speciale "Restaurare in Abruzzo", finalizzato alla creazione di impresa, attraverso meccanismi di integrazione fra attività formazione ed esperienze on the job; Progetto Speciale "Competenze per il futuro", finalizzato a sperimentare le potenzialità della comunicazione multimediale nella scuola, nella logica di elevare fin da subito le competenze informatiche degli studenti in linea con le tendenze evolutive del mercato del lavoro. 2° area di intervento: Introduzione di standard di qualità nel sistema regionale dell´orientamento, dell´istruzione e della formazione. 3° area di intervento: Potenziamento degli strumenti per lo sviluppo del sistema di formazione continua e permanente. Tra i progetti si distingue quello Speciale di "Formazione Continua per imprese medie e grandi", finalizzato a garantire al sistema produttivo regionale: l´attivazione di processi di qualificazione delle proprie professionalità a supporto della competitività, della cooperazione e della capacità di innovazione dello stesso, soprattutto alla luce delle attuali difficoltà economiche; l´attivazione di percorsi formativi di affiancamento a processi di ristrutturazione e/o di riorganizzazione aziendale, volti al contenimento dei fenomeni di espulsione dal mercato del lavoro. Inoltre, qui si inserisce anche il Progetto Speciale Multiasse "Sicurformando", finalizzato all´erogazione di contenuti formativi essenziali per la formazione e informazione dei lavoratori. 4° area di intervento: Potenziamento di reti fra mondo della formazione superiore, della ricerca, del sistema universitario e delle imprese, volte al trasferimento di Know how al tessuto imprenditoriale e alla crescita della competitività del sistema nel suo complesso. 5° area di intervento: Promozione di una rete dei servizi per il mercato del lavoro, che veda il soggetto pubblico svolgere una funzione di coordinamento e promozione, attraverso la realizzazione di azioni specifiche: da notare il Progetto Speciale "Implementazione Masterplan Servizi per l´Impiego", che costituisce il nuovo atto di indirizzo e di sviluppo del sistema integrato dei Servizi per l´Impiego e rappresenta il documento di pianificazione strategica attraverso il quale si completerà la riforma dei servizi per l´impiego mediante il recepimento delle innovazioni normative e procedurali intervenute a livello nazionale. La programmazione degli interventi sarà curata da Italia Lavoro e prevede la condivisione con le Province con le quali si procederà ad un accordo interistituzionale. 6° area di intervento: Sostegno e rafforzamento di misure di inclusione sociale per le categorie svantaggiate e a rischio di emarginazione: Progetto Speciale multiasse "Programma Inclusione Sociale", in coerenza con il Piano Sociale Regionale, ed in una logica di valorizzazione della responsabilità, delle risorse impiegate, nonché delle capacità proprie di ogni persona, è finalizzato al miglioramento delle condizioni di occupabilità dei soggetti minacciati da potenziali fattori di emarginazione, dei soggetti diversamente abili e delle altre categorie di svantaggio sociale e alla prevenzione dell? insorgere di nuove forme di povertà. 7° area di intervento: Rafforzamento e qualificazione della governance regionale, funzionale al presidio dei processi che incidono sulle politiche della formazione e del lavoro. 8° area di intervento: Rafforzamento delle azioni di contrasto alla crisi occupazionale. Qui è inserito il Progetto Speciale multiasse "Lavorare in Abruzzo 2", che costituisce la naturale prosecuzione della best practice attivata con l´intervento denominato Lavorare in Abruzzo ed intende realizzare un efficace strumento di completamento del sistema di welfare to work, finalizzato dunque all´integrazione degli interventi regionali a sostegno dell´occupazione e dell´occupabilità. 9° area di intervento: Attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria innovativi, finalizzati al miglioramento dei livelli occupazionali, anche delle fasce sociali più deboli, attraverso la creazione di nuova imprenditorialità: Progetto Speciale multiasse "Sviluppo del microcredito a sostegno della crescita e dell´occupazione", finalizzato a contrastare la disoccupazione e l´emarginazione dal mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati e volto a favorire processi di reinserimento sociale. Infine la comunicazione del Piano. "Ho sostenuto che questo piano non è il "Piano Gatti", - ha dichiarato l´assesosre - ma il Piano dell´Abruzzo per gli abruzzesi. Un piano che offre occasioni e opportunità concrete che devono essere colte dai soggetti ai quali ci rivolgiamo: lavoratori, imprese, mondo del sociale, istituzioni. Per questa ragione il piano va comunicato e comunicato con intelligenza, individuando i nuovi luoghi dove si svolge il confronto e si raccolgono le informazioni. Ci saranno gli strumenti tradizionali di comunicazione, penso al numero verde dedicato, ai seminari e ai convegni, alla stampe e alla diffusione di materiale informativo, che vogliamo portare dentro le case degli abruzzesi, e a programmi di approfondimento in tv. Ma credo sia necessaria una presenza nuova anche sulla rete. Non basta e non è più sufficiente il semplice sito internet statico. Occorre che ci sia un´animazione e una informazione costatante sui temi che il piano tratta, per questo entro gennaio lanceremo la campagna di comunicazione con un evento dedicato di presentazione. La novità rilevante è che la Regione sarà presente in rete con gli strumenti dell´era 2.0, dunque anche con un profilo Facebook e un profilo Twitter per informare sul Fondo Sociale Europeo dell´Abruzzo". |
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