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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2010
 
   
  PREMIO CECILIA SALVIA: IL TEATRO PER LE DONNE DI VITALE

 
   
  Potenza, 18 ottobre 2010 - Durante la cerimonia di consegna del Premio Cecilia Salvia, Carlotta Vitale della Compagnia Gommalacca Teatro ha portato in scena uno studio dal monologo “Sempre con me. Lui era avaro di sé. Io invece già lo amavo”, l´idea progettuale che le ha permesso di essere tra le tre vincitrici del bando di concorso indetto dall´Autorità per i diritti e la pari opportunità della Regione Basilicata. L’attrice Carlotta Vitale - suo anche il testo, messa in scena di Mimmo Conte - ha voluto proporre il teatro come linguaggio per coinvolgere i giovani sui temi della parità di genere, come luogo in cui realizzare efficaci azioni di sensibilizzazione, informazione ed educazione all’alterità. Lo spettacolo è nato dalla necessità di dar voce e corpo a ciò che accade tra una donna non più padrona di sé stessa ed un uomo avaro di sentimenti, violento ed assente. Protagonista del monologo è una donna che vive nella periferia di una città insieme ad un uomo da cui subisce violenza. Ricordi e riflessioni solitarie scandiranno una giornata qualsiasi che si concluderà con i rumori che preannunciano il protagonista maschile, mai presente sulla scena e solo evocato; i suoni condurranno la donna in quella zona d’ombra che precede l’aggressione e in cui si sosta in attesa di ciò che accadrà. La drammaturgia del testo teatrale prende spunto da un lavoro di ricerca in costante aggiornamento tra fatti di cronaca, testimonianze dirette e analisi degli aspetti psicologici, normativi e sociali relativi al maltrattamento delle donne. Reagire alla violenza domestica - quella silenziosa e invisibile che raramente viene denunciata e che alcuni sistemi giudiziari spesso tendono a non trattare come un reato ma come questione privata - è lo scopo dichiarato di questo lavoro. "Ho immaginato un allestimento scenico essenziale - spiega il regista - per rendere assolutamente protagonista il corpo maltrattato delle donne. Il fuoco è sulla donna, pochi oggetti per amplificare la sua condizione. Elementi che appartengono a tutti noi, al nostro quotidiano, e vanno oltre la messinscena. L’idea, infatti, è quella di utilizzare diversi linguaggi e quindi di affiancare alla performance teatrale una mostra - curata dall’associazione La luna al guinzaglio di Potenza – i cui protagonisti siano gli oggetti domestici che possono trasformarsi in oggetti al servizio della violenza e attività laboratoriali – curate da Carlotta Vitale – che verranno realizzate quando lo spettacolo sarà programmato nelle scuole". Nel mondo, mediamente, almeno una donna su tre ha subito abusi da parte del suo partner. Relativamente all’Europa, le statistiche comunitarie rivelano che la violenza rappresenta la prima causa di morte delle donne nella fascia di età tra i 16 e i 50 anni, mentre nel nostro Paese, gli ultimi dati pubblicati (Istat, 2006) evidenziano che su tre morti violente, una riguarda donne uccise da un marito, un convivente o un fidanzato. In Basilicata sono circa 27.000 le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito violenza da un partner. Carlotta Vitale, nel 2008, ha dato vita alla Compagnia Gommalacca Teatro insieme a Mimmo Conte. Impegnati già dal 2006 nel Parco storico della Grancia, con l’allestimento di due diversi spettacoli seguiti da circa 30.000 spettatori, la giovane compagnia lucana ha da subito inteso valorizzare anche la funzione educativa del teatro. Oltre ai numerosi laboratori realizzati nelle scuole e associazioni regionali, Gommalacca ha ideato e messo in scena diverse produzioni di teatro ragazzi. All´interno del centro sperimentale “Il Salone dei Rifiutati” di Potenza, la compagnia svolge costantemente attività di ricerca e formazione. Scheda – Il Premio Cecilia Salvia - Contemporaneamente al “Festival al femminile” è stata lanciata la prima edizione del “Premio Cecilia Salvia”, per ricordare la dirigente regionale prematuramente scomparsa, e profondamente impegnata nelle battaglie a favore delle donne, cercando in tal modo di essere fedele al temperamento ed ai principi ispiratori che orientavano il suo operato. Il Premio, oltre a voler essere un incoraggiamento alle giovani donne, è finalizzato all’educazione ed alla formazione delle nuove generazioni, nonché ad un incoraggiamento alle giovani donne lucane, è articolato in tre ambiti fondamentali: 1. Area della Comunicazione. La comunicazione è uno degli strumenti fondamentali delle relazioni sociali. Essa può stimolare le giovani donne a creare un nuovo linguaggio, un linguaggio in grado di conciliare sentimenti e ragione, emozioni e pensiero e sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della diversità e della differenza; 2. Area delle Politiche. Pensare al rafforzamento del quadro giuridico ed amministrativo della Regione attraverso nuove politiche istituzionali, ma, dall’altro, vuole rendere il dialogo e la mediazione quali strumenti indispensabili ed efficaci per consentire sia alle Istituzioni che ai cittadini di essere protagonisti responsabili di nuove relazioni sociali fondate sul rispetto e la parità di trattamento; 3. Area della Ricerca Socio-economica. Individuare all’interno di analisi socio-economiche, metodologie o indicatori statistici in grado di fornire informazioni affidabili e confrontabili in materia di parità di genere. La scheda - Il Festival al Femminile - Il “Festival al femminile” nasce un anno fa con l’intento di dare voce alle donne, dare loro “un palcoscenico” dove esprimere vigorosamente le proprie idee, presentarne il potenziale e dimostrarne il grande valore aggiunto. Il Festival infatti racchiude in sé lo spirito dell’universo femminile e si pone come obiettivo quello di valorizzare il contributo e le capacità dei singoli, ed offrire al tempo stesso maggiori e pari opportunità alle donne lucane per contribuire significativamente a liberare la loro vena creatività. Ispiratrice di questa iniziativa in Basilicata è stata Cecilia Salvia, che profondamente impegnata nelle battaglie a favore delle donne avrebbe voluto l’organizzazione di un evento con queste finalità. Il Festival si presenta al pubblico con un approccio pluridisciplinare, sia per consentire di esplorare le diverse modalità con le quali esprimere l’essere donna oggi, sia per offrire la possibilità di articolare la riflessione sul tema della differenza su più dimensioni. Da qui l’individuazione delle aree tematiche nelle quali si articola il festival: 1. La lezione delle pensatrici - dedicata a grandi figure della cultura femminile, che sono state capaci di modificare dall´interno il modo stesso di procedere del pensiero occidentale, aprendolo a nuovi inaspettati pensieri; 2. Partecipazione / Diritto, politica, lavoro – incentrata sul ruolo della cultura e dell´educazione per realizzare una “società inclusiva”; 3. Una stanza tutta per sé – il contributo femminile in termini di capacità di innovare i linguaggi di arte, poesia, cinema, letteratura, teatro; 4. Per un lessico al femminile / Dialoghi – riflessione su alcune parole-chiave fondanti di un’etica più rispettosa della differenza e di nuovo lessico politico-culturale. A completare l’esperienza del Festival l’istituzione della prima Biblioteca delle Pari Opportunità, che comprende i volumi degli autori che hanno preso parte all’evento e che costituiscono un primo nucleo di testi di alcuni dei più interessanti pensatori contemporanei sui temi della filosofia della differenza, della filosofia morale, della filosofia politica e degli studi di genere e la pubblicazione degli atti del Festival stesso nell’opera “Quaderni del Festival Femminile”.  
   
 

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