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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Ottobre 2010 |
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FEDERALISMO. LA PUGLIA ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI
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Bari, 18 ottobre 2010 - Svolta a Roma la Conferenza delle Regioni in merito ai decreti sul federalismo: per la Regione Puglia hanno partecipato gli Assessori Marida Dentamaro e Tommaso Fiore. Tutte le Regioni , hanno sottolineato gli esponenti della Giunta pugliese, hanno preliminarmente rilevato che non si può parlare di federalismo,senza tener conto dei pesanti tagli imposti dal Governo centrale nel luglio scorso. “Il federalismo - ha rimarcato poi la Dentamaro - non può ridursi a piccoli aggiustamenti dei criteri di riparto delle risorse falcidiate, ma deve significare anzitutto partecipazione delle Regioni alle scelte di finanza pubblica incidenti direttamente sulle funzioni loro affidate e sulla vita quotidiana dei cittadini. “Tutte le Regioni - ha precisato la titolare della delega al sud e federalismo della Giunta pugliese -hanno anche ribadito la contraddittorietà dei provvedimenti del Governo rispetto ad un serio processo federalista: appare infatti irragionevole partire dalla fissazione di costi standard, senza aver preventivamente determinato i livelli essenziali dei servizi che si intendono garantire, ossia i livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) e di prestazioni (Lep) per servizi sociali, istruzione e trasporto pubblico locale. “Se passasse questa pericolosa impostazione governativa- evidenzia Marida Dentamaro- il federalismo diventerebbe solo un comodo alibi per scaricare sul sistema delle autonomie territoriali la responsabilità politica e i relativi costi sociali di un enorme taglio di risorse sottratte ai servizi in favore dei cittadini. “Quanto poi al dettaglio dei decreti - ha concluso la Dentamaro - la Puglia ha presentato due proposte, condivise da altre Regioni, per il superamento del criterio del riparto in base alla cosiddetta “spesa storica”, che tante storture ha sinora prodotto (finora le Regioni con un’età media della popolazione più giovane ricevono meno risorse rispetto a quelle con un maggior indice di invecchiamento).” L’altra proposta, sostenuta dalla Puglia e condivisa da altre Regioni, riguarda il mantenimento della compartecipazione delle Regioni all’accisa sulla benzina (che il Governo vorrebbe invece incamerare per intero nelle casse dello Stato centrale, sostituendola con risorse con a base l’Irpef, a più alto indice di sperequazione). |
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