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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2010
 
   
  RICERCA, SVILUPPO E CRISI ECONOMICA: PUBBLICATO IL QUADRO DI VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 
   
   Bruxelles, 27 ottobre 2010 - Dal Quadro di valutazione 2010 sugli investimenti in ricerca e sviluppo risulta che le principali imprese Ue hanno ridotto i finanziamenti alla ricerca del 2,9%, nonostante una diminuzione ben più netta di vendite e utili (rispettivamente in calo del 10,1% e del 21%). Il taglio agli investimenti è inferiore a quello Usa (5,1%), ma superiore alla media mondiale (1,9%), trascinata dagli ingenti stanziamenti dei paesi asiatici. Nell´ambito della presente crisi economica - fa notare il Commissario alla ricerca Maire Geoghegan-quinn - gli investimenti europei, per quanto inferiori a quelli degli anni precedenti, dimostrano che il settore dello sviluppo tecnologico rimane un elemento chiave del successo delle principali aziende europee. Il problema risiede piuttosto nella distribuzione degli investimenti: nonostante gli stanziamenti Ue siano complessivamente più ingenti di quelli statunitensi, questi ultimi si concentrano in settori chiave dello sviluppo tecnologico; le imprese Usa che figurano nel Quadro di valutazione hanno infatti investito cinque volte di più in semiconduttori rispetto ai propri corrispettivi europei, quattro volte di più in software e ben otto volte di più nelle biotecnologie. Tre aziende europee (Volkswagen, Nokia, Sanofi-aventis) figurano nella classifica dei principali investitori a livello mondiale, guidata dalla giapponese Toyota. Dal Quadro risulta che, se gli Usa si sono concentrati in settori ad alta intensità di ricerca e sviluppo - quali quello farmaceutico e quello informatico - le imprese europee e giapponesi hanno puntato piuttosto su settori ad intensità medio-alta, quali il settore automobilistico e quello elettronico. Tra i settori in più rapida crescita vi è quello delle energie alternative e pulite, che ha attirato nel 2009 più di 500 milioni di euro da parte delle 15 maggiori società del settore. Di queste ben 13 hanno sede nell´Unione europea. I maggiori tagli a livello europeo si registrano nei paesi con un forte settore automobilistico (Germania -3,2%; Francia 4,5%) o di hardware informatico (Finlandia -6%; Svezia -6,6%). Tra i paesi Ue si distingue la Spagna, che ha aumentato gli investimenti del 15,4% nonostante un calo delle vendite del 6,4%.  
   
 

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