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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Ottobre 2010 |
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IMMIGRATI. PRESENTATO IL XX DOSSIER STATISTICO. PER LA PUGLIA UN’ OCCASIONE IMPORTANTE
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Bari, 27 ottobre 2010 - “I numeri che presentiamo oggi, più che servire a contare le persone ci fanno capire che le persone contano”. Così il delegato regionale Caritas per la Puglia, Don Maurizio Tarantino, ha voluto aprire la conferenza stampa, svoltasi anche quest’anno presso la presidenza della regione Puglia, per la presentazione del 20esimo Dossier statistico sugli immigrati, in particolare sugli immigrati in Puglia. “Un’occasione molto importante per noi – ha sottolineato l’assessore al mediterraneo Silvia Godelli- che annualmente ci dà la possibilità di discutere di dati che se da un lato ci servono per monitorare le situazioni e i cambiamenti, dall’altro ci consentono di raccordare le politiche e gli interventi alla realtà”. Ma vediamo i dati pugliesi. Al 31 dicembre dello scorso anno, il 2% della popolazione residente (oltre 4 milioni) è straniera (84mila320). Un dato che Silvia Godelli considera “favorevole nella evidente negatività” rispetto ad altre realtà regionali come ad esempio la Lombardia (popolazione straniera residente 23%), il Veneto (11.3%) e l’Emilia Romagna (10%). La Puglia, nella classifica delle regioni italiane è quindi al 14esimo posto. “La presenza degli stranieri residenti è ancora esigua per quanto invece l’incremento tra il 2008 e il 2009 sia alto (più14%)”, ma il dato preoccupante per l’assessore è rappresentato invece dalle condizioni di vita e di lavoro cui sono sottoposti i lavoratori stranieri. “E’ la prima questione da porre – ha detto la Godelli - perché migliorare le condizioni di vita dei lavoratori stranieri, significa indirettamente indurre l’opinione pubblica ad orientarsi verso un maggiore riconoscimento degli stessi stranieri quali facenti parte della stessa comunità”. Altra problematica che non va sottovalutata è quella legata alla seconda generazione. Bambini e adolescenti che nascono in Puglia e che poi frequentano la scuola con non poche complessità (oltre un forte nucleo albanese, ci sono altre comunità presenti in Puglia, quali rumeni, marocchini, cinesi) necessitano di attenzione e di concrete politiche inclusive. “La risoluzione dei problemi della seconda generazione – ha detto la Godelli – è l’indicatore principale della riuscita o del fallimento delle politiche di inclusione”. Secondo i dati del Dossier Caritas/migrantes il 38,5% degli alunni della scuola primaria pugliese è straniero. La maggior parte di questi, è nato in Italia. Altre riflessioni ed elementi che contraddistinguono il fenomeno dell’immigrazione, in particolare in Puglia, sono relative all’aumento degli sbarchi (la Puglia risulta essere la prima mèta), all’altissimo numero di domande per la regolarizzazione degli assistenti familiari (in Puglia ci si affida dunque al privato piuttosto che al pubblico), all’occupazione soprattutto in agricoltura. Il 31,6% degli occupati in questo settore è straniero, ed è soprattutto in provincia di Foggia. Un capitolo del Dossier è poi dedicato ai detenuti in carcere (anche qui il dato è in aumento, in Puglia il 18% dei detenuti è straniero). Infine è stata una casualità ma presentare il Dossier statistico sugli immigrati all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che sancisce il diritto alla salute anche per gli immigrati irregolari, ha fornito l’occasione per l’assessore Godelli per sottolinearne la grande importanza. “La Corte costituzionale, dandoci ragione, ha creato un fondamentale precedente a livello nazionale per quanto riguarda la normativa. Le sentenze della Corte infatti sono il massimo. Questa è quindi una sponda dalla quale non si torna più indietro”.Venti le conferenze stampa in altrettante città italiane organizzate oggi dalla Caritas per diffondere i numeri dell’immigrazione in tutta Italia: quasi 5 milioni i residenti stranieri nel nostro paese (un immigrato ogni 12 residenti), una presenza triplicata nell’ultimo triennio. Il rapporto poi tra spese pubbliche sostenute per gli immigrati e i contributi e le tasse da loro pagate va decisamente a vantaggio del sistema Italia (9miliardi e 950milioni di uscite nel 2008 a fronte di 10miliardi e 820 milioni di entrate). Infatti dai dati del Dossier emerge che gli immigrati assicurano un contributo notevole all’economia italiana, pagando 7,5 miliardi di euro di contributi previdenziali e dichiarando al fisco un imponibile di oltre 33 miliardi di euro. |
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