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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Ottobre 2010 |
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L’ENEA PER IL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE DI DOMANI LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO NELL´AMBITO DELL´ACCORDO DI PROGRAMMA CON IL MSE
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Roma, 27 ottobre 2010 - “Il sistema elettrico è uno dei cardini dell’economia e del benessere di un Paese, e oggi più che mai deve avere caratteristiche di economicità, sicurezza e compatibilità ambientale, per assicurare ad un Paese industrializzato, come è il nostro, le condizioni per uno sviluppo sostenibile.” - Ha dichiarato l’Ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’Agenzia Enea, in apertura dei lavori del convegno “L’enea e la Ricerca di Sistema Elettrico”, che si è tenuto oggi presso il Centro Ricerche della Casaccia, nei pressi di Roma. – “Sono questi gli obiettivi alla base dell’Accordo di Programma che il Ministero dello Sviluppo Economico ha in corso con l’Enea per lo svolgimento di attività di Ricerca e Sviluppo su temi strategici in campo energetico, che contribuiranno a migliorare il Sistema Elettrico nazionale a totale beneficio del cittadino, permettendoci, al tempo stesso, di vincere la sfida che gli obiettivi comunitari ci pongono per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.” L’ing. Lelli ha evidenziato che: “Questo Accordo rappresenta uno dei principali programmi in cui l’Enea è impegnata, perché si basa sulle tematiche di maggior rilievo strategico per la nostra Agenzia, come le energie rinnovabili, il nucleare e l’efficienza energetica. I risultati conseguiti negli ultimi due anni confermano il ruolo dell’Enea come riferimento nazionale per la ricerca ad ampio raggio nel settore dell’energia.” Sono stati presentati ieri i risultati delle attività di ricerca svolte in collaborazione con istituti universitari e le società partecipate Sotacarbo ed Fn, a consuntivo dei primi due anni del precedente Accordo di Programma, che hanno riguardato in particolare: “Produzione di energia elettrica e fonti energetiche”, e “Efficienza negli usi finali”. Con l’occasione sono state illustrate anche le attività che rientrano nell’ambito del nuovo Accordo di Programma 2009-2011 in corso tra l’Enea e il Ministero dello Sviluppo Economico. Gassificazione Del Carbone Con Cattura E Sequestro Della Co2 Tema di ricerca 5.2.5.2: Tecnologie di gassificazione del carbone con cattura e sequestro della Co2 Referente: P. Deiana paolo.Deiana@enea.it Lo sviluppo di tecnologie che consentano un utilizzo pulito del carbone riveste un ruolo importante nelle strategie di differenziazione delle fonti energetiche. Le attività sono state in particolare focalizzate sulla sperimentazione e dimostrazione di sistemi e componenti per un impianto integrato di generazione elettrica da carbone con cattura e sequestro della Co2 in bacini carboniferi profondi; a tal fine sono stati utilizzati, e sviluppati ulteriormente, gli impianti esistenti nel bacino carbonifero del Sulcis presso l’area sperimentale della società Sotacarbo, compartecipata Enea detentrice della piattaforma sperimentale di gassificazione del carbone. Processi e apparecchiature per produzione, trattamento e conversione del syngas da carbone sono stati sperimentati ponendo attenzione alle esigenze di funzionamento in continuo. Per quanto riguarda i sistemi di cleanup del syngas, sono stati acquisiti dati e competenze sul processo di desolforazione e su quello di separazione di polveri e Tar e sono state eseguite prove in torri di lavaggio con diversi solventi. Per la conversione del syngas, sono state eseguite prove inerenti l’idrogenazione della Co2 e la sua conversione in metano, reazione che ha il duplice scopo di arricchire il syngas in metano e abbattere il contenuto di Co2. Sono state effettuate prove di cattura della Co2 presente nel syngas operando con diversi solventi ed è stata progettata un’unità di rigenerazione del solvente, che consentirà prove di funzionamento in continuo del sistema di cattura. Sul tema del confinamento della Co2 sono state svolte attività analitiche di laboratorio e indagini geologiche per la progettazione e realizzazione di un set-up sperimentale sui processi di iniezione in strati carboniferi non coltivabili. Sono stati effettuati infine confronti tra le due tecnologie Ccs (Carbon Capture and Storage) più promettenti per gli impianti di potenza, basate sulla combustione (in caldaia a polverino di carbone) o sulla gassificazione del carbone. Centrali A Polverino Di Carbone. Riduzione Emissioni Tema di ricerca 5.2.2.2: Sviluppo di un sistema innovativo di combustione oxicombustion – di tipo “flameless” – di carbone per impianti di produzione di elettricità con ridottissimi livelli di emissione, predisposti per la cattura della Co2 Referente: S. Giammartini stefano.Giammartini@enea.it Il carbone costituisce un’alternativa concreta e sicura per la produzione di energia. Le moderne tecnologie prevedono la combustione diretta di polverino di carbone oppure la gassificazione del carbone e la combustione in turbogas. Un’alternativa promettente, oggetto dell’attività di ricerca, è rappresentata dalla combustione in ossigeno (ossicombustione), che produce una corrente concentrata di Co2 e vapore facilmente separabili per condensazione, cui far seguire la fase di cattura e sequestro. L’attività è rivolta, in particolare, allo sviluppo di un sistema di combustione diretta senza fronte di fiamma (flameless) altamente controllabile, efficiente e a basse emissioni, basata sul processo di ossicombustione. Sono stati sviluppati i criteri di scalatura del combustore da 5 Mwt (sul quale erano già stati validati modelli termofluidodinamici e di cinetica chimica) a 50 Mwt e considerato l’effetto di più parametri quali: granulometria del polverino di carbone, contenuti di acqua nello slurry, rapporti di ricircolazione dei gas combusti e temperature degli stessi. Sono state condotte campagne di prova sull’impianto pilota da 5 Mwt Isotherm, di Sofinter (Gioia del Colle), e sugli impianti Fosper e Ipfr di Enel-ifrf (Pisa) per la caratterizzazione delle emissioni e del particolato solido. I risultati ottenuti in termini di inquinanti sono lusinghieri in quanto si attestano su un ordine di grandezza inferiori ai limiti imposti. Un possibile circuito dimostrativo finale prevede l’applicazione del sistema a ossicombustione come sotto-sistema di “internal heating” del vapore a bassa pressione di un ciclo Ultrasupercritico. Il rendimento atteso nella produzione di energia elettrica, dell’ordine del 37%, è più elevato rispetto ai tradizionali cicli a vapore considerando incluso il sequestro della Co2. Il sistema è idoneo al retrofit di impianti esistenti. Coproduzione Di Energia Elettrica E Idrogeno Tema 5.2.5.9: Centrali elettriche per la coproduzione di energia elettrica e idrogeno Referente: A. Calabrò antonio.Calabro@enea.it Lo sviluppo di tecnologie per un utilizzo pulito del carbone riveste un ruolo importante nelle strategie di differenziazione delle fonti energetiche; tale sviluppo può consentire, inoltre, la messa a punto di tecnologie per la produzione da carbone di energia elettrica e idrogeno, aprendo la strada verso una possibile economia basata su questi due vettori energetici. Le attività della ricerca sono focalizzate, in particolare, su tecnologie derivanti dagli Igcc (Integrated Gasification Combined Cycles) e basate su impianti di gassificazione del carbone che producono elettricità e idrogeno con sequestro della Co2. Studi sperimentali sono stati effettuati sul cleaning ad elevata temperatura del syngas da carbone, approfondendo conoscenze di base su pirolisi, desolforazione mediante sorbenti a base di dolomite e gassificazione del carbone con idrogeno (idrogassificazione). È stata dimostrata la fattibilità di un processo di assorbimento di Co2 e H2s e sono stati acquisiti dati utili alla ricerca di soluzioni avanzate per la gassificazione di carboni “difficili” come quello del Sulcis. Sono state determinate le caratteristiche progettuali di un impianto pilota di taglia approssimativa di 5 Mwt che utilizzi come tecnologia Ccs (Carbon Capture and Storage) il processo Zecomix (Zero Emission Coal Mixed Technology); sperimentazioni sono state condotte sulla cattura della Co2 ad alta temperatura con ossidi solidi e, tramite l’impianto sperimentale Idea (Idrogeno Experimental Activities), sulla combustione dell’idrogeno con ossigeno e vapore; è stato realizzato un gassificatore ad ossigeno per produrre un syngas a base di Co e H2 partendo da carbone anche ad alto contenuto di zolfo (carbone del Sulcis). Sono stati studiati sistemi non convenzionali di separazione e stoccaggio della Co2 per piccola/media taglia: uno con celle a combustibile a carbonati fusi (Mcfc) come concentratori di Co2 allo scarico di turbine a gas, l’altro con carbonatazione di minerali e residui industriali. Nuovo Nucleare Da Fissione Tema di ricerca 5.2.5.8: Nuovo nucleare da fissione Referente: S. Monti stefano.Monti@enea.it Il sistema della ricerca, e in particolare l’Enea, gioca un ruolo chiave nel rilancio del nucleare in Italia, in termini sia di valutazione e miglioramento delle tecnologie esistenti, che di sviluppo di nuove tecnologie. L’enea contribuisce mediante: • Attività di Ricerca e Sviluppo e studi nel campo dei reattori nucleari da fissione di generazione Iii+ e Iv, incluso il relativo ciclo del combustibile, nell’ambito di programmi internazionali e comunitari. • Attività di Ricerca e Sviluppo relative alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi e alle fenomenologie di base tipiche di un deposito definitivo di rifiuti radioattivi di Ii categoria e temporaneo di rifiuti di Iii categoria. • Supporto all’Autorità di sicurezza per gli iter autorizzativi e comparazione delle attuali opzioni scientifiche e tecnologiche. Funzione Advisor in tema di energia nucleare. • Formazione scientifica funzionale al rilancio dell’opzione nucleare in Italia. Analisi dei processi di comunicazione e partecipazione ai progetti di localizzazione e costruzione di impianti nucleari. Nell’ambito della Ricerca di Sistema elettrico, in particolare per quanto riguarda la seconda annualità, le attività sono articolate nelle seguenti Linee Progettuali: Lp1. Studi sul nuovo nucleare e partecipazioni ad accordi internazionali/bilaterali; Lp2. Reattori evolutivi Intd – International Near Term Deployment (Gen Iii+); Lp3. Reattori di quarta generazione (Gen Iv); Lp4. Rifiuti radioattivi e fenomenologie di base che influenzano la scelta di un sito per deposito; Lp5. Supporto all’Autorità di Sicurezza. Comparazione delle attuali opzioni scientifiche e tecnologiche; Lp6. Formazione scientifica e comunicazione sul tema dell’energia nucleare. Le attività sono gestite e coordinate dall’Enea, ma vi partecipano anche il Consorzio Interuniversitario Cirten e l´Università di Bologna. Sono coinvolte, in qualità di soggetti terzi, le società Siet Spa (partecipata di Enea, Enel, Ansaldo e Politecnico di Milano) e Del Fungo Giera Energia. Celle Fotovoltaiche Innovative Tema di ricerca 5.2.5.3: Sviluppo di tecnologie avanzate per componenti fotovoltaici innovativi Referente: P. Delli Veneri paola.Delliveneri@enea.it La tecnologia fotovoltaica può dare un notevole contributo nella transizione verso un mix energetico con maggior presenza di rinnovabili. L’abbassamento dei costi di produzione dei moduli fotovoltaici a valori inferiori a 1 €/Wp è però condizione necessaria affinché questa tecnologia possa affermarsi anche senza incentivi. Le attività di ricerca si sono focalizzate sul miglioramento delle tecnologie a film sottile mentre, per applicazioni speciali che non richiedano garanzia di funzionamento a lungo termine, si ritiene utile investigare soluzioni basate su celle organiche. Per quanto riguarda le tecnologie a film sottile, sono stati sviluppati dispositivi tandem “micromorph” con efficienze maggiori dell’11%; questa struttura utilizza silicio amorfo e microcristallino ed è tra le più promettenti in quanto presenta i vantaggi di una multigiunzione in termini di stabilità e di utilizzo dello spettro solare e una complessità non troppo elevata. Migliorando l’intrappolamento della radiazione solare, e con più elevati coefficienti di assorbimento, aumenta l’efficienza di conversione e diviene possibile limitare lo spessore dei dispositivi e ridurne i tempi di produzione. A questo riguardo sono state condotti, tra l’altro, studi su materiali nanostrutturati da utilizzare come strati assorbitori innovativi, in particolare film di nitruro di silicio depositati con tecnica Pecvd. Sono stati sviluppati materiali e celle a film sottili policristallini a base di rame ed elementi Ii-iv e Vi, in particolare film di Cu2znsns4. I film ottenuti hanno un’ottima omogeneità. È in corso di ottimizzazione la qualità di questi film al fine di ottenere materiali adeguati alla realizzazione di celle fotovoltaiche. Nel campo delle celle polimeriche, a partire da precedenti attività che avevano portato a dispositivi con un’efficienza dell’1,3%, si è ottenuta un’efficienza del 2,9% integrando alcuni passi di processo in glove box e quindi operando sotto un’atmosfera inerte. Celle A Combustibile Per Cogenerazione Da Biomasse Tema di ricerca 5.2.5.11: Sviluppo di tecnologie innovative per le applicazioni stazionarie cogenerative delle celle a combustibile anche con l’utilizzo di biogas e biomasse Referente: A. Moreno angelo.Moreno@enea.it Le celle a combustibile rappresentano una promettente tecnologia per generazione distribuita e cogenerazione e possono dare importanti contributi nell’impiego dei combustibili fossili e nella catena Waste to Energy, con diminuzione delle emissioni di Co2. Le attività della ricerca hanno riguardato principalmente: sviluppo di processi a basso costo e basso impatto ambientale per produzione di elettrodi e matrice di supporto elettrolita per celle a carbonati fusi (Mcfc); sono state prodotte matrici in γ-Lialo2 di dimensioni fino al m2 e ottimizzato il processo produttivo; sviluppo di sistemi con celle Mcfc alimentati con biogas da rifiuti e residui agricoli e zootecnici, con messa a punto di processi di digestione e co-digestione anaerobica e studio del loro accoppiamento con le celle: sono stati sperimentati processi di clean per la rimozione dell’H2s dal biogas e caratterizzate le monocelle Mcfc per definire il principale meccanismo di avvelenamento da zolfo; l’analisi sperimentale ha riguardato anche gli effetti del monossido di carbonio, presente in quantità elevate nel biogas; è stato implementato un modello del sistema gassificatore–celle e progettato il collegamento tra un gassificatore e uno stack Mcfc da 125 kW; è proseguito lo sviluppo di uno strumento georeferenziato che fornisca dati sui potenziali produttivi del settore biomasse per ambiti territoriali; studio di sistemi ibridi celle+turbogas, che incrementano di alcuni punti il già elevato rendimento dei sistemi a celle, e valutazione dell’impiego di celle Mcfc per la cattura dell’anidride carbonica da gas combusti di grandi impianti emissivi; la capacità massima di rimozione della Co2 da un impianto Mcfc da 1 Mw è stimabile in circa 11.000 tonnellate annue, in condizioni di alto rendimento elettrico; supporto tecnico-scientifico ai Ministeri Mse e Mattm per la definizione di programmi nel settore dell’idrogeno e delle celle a combustibile e per la partecipazione alle collaborazioni internazionali. Fabbisogni E Consumi Energetici Dei Sistemi Edificio-impianto Tema di ricerca 5.4.1.1/2: Determinazione dei fabbisogni e dei consumi energetici dei sistemi edificio-impianto, in particolare nella stagione estiva e per uso terziario e abitativo e loro razionalizzazione. Interazione condizionamento e illuminazione Referente: G. Fasano gaetano.Fasano@enea.it L’evoluzione dei consumi energetici degli edifici italiani mostra un evidente aumento dei consumi elettrici, in gran parte dovuto alla maggior richiesta per la climatizzazione estiva; tale andamento rende necessaria la definizione di regole adeguate per la certificazione e la limitazione di questa tipologia di consumi, mirate al perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica. Difficoltà nel disciplinare la materia emergono principalmente a causa della mancanza di riferimenti accettabili per le diverse categorie di edifici e dell’assenza di una definizione di “zone climatiche” estive del territorio in analogia a quanto esistente per la climatizzazione invernale. Le attività sono state focalizzate su: aggiornamento dell’archivio dei dati climatici e sviluppo di un metodo di calcolo dell’Indice di severità del clima che mette in relazione il fabbisogno di energia per il raffrescamento con le zone climatiche; valutazione dei consumi di edifici complessi ad uso alberghiero, scolastico, residenziale, grande distribuzione, e sviluppo di modelli di calcolo semplificato per la certificazione energetica; caratterizzazione dei componenti di involucro per schermaggio e illuminazione naturale degli edifici, sia con attività sperimentale e di calcolo sui materiali semitrasparenti di facciata, sia attraverso la valutazione dei benefici energetici derivanti dall’utilizzo di rivestimenti opachi a elevata riflessione solare; è stata studiata l’integrazione del componente trasparente con i sistemi schermanti, al fine di valutare i benefici ottenibili in termini di comfort visivo e risparmio energetico per la climatizzazione estiva. Le attività hanno portato alla messa a punto di strumenti di calcolo e procedure di misura; in particolare è stato sviluppato il tool Winshelter (Window and shading energetic, luminous and thermal evaluation routines) dedicato al calcolo delle proprietà luminose, solari e termiche di sistemi trasparenti integrati con elementi schermanti. Climatizzazione Estiva Assistita Da Fonti Rinnovabili Tema di ricerca 5.4.1.3: Sistemi di climatizzazione estiva ed invernale assistiti da fonti rinnovabili Referente: A. Calabrese andrea.Calabrese@enea.it La domanda di energia per la climatizzazione degli ambienti nel periodo estivo è in considerevole aumento. Le tecnologie tradizionali di climatizzazione comportano un notevole sovraccarico della rete elettrica, con conseguenti rischi di black-out. Da diversi anni sono allo studio sistemi innovativi che utilizzano l’energia solare per il raffrescamento degli ambienti (solar cooling). Dal punto di vista energetico tali sistemi costituiscono un’interessante soluzione vista la coincidenza della domanda con la disponibilità di energia solare. La ricerca in corso mira a sviluppare un sistema integrato condizionamento-riscaldamento ottimale in relazione alle condizioni climatiche del Paese. In particolare le attività sono state focalizzate su: Studi di fattibilità per diverse soluzioni di solar cooling, di impianti geotermici e elioassistiti con modelli di ottimizzazione del tempo di pay-back; è stato inoltre condotto un confronto analitico tra varie tecnologie applicate ad un edificio di riferimento, per diverse zone climatiche. Ricognizione di tecnologie e prodotti disponibili sul mercato (collettori a media temperatura, piani, sotto vuoto, a concentrazione, heat pipes, pompe di calore a compressione e ad assorbimento, sistemi di desiccant cooling e geotermici) e monitoraggio di impianti esistenti o costruiti appositamente. Realizzazione di laboratori per la qualifica di collettori solari a media temperatura per applicazioni nel solar cooling; sono state inoltre svolte prove in supporto ad aziende europee e nazionali impegnate nella produzione di sistemi solari a media temperatura. Sviluppo di componenti innovativi, ad esempio per macchine ad assorbimento ad acqua-ammoniaca per il solar cooling, con selezione del ciclo termodinamico da adottare su una macchina ad assorbimento reversibile sperimentale e progettazione e assemblaggio del prototipo ad alimentazione mista gas-solare, e per heat pipes, con progettazione e realizzazione di un circuito sperimentale. Elettrotecnologie Innovative Per I Settori Produttivi Tema di ricerca 5.4.3.1: Elettrotecnologie innovative per i settori produttivi: applicazioni su scala reale Referente: E. Ferrero ennio.Ferrero@enea.it Gli usi finali dell’energia elettrica nei settori produttivi presentano a livello nazionale una bipartizione: l’efficienza energetica può considerarsi buona nei processi “energy intensive”, mentre margini rilevanti di miglioramento esistono nelle reti energetiche locali a livello di stabilimento, area industriale o distretto. Il programma è focalizzato su realizzazione e monitoraggio di applicazioni sperimentali, in scala reale, di alcune elettrotecnologie efficienti, tra le più promettenti in alcuni specifici settori di utenza, anche attraverso il coinvolgimento di partner industriali. Tra le attività principali effettuate: La ricognizione di possibili applicazioni delle tecnologie elettriche, con acquisizione di quanto già esiste nel mercato; l’individuazione dei settori di maggiore penetrazione; la realizzazione del portale dell’efficienza energetica e delle elettrotecnologie innovative negli usi finali ( www.Elettrotecnologie.enea.it/ ). Lo sviluppo di metodologie per la definizione di indicatori di prestazione energetica a supporto dell’applicazione dei decreti sull’efficienza energetica (certificati bianchi). Il dimensionamento di un impianto per testare sul campo, in condizioni reali di esercizio, l’impiego di supercondensatori di accumulo per sistemi di movimentazione (carroponte), coinvolgendo un utente finale del settore industriale; prima analisi dei potenziali impatti dell’innovazione su specifici settori industriali . Il dimensionamento e l’installazione di un impianto sperimentale per l’impiego di batterie di accumulo per funivia, operante in condizioni di esercizio reale presso un utente finale. I vantaggi riguardano principalmente l’assorbimento di energia elettrica nelle fasi di massimo impegno di corrente (es. Partenza della vettura) e il recupero durante la fase di marcia in discesa, oltre ai benefici in termini "power quality" e di "smart grid". Tecnologie Per Il Risparmio Nell’illuminazione Pubblica Tema di ricerca 5.4.3.2: Tecnologie per il risparmio energetico nell’illuminazione pubblica Referente: S. Fumagalli simonetta.Fumagalli@enea.it L’attività intende contribuire all´aumento dell´efficienza, e al contenimento dei consumi energetici e dell’inquinamento luminoso. Diversi gli obiettivi individuati: sviluppo di software per la progettazione illuminotecnica mirata all´efficienza energetica, ricerca sperimentale su prodotti innovativi, sviluppo di sistemi di controllo intelligente, test di laboratorio su prototipi, realizzazione di un sistema pilota di illuminazione in una situazione applicativa complessa e ripetibile, trasferimento tecnologico verso realtà territoriali ed Esco, supporto all’attività prenormativa e normativa. Tra le principali attività svolte: È stata ufficialmente predisposta, con il coinvolgimento dell´amministrazione comunale, la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica in un paese campione, con circa 6.000 abitanti, che rappresenta una situazione italiana molto tipica. La ricerca sperimentale ha portato all´evoluzione del lampione fotovoltaico Stapelia, ottimizzato nella gestione elettronica e fotometrica con l´utilizzo di Led di potenza. Sono stati preparati rapporti su temi di interesse come: test di software per simulazioni illuminotecniche e metodi innovativi di ottimizzazione, stato dell’arte su innovativi sistemi di illuminazione a Led e linee guida per la progettazione di nuovi prodotti, benchmarking per sensori e dispositivi di controllo, misure fotometriche su apparecchi di produzione industriale e/o prototipi per l’illuminazione pubblica, progettazione della architettura del sistema “smart street”. Sono stati analizzati nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile (Ecodesign) per i dispositivi di illuminazione. Sono state svolte attività in ambito Uni e in ambito Cei. È stato costituito il network Lumiere, cui partecipano circa 450 Comuni e operatori, per agevolare la diffusione sul territorio delle tecnologie sviluppate e la raccolta di dati riferiti agli impianti di illuminazione; questo ha permesso analisi di potenziale risparmio energetico. Tecnologie Efficienti Per La Riduzione Dei Consumi Elettrici Tema di ricerca 5.4.4.7/8: Sviluppo di strumenti di programmazione e di pianificazione per la promozione di tecnologie efficienti per la razionalizzazione dei consumi elettrici su scala territoriale e urbana Referente: I. Bertini ilaria.Bertini@enea.it Le previsioni nel breve e medio termine assegnano crescente rilevanza alla domanda di elettricità nei settori residenziale e terziario per illuminazione, apparecchiature e condizionamento degli ambienti, e suggeriscono la razionalizzazione dei consumi e l’ottimizzazione del sistema di generazione e trasmissione dell’energia. Queste azioni devono essere supportate da norme, infrastrutture, tecnologie e coinvolgere una scala più ampia e complessa rispetto a quella del singolo edificio. La ricerca riguarda la progettazione e la dimostrazione di soluzioni tecnologiche su dimensioni di distretto, lo sviluppo di ambienti di calcolo per la progettazione del sistema edificio-impianto, il supporto alla definizione di norme tecniche comunitarie e la creazione di una rete di laboratori in grado di effettuare le verifiche di rispondenza ai criteri fissati. Tra i risultati ottenuti: Sviluppo di specifiche per la progettazione ecocompatibile accolte nella regolamentazione di Ecodesign. Sviluppo di specifiche per l’etichettatura energetica. Creazione di una rete di laboratori dove certificare la conformità degli apparecchi per uso domestico ai requisiti di Ecodesign e alle direttive di etichettatura energetica. Progettazione di interventi dimostrativi per l’applicazione del modello di energia distribuita alla rete di distribuzione in media e bassa tensione di una zona del Centro Ricerche Enea della Casaccia, denominata area “Capanna”, e all’esistente rete di distribuzione in media tensione dell’isola di Pantelleria. Messa in funzione, presso il Centro Ricerche Enea della Casaccia, di un impianto di climatizzazione caldo/freddo basato sulla tecnologia del solar-cooling e progettazione esecutiva di un impianto di trigenerazione. Sviluppo e diffusione di modelli per la simulazione dinamica dei distretti energetici ad alta efficienza, e in particolare definizione di un algoritmo per il calcolo del carico termico per il raffrescamento di un edificio. |
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