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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Novembre 2010 |
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UE: QUOTE LATTE: 19 MILIONI DI EURO DI MULTE AI TRE STATI MEMBRI CHE HANNO SUPERATO LE RISPETTIVE QUOTE
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Bruxelles - Danimarca, Paesi Bassi e Cipro sono i soli Stati membri che hanno superato le rispettive quote latte nel periodo 2009/10. Le multe ammontano complessivamente a 19 milioni di euro, stando alle cifre provvisorie pubblicate il 29 ottobre dalla Commissione europea, contro un prelievo supplementare che l´anno scorso aveva raggiunto i 99 milioni di euro e ben 340 milioni di euro l´anno prima. Grazie all´aumento delle quote approvato con la riforma della Pac del 2008 (Health Check), per la prima volta la produzione italiana è rimasta entro i limiti della quota, mentre la produzione europea complessiva è stata del 7% inferiore al volume globale delle quote, a fronte di uno scarto del 4,2% nel precedente periodo annuale di applicazione delle quote 2008/09 (dal mese di aprile 2008 al marzo successivo). Dacian Cioloþ, commissario europeo all´Agricoltura e allo sviluppo rurale, ha affermato: "Nonostante la notizia che l´Italia è finalmente riuscita a rimanere entro la quota assegnatale, il periodo di produzione 2009/10 sarà ricordato soprattutto per le gravi difficoltà incontrate dai mercati di moltissimi Stati membri. Con l´aiuto del gruppo ad alto livello istituito appositamente per analizzare la crisi del mercato abbiamo studiato attentamente la situazione e confido che le proposte che presenterò in dicembre permetteranno ai produttori di latte di affrontare meglio i mutamenti del mercato e creeranno più stabilità nel periodo che resta fino alla cessazione del regime delle quote nel 2015." Complessivamente la Danimarca, i Paesi Bassi e Cipro sono responsabili di un superamento delle rispettive quote nazionali pari a 70 000 tonnellate. I Paesi Bassi e la Danimarca hanno superato la quota "consegne" dello 0,4% e Cipro dello 0,3%, il che implica una multa di 13,03 milioni di euro alla Danimarca, di 5,68 milioni di euro ai Paesi Bassi e di 125 000 euro a Cipro. I Paesi Bassi hanno superato anche la quota "vendite dirette" di 2 268 tonnellate, il che implica l´applicazione di un prelievo di 631 000 euro per tali vendite. In base alle dichiarazioni annuali degli Stati membri, le quote sono state rispettate in tutti gli altri 24 Stati membri. Benché le decisioni del 2008 (aumenti delle quote e modifiche al sistema di correzione in base al tenore di grassi) abbia considerevolmente aumentato le possibilità di produzione del periodo 2009/10, si è registrato un incremento delle consegne di latte soltanto in dieci Stati membri (Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Spagna, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria e Finlandia). Le consegne globali, infatti, sono scese dello 0,6% data la difficile situazione del mercato, con un calo di oltre il 2% in undici Stati membri (Repubblica ceca, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Romania, Slovacchia e Svezia). Se si tiene conto della correzione in base al tenore di grassi, le consegne di 15 Stati membri si sono mantenute del 10% almeno al di sotto delle rispettive quote (Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Irlanda, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito). Come funzionano le quote - Nell´unione europea la commercializzazione di latte vaccino è soggetta a quote: ogni Stato membro dispone di due quote, una per le consegne di latte ai caseifici e una per le vendite dirette ai consumatori. Queste quote complessive sono ripartite tra i produttori (quote individuali) di ogni Stato membro. Per il periodo annuale 2009/10 (aprile 2009 – marzo 2010) la quota complessiva per le consegne ai caseifici era di 488,8 milioni di tonnellate, suddivise in 836 000 quote individuali. La quota "vendite dirette" ammontava invece a 3,5 milioni di tonnellate suddivisa in quasi 370 000 quote individuali. In caso di superamento della quota nazionale in uno Stato membro, i produttori che hanno contribuito all´eccedenza di produzione sono tenuti a versare un prelievo – il cd. "prelievo supplementare" – pari a 27,83 euro per 100 kg di superamento. Tale prelievo è imputato ai produttori di latte vaccino su tutti i quantitativi di latte o equivalente latte eccedente la quota commercializzati nel corso di periodi di dodici mesi, che vanno dal 1° aprile di un dato anno al 31 marzo dell´anno successivo. Anteriormente al 1° settembre di ogni anno gli Stati membri devono riferire alla Commissione i risultati dell´applicazione del regime delle quote latte nel periodo precedente. Si tratta di una comunicazione sotto forma di questionario da compilare con tutti i dati necessari per il calcolo del prelievo supplementare applicabile. |
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