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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Novembre 2010
 
   
  CENA A SORPRESA “THE DINNER PARTY” DI NEIL SIMON AL TEATRO MANZONI

 
   
  Milano, 22 novembre 2010 - Commedia inedita per l’Italia, “The Dinner Party” è stato uno dei maggiori successi degli ultimi anni a New York, rimanendo in cartellone per ben due stagioni. Nel cast figuravano Henry Winkler e John Ritter. Una tessitura drammaturgica che si snocciola come un meccanismo ad orologeria in cui la fine non è mai quella che si presume possa essere. Neil Simon esprime in questa commedia un gusto diverso sia nella scrittura che nell’evoluzione della storia. Si ride, di quel modo intelligente ed elegante che lui conosce bene, ma allo stesso tempo si hanno spunti interessanti di riflessione che fioriscono proprio in quei momenti in cui l’autore sembra spingere alla facile conclusione. La virata porta proprio la commedia verso quei piccoli drammi quotidiani che tutti conosciamo molto bene. Neil Simon, che certamente è tra gli autori più amati e rappresentati, miscela in questo testo la risata e il dramma con la medesima intensità abituando il pubblico ad una gamma molto vasta di sentimenti che si susseguono. Sei personaggi, tre uomini e tre donne. Caratteri rubati alla quotidianità, vicende immediatamente riconoscibili. Un’elegante cena al buio, anzi “a sorpresa” nella quale nessuno sa che incontrerà il suo ex, diventa la soluzione a tre storie finite male. Ma non sempre l’epilogo è quello del “vissero felici e contenti” e la vera sorpresa della cena forse è quella che l’autore fa al pubblico. Il tema centrale di “Cena a sorpresa” è focalizzato intorno al rapporto di coppia: tre esempi di rapporti sono il paradigma che permette una declinazione di storie, circostanze, incomprensioni, micro drammi e nuove conquiste. Un inseguirsi di risate, riflessioni e situazioni al limite del grottesco. Un Neil Simon che propone una struttura drammaturgica nuova e molto accattivante. Tre coppie di ex si ritrovano ad una cena organizzata, a loro insaputa, dall´avvocato che ne ha curato i divorzi. Meccanismi imbarazzanti e comici si alternano a momenti di riflessione sulla vita di coppia, sull’amore e sulle scelte che hanno portato alla rottura. Si capisce che ci sarà una nuova evoluzione in queste tre coppie ritrovate, ma l´epilogo non è mai scontato, anzi quando tutto sembra far presupporre un lieto fine c´è sempre un colpo di scena dal quale ricominciare. Ironia e passione convivono e provocano un alternasi di risate e riflessioni. Alla fine due coppie su tre torneranno romanticamente insieme. Il testo è tenero, intelligente e sapientemente dosato, mai scontato e prevedibile. Un’elegantissima sala da pranzo e una cena ricca di preziosità gastronomiche fanno da sfondo ai sei personaggi, per una sera, in cattività. Una scenografia di grande impatto curata da Nicola Rubertelli, i costumi impeccabili di Silvia Morucci, le musiche originali di Luciano Francisci e il disegno luci ideato da Franco Ferrari completano lo spettacolo. La regia curiosa e sapiente è di Giovanni Lombardo Radice.  
   
 

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