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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Dicembre 2010
 
   
  COMUNITA´ MONTANE IN ABRUZZO: NESSUN DIPENDENTE PERDERA´ LAVORO TAVOLO PERMANENTE PER EVENTUALE RIALLOCAZIONE PERSONALE

 
   
  Pescara - Un tavolo permanente tra Regione, sindacati ed altre istituzioni per stabilire i criteri da utilizzare per un eventuale ricollocamento del personale delle Comunità Montane che dovesse risultare in eccedenza negli organici o in disponibilità a seguito di scioglimento delle stesse. E´ quanto stabilito nell´ultimo degli incontri tra l´assessore agli Enti locali, Carlo Masci, i Presidenti ed i Commissari delle Comunità Montane, le Amministrazioni Provinciali, le delegazioni regionali delle Autonomie Locali - Anci, Uncem, Upa - e le organizzazioni sindacali al fine di verificare le situazioni esistenti in ciascuna Comunità Montana. "In ogni caso - ha assicurato l´assessore agli Enti Locali, Carlo Masci, - va sottolineato che nessuno perderà il posto di lavoro a seguito della riduzione del numero delle Comunità Montane. Inoltre, rispetto a quei dipendenti, assunti legittimamente e nella dotazione di ciascuna Comunità Montana, per i quali fosse necessaria una riallocazione, si procederà sia tenendo presente le professionalità di ognuno sia la logica del luogo di lavoro più vicino possibile a quello di residenza". Per di più, in relazione all´Ente da prendere in considerazione per il nuovo collocamento, verrà seguito l´ordine Comunità Montana, Comune, Unione di Comuni, Provincia e Regione". Nell´incontro di venerdì scorso, l´assessore Masci ha avuto modo di esprimere soddisfazione per la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l´azzeramento dei trasferimenti erariali destinati agli investimenti nelle Comunità Montane attraverso l´accensione di mutui, coperti dallo Stato e da estinguere in più anni. "La Consulta - ha ricordato Masci - ci ha dato importanti certezze ma, ad ogni buon conto, la Regione Abruzzo era comunque intervenuta a sostegno del pagamento delle rate di mutuo, anticipandone la quota per l´anno in corso, attraverso la legge 15 che stabilisce il riparto dei contributi alle stesse Comunità Montane".  
   
 

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