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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Dicembre 2010 |
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FESTA DELLA TOSCANA, ENRICO ROSSI: «ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI E TOSCANI» POLITICHE PER I GIOVANI, PER LA CULTURA DELLA COSTITUZIONE, PER GLI IMMIGRATI
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Firenze, 1 dicembre 2010 – Di seguito l’ intervento del presidente Enrico Rossi per la celebrazione della Festa della Toscana «Politiche mirate, fin dalla Finanziaria 2011, per sostenere i giovani nella conquista dell´autonomia, nella ricerca di un lavoro adeguato, nella possibilità di costruire una propria famiglia». Una legge di principi «che valorizzi il contributo della Toscana all´Unità d´Italia e riproponga in tutte le scuole l´insegnamento dell´educazione civica e dei valori costituzionali». Infine un impegno a lavorare perchè sia allargata «la base di coloro che godono dei diritti politici» e quindi venga assicurato agli immigrati regolari il diritto di voto e la cittadinanza ai tanti giovani di famiglie straniere che nascono, vivono e studiano in Italia e in Toscana. Sono questi alcuni dei punti forti del discorso che il presidente della Regione Enrico Rossi ha pronunciato ieri in Consiglio regionale, nel corso della celebrazione della Festa della Toscana, a cui hanno partecipato anche numerosi toscani residenti all´estero e provenienti da quattro continenti. Il presidente Rossi ha affermato che la Toscana «può prendere la parola con orgoglio nelle giornate commemorative del 150° anniversario dell´Unità d´Italia. Il popolo toscano scrisse infatti nel corso dell´epopea risorgimentale parole indimenticabili, piene di slancio e di passioni, di sentimenti forti e di azioni determinate». «C´è un punto della nostra storia, che il presidente Napolitano ci indica – ha proseguito Rossi - da cui osservare la forza e la validità dell´esperienza storica dell´Italia unita”. Ed è l´avvento della Repubblica, l´elezione dell´Assemblea Costituente e l´approvazione della Carta costituzionale in cui si afferma che la Repubblica è «una e indivisibile». «Da quella Carta l´Italia ha ripreso la sua corsa moderna, attraverso gli anni della ricostruzione e dello sviluppo industriale, della crescita del benessere sociale. Con quella forza è riuscita ad attraversare, non senza ferite, l´epoca buia del terrorismo, a resistere a nuovi, pericolosi tentativi eversivi, a prendere e conservare il suo posto a livello internazionale». Il presidente Rossi si è soffermato a lungo sull´analisi del federalismo, sottolineando il valore di un federalismo solidale e cooperativo che ha come scopo fondamentale quello di realizzare l´unità della nazione non solo su basi politiche, ma anche culturali, sociali ed economiche. «La Costituzione – ha proseguito – afferma anche che la repubblica è fondata sul lavoro. Tuttavia oggi come non mai percepiamo le difficoltà di quel mondo del lavoro attraverso cui abbiamo costruito la nostra dignità prima ancora che il nostro benessere. Oggi il lavoro non festeggia». Da qui un impegno più forte nei confronti dei giovani e la rivendicazione decisa di una Toscana che può proporre a tutto il paese, senza nessuna esclusività, il proprio modello sociale basato sull´impresa media, sull´artigianato, sulla creatività, sulla coesione. |
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