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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2010
 
   
  ORDINE DEI GIORNALISTI: BEPPE GRILLO E SILVIO BERLUSCONI LO VOGLIONO ABOLIRE

 
   
  Il Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi ha presentato ben due Disegni di legge per l’abolizione dell’ Ordine dei Giornalisti. In quanto l’ordine “tende, come ogni organismo associativo professionale, a tutelare lo status quo, a fronte di una professione che da anni ormai si interroga sul suo futuro”. La presenza di una garanzia forte come quella dell’Odg ha dimostrato il suo fallimento nella tutela del “nuovo giornalismo”, la cui principale caratteristica è l’essere cross-platform. Prima c’era solo il testo, possibilmente ben scritto. Oggi c’è un testo per la carta, un testo per internet, un testo per la televisione. E c’è anche un filmato per la televisione e un filmato per internet. E c’è un servizio fotografico per la carta e uno per internet. Il tutto realizzato di norma dallo stesso professionista. E spesso l’editore affida l’incarico a persone (articolisti) che costano meno perché non possono fregiarsi del titolo di giornalista (professionista o pubblicista), sono senza tutele, senza contributi, senza altre amenità garantite alla “professione”. Nell´ordine del giorno, approvato a Roma lo scorso 17 dicembre, dal Consiglio nazionale dell´Ordine dei giornalisti si legge: “ Il Consiglio nazionale dell´Odg registra con amarezza la presentazione di due diverse iniziative legislative tendenti ad abolire l´Ordine dei giornalisti. I tempi scelti e le dichiarazioni che hanno accompagnato le proposte le fanno apparire come un atto di ritorsione per le decisioni di natura deontologica assunte dal Cnog nel rispetto della legge”. “Dopo la decisione di sospendere Vittorio Feltri per tre mesi - si legge nella nota -, si moltiplicano attacchi a volte intimidatori portati all´Ordine e ai suoi dirigenti da alcuni giornali e alcuni settori della politica. Alla vigilia della sentenza c´era stato anche un pressante invito firmato da decine di deputati ad assolvere l´illustre incolpato”. Il Consiglio nazionale dell´Ordine dei giornalisti ha invita il Presidente, Enzo Iacopino, e l´intero esecutivo ad intervenire anche con iniziative pubbliche per difendere la verità dei fatti e tutelare il buon nome dell´istituzione e i suoi dirigenti. L’odg non esiste nel Regno Unito, negli Usa, in Germania, Svezia, Francia ed altri Paesi. Ricordiamo che già nel 1995 i radicali avevano raccolto delle firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti, convinti che gli ordini professionali, in genere, fossero solo un “retaggio della tradizione corporativa italiana” e che l’Odg, in particolare, fosse “una salvaguardia errata della professione giornalistica”, in quanto la selezione dei bravi giornalisti avviene “sul campo e non nell’aula dell’esame di Stato”. Silvio Berlusconi, allora capo dell’opposizione, firmò tutti i 18 referendum proposti dai radicali, compreso quello per l’abolizione dell’Odg. Il mancato raggiungimento del quorum vanificò quel referendum. Nell’aprile 2008 anche Beppe Grillo aveva assunto un’iniziativa per l’abolizione dell’Ordine, che aveva raccolto varie firme d’ adesione. Oggi il Presidente del Consiglio e Beppe Grillo stanno facendo un percorso parallelo verso lo stesso fine  
   
 

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