|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2010 |
|
|
|
|
|
CARCERE. REINSERIMENTO LAVORATIVO DETENUTI: REGIONE VENETO INCONTRA PROVVEDITORATO REGIONALE AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA E RAPPRESENTANTI SISTEMA COOPERATIVO
|
|
|
|
|
|
Venezia, 20 dicembre 2010 - L’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto ha incontrato il 16 dicembre la responsabile dell’Ufficio Detenuti e trattamento del Provveditorato dell’ Amministrazione Penitenziaria del Triveneto Alessandra Venezia, Giuseppe Lapomarda del Centro di Giustizia Minorile di Venezia, il Direttore dell’Istituto Penale per i Minorenni Alfonso Paggiarino e i rappresentanti della Lega delle Cooperative, dell’Associazione Generale Cooperative Italiane (Agci), della Confcooperative. Il tema al centro dell’incontro è stato come facilitare e promuovere il lavoro nelle carceri e il reinserimento lavorativo una volta scontata la pena. “E’ un argomento che mi sta molto a cuore – ha dichiarato l’Assessore – e ho informato che il recente assestamento di bilancio 2010 ci ha permesso di mettere a disposizione del sistema carcerario un finanziamento iniziale di 100 mila euro come segnale per favorire la formazione al lavoro all’interno delle carceri e l’inserimento al lavoro fuori nella società. Nel bilancio regionale del 2011 insisteremo molto su questo percorso, mettendo a disposizione molte più risorse per progetti di lavoro nel carcere e fuori del carcere che saranno realizzati dalle cooperative, vagliati dai responsabili dell’amministrazione penitenziarie e controllati dalla Regione. Ne abbiamo parlato in modo proficuo e abbiamo impostato un lavoro di comune accordo che porteremo avanti in modo congiunto tra Amministrazione regionale, amministrazione penitenziaria, sistema cooperativistico, Comuni, per ‘capitalizzare sulle persone detenute’. Intendo con ciò – ha sottolineato Sernagiotto - rispondere a quanto prevede la Costituzione sul recupero del detenuto, ridare alla società persone che tornino alla normalità di vita e al rispetto delle regole di convivenza, e anche, cosa non meno importante, risparmiare i soldi della collettività. Ricordo che mantenere un detenuto in carcere costa ogni giorno allo Stato, cioè a tutti noi, tra i 600 e i 700 euro, mentre costerebbe molto ma molto meno far sì che una volta uscito si guadagni da vivere, magari con un percorso protetto, e non ritorni in galera. Attualmente, come sappiamo è l’87% che ritorna in carcere dopo essere stato rilasciato. La nostra scommessa per questa legislatura regionale è di approntare un modello veneto del carcere per riconsegnare cittadini attivi alla società”. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|