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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Febbraio 2011
 
   
  SICILIA: GOVERNO REGIONALE CONTESTA LEGITTIMITAŽ DELIBERE CIPE

 
   
  Palermo, 3 febbraio 2011 - Con due diverse iniziative, una in sede amministrativa ed una in sede giurisdizionale, lŽassessore regionale per lŽEconomia con delega alla Programmazione, Gaetano Armao, in esecuzione di delibera di Giunta, ha definito le iniziative di difesa degli interessi regionali contro la delibera del Cipe del 30 luglio dellŽanno scorso che riguarda gli obiettivi, i criteri e le modalitaŽ per la programmazione delle risorse del Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate) e gli interventi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, noncheŽ le delibere del medesimo organo del 26 novembre 2010 e dellŽ11 gennaio 2011 che intendevano comprimere le risorse in favore della Sicilia e ricondurle nellŽambito del c. D. Piano per il sud Il 20 gennaio 2011 lŽUfficio Legislativo e Legale della Regione ha inoltrato un ricorso al Tar del Lazio per chiedere lŽannullamento della delibera del 30 luglio. Il 25 gennaio, con un esposto inoltrato al Presidente della Corte dei Conti a Roma, lŽassessore Armao ha evidenziando i motivi dellŽillegittimitaŽ delle delibere del 26 novembre 2010 e dellŽ11 gennaio 2011 invitando la Corte a non procedere alla registrazione. Nella nota si ricorda che la Conferenza Unificata Stato-regioni nella seduta del 16 dicembre 2010 aveva subordinato lŽintesa delle regioni allŽaccoglimento delle questioni poste, tra le quali la non applicabilitaŽ alle Regioni a statuto speciale dellŽart 16 (che riguarda la perequazione infrastrutturale e la disciplina sul nuovo fondo) della legge 5 maggio 2009, n 42 sul federalismo, con la conseguenza di escludere la Sicilia dalla applicazione automatica di tali norme, che devono, invece, essere oggetto di specifica trattativa nella Commissione paritetica Stato-regione siciliana. Nella stessa nota di contestazione lŽassessore Armao evidenzia anche le profonde perplessitaŽ, giaŽ espresse anche in altra sede, relativamente al Piano per il sud. Infatti, secondo quanto stabilito dal Cipe e dal Consiglio dei Ministri il 26 novembre 2010, lŽefficacia del Piano per il sud dovrebbe scaturire dai medesimi atti deliberativi. Se, pertanto, tali atti non sono applicabili alla Sicilia, in forza dellŽart. 16, neanche il Piano puoŽ applicarsi alla nostra Regione, in quanto a statuto speciale. La Regione nella nota critica il punto del Piano ŽCertezza dei diritti e delle regoleŽ relativo agli interventi previsti per lŽamministrazione della giustizia. Infatti, non eŽ possibile - afferma - utilizzare questi fondi, previsti espressamente per il Meridione, per sostenere i costi della informatizzazione delle prefetture o della giustizia, materie per le quali deve provvedere lo Stato. Vengono, infine, evidenziati profili di illegittimitaŽ anche sulla riprogrammazione unilaterale dei fondi comunitari e Fas. La lettera si conclude invitando la Corte a procedere ad una attenta verifica dei contenuti delle delibere Cipe, sia riguardo alla loro ŽsussistenzaŽ che alle Žconseguenze che ne deriverebberoŽ in caso essa decidesse di proceder comunque alla sua registrazione.  
   
 

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