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Notiziario Marketpress di
Venerdì 11 Febbraio 2011 |
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RIFUGI ALPINI: PIEMONTE PRIMO IN ITALIA A SPERIMENTARE MARCHIO DI QUALITÀ “OSPITALITÀ ITALIANA”
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Il Piemonte sarà la prima Regione italiana a dotare anche i rifugi escursionistici e alpini di un proprio marchio di qualità “Ospitalità Italiana”, che ne certificherà l’attenzione dal punto di vista ambientale, ma anche di valorizzazione del territorio e di diffusione della cultura di montagna. Il progetto sarà presentato domani, 26 gennaio 2011, alle ore 9.30 presso il Museo di Scienze Naturali di Torino, in via Giolitti 56, nel corso di un convegno sul progetto transfrontaliero Italia-svizzera V.e.t.t.a. (“Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote”), di cui la Regione Piemonte è capofila per l’Italia. Il progetto di un marchio di qualità per i rifugi è nato nell’ambito di questa sinergia transfrontaliera ed è frutto di un accordo siglato dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’Università di Torino-dipartimento di Scienze Merceologiche e l’Isnart, ovvero l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche delle Camere di Commercio già titolare del noto marchio “Ospitalità Italiana”, rivolto fino ad oggi ad alberghi, ristoranti, agriturismo, bed&breakfast, campeggi e stabilimenti balneari (324 strutture certificate in Piemonte: 14t ad Alessandria, 21 ad Asti, 11 a Biella, 82 a Cuneo, 33 a Novara, 85 a Torino, 17 a Vercelli, 61 nel Vco) L’obiettivo, adesso, è quello di arrivare alla definizione di uno specifico marchio “Ospitalità Italiana per rifugi escursionistici e alpini”, al momento non ancora disponibile a livello nazionale. Una prima versione è stata testata in via sperimentale, nell’ambito del progetto V.e.t.t.a. E con la collaborazione del Cai Piemonte durante la stagione estiva 2010, in 6 rifugi del Verbano Cusio Ossola (Rifugio Castiglioni - Alpe Devero, Rifugio Città di Arona - Alpe Veglia, Rifugio San Bernardo - Alta Valle Bognanco, Rifugio Alpe il Laghetto – Bognanco, Rifugio Città di Novara - Valle Introna, Rifugio Andolla - Valle Introna) tutti collocati su alcuni sentieri storici del territorio (il sentiero Simplon Fletschhorn Trekking, il sentiero Via dei Torchi e dei Mulini e Tour dei Minerali). Il rilascio delle prime certificazioni ufficiali è previsto entro l’estate 2011 e una volta testato in Piemonte il marchio potrà essere esteso alle altre regioni italiane già aderenti al marchio Ospitalità Italiana rilasciato dalle Camere di Commercio. “I rifugi di montagna rappresentano non solo un patrimonio storico straordinario – dichiara Alberto Cirio, assessore al Turismo della Regione Piemonte – ma, anche, una ricettività alternativa di grande valore turistico e culturale. Dal 2000 a oggi i pernottamenti in queste strutture sono più che raddoppiati, passando dai 18.300 di dieci anni fa agli oltre 45.000 di oggi, quindi è importante garantire anche i rifugi alpini con un marchio che dia ai nostri turisti una garanzia riconosciuta di qualità, grazie all’impiego di prodotti locali ma anche per un alto livello di sicurezza e igiene, accessibilità e attenzione all’ambiente”. “Il turismo è una risorsa vitale per il presente e il futuro delle nostre montagne: c’è un trend crescente di persone che scelgono di vivere una vacanza “incontaminata” e a contatto strettissimo con la natura. Tendenza che si ripercuote fortemente, anche, sulle modalità di pernottamento scelte – aggiunge l’assessore alla Montagna della Regione, Roberto Ravello - I rifugi alpini sono, senza dubbio, tra le locations più indicate per questo tipo di pubblico e il Piemonte sarà la prima regione in Italia a garantire strutture d’eccellenza. Ricordo infatti che, sempre nell’ambito del progetto V.e.t.t.a, abbiamo recentemente avviato un’indagine sulle strutture ricettive d´alta quota volta ad analizzarne dotazioni strutturali, impiantistica, servizi offerti ai turisti, e fornire a proprietari e gestori delle strutture utili indirizzi per migliorarne la gestione anche sotto il profilo della compatibilità ambientale”. “Il Piemonte, grazie al progetto V.e.t.t.a e alla collaborazione avviata dalla Regione Piemonte con Isnart - dichiara il prof. Riccardo Beltramo, responsabile scientifico del progetto - con il suo patrimonio di circa 180 rifugi e bivacchi alpini, sarà capofila, in accordo con il Club Alpino Italiano-sezione Piemonte, di un progetto di qualificazione di rifugi che potrà poi essere esteso alle altre regioni italiane già aderenti al marchio “Ospitalità Italiana”. La definizione di un marchio valido in tutto il territorio regionale e, si auspica, nazionale, è importante per la riconoscibilità del marchio stesso e delle garanzie che offre, aiutando l´ospite ad identificare strutture con requisiti di qualità dichiarati e misurabili”. “In un momento di congiuntura economica internazionale difficile – dichiara il dott. Piero Zagara, direzione relazioni con enti e amministrazioni locali di Isnart - in cui la nostra montagna ha sofferto la competitività ed in cui il successo dei sistemi territoriali è legato ancora più fortemente al rapporto qualità prezzo, sviluppare la qualità dei servizi nella ricettività montana dei rifugi significa dare quel tocco di autenticità, tipicità e identità alle nostre destinazioni montane. Per questo il sistema delle Camere di Commercio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino, ha allargato il sistema di certificazione volontaria “Ospitalità Italiana” anche ai rifugi escursionistici ed alpinistici”. “La Regione che nel 1863 ha visto nascere sul proprio territorio il Cai - Club Alpino Italiano sarà anche la prima a certificare la qualità dei propri numerosi rifugi alpini – commenta Gino Geninatti, presidente del Cai Piemonte – Un segnale importante che lega il passato al futuro delle nostre montagne e rende il Piemonte modello e riferimento di qualità e sviluppo a livello nazionale” |
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