Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Novembre 2006
 
   
  ILARY BLASI: “L’INFORMAZIONE SALVA LA VITA”

 
   
  Milano, 30 novembre 2006 - Cos’ è che l’ha spinta ad accettare di essere la testimonial della Campagna d’informazione per la prevenzione del tumore del collo dell’utero? Il Papillomavirus umano si conosce molto poco. Le donne, le ragazze non sanno che può essere la causa del tumore del collo dell’utero. Mi piacerebbe farlo conoscere il più possibile e far rendere conto le mie coetanee, le ragazze più giovani di me, ma anche le loro mamme, del fatto che le malattie si possono vincere anche con l’informazione. Lei è una giovane mamma e sta per avere anche un secondo figlio, che consiglio si sente di dare alle ragazze, ma anche alle loro madri, in tema di prevenzione? Alle ragazze dico di informarsi sulle cause delle malattie che colpiscono in particolare le donne. Oggi tutti hanno la possibilità di farlo. Approfondite la conoscenza sul Papillomavirus che provoca il tumore del collo dell’utero. E quando sarà possibile vaccinarsi contro questo virus, fatelo! Alle madri dico di entrare in punta di piedi nella vita privata delle figlie, di cercare il giusto equilibrio di confidenza per poterle poi aiutare e consigliare su come proteggere la loro salute. Conosceva il Papillomavirus prima di decidere di aderire alla Campagna di prevenzione del tumore del collo dell’utero? No, non lo conoscevo. O meglio lo avevo sentito nominare più volte nei discorsi tra amiche ma non sapevo che fosse il virus che può provocare il tumore del collo dell’utero. A che età ha cominciato a sentir parlare di prevenzione? E da chi? Quando andavo a scuola sentivo parlare dalle più grandi di Pap Test, di visita dal ginecologo. Forse è stato quello il momento in cui ho cominciato a sentir parlare di prevenzione. Un po’ per pigrizia, un po’ per vergogna, non ho cominciato a fare molto presto visite dal ginecologo per prevenire eventuali malattie. Nella sua famiglia che peso si dà alla prevenzione? I miei genitori ci hanno sempre portato dai medici. Ma quando ne avevamo bisogno veramente. Quando c’era qualche sintomo c’era il medico di famiglia. Mio padre e mia madre hanno sempre tenuto sotto controllo la nostra salute. A che età ha fatto la sua prima visita dal ginecologo? A venti anni. Fortunatamente non ho mai avuto problemi, fastidi. Non sentivo il bisogno di fare prima una visita di questo tipo. Poi, ripeto, anche un po’ per vergogna. A venti anni sei più matura, consapevole. L’ha accompagnata sua madre? No, sono andata da sola. Non ho sentito il bisogno di portarla con me ma non le ho nascosto la mia intenzione di fare una visita dal ginecologo e lei è stata d’accordo. Le ragazze rischiano di contrarre il Papillomavirus umano attraverso rapporti sessuali non protetti. Quale ruolo ha avuto sua madre nel suo approccio con il sesso? Le ha dato consigli anche su come proteggersi dal punto di vista della salute? Sono stata sempre molto riservata sull’argomento sesso, soprattutto con i miei genitori. Non sono mai andata a chiedere a mia madre consigli per le mie esperienze sessuali. Ma sono sicura che se le avessi chiesto qualcosa sarebbe stata ben felice di aiutarmi e di rispondermi. Non si è mai imposta nel voler sapere e conoscere la mia vita sessuale. Abbiamo trovato il giusto equilibrio. Ho cercato di fare sempre le cose con la testa. Ognuno agisce secondo l’educazione che ha ricevuto e mia madre mi conosce. Se dovessi avere una figlia probabilmente le direi di farsi controllare, di fare test ma non entrerei mai troppo nella sfera privata. .  
   
 

<<BACK