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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Novembre 2006
 
   
  SALUTE, RAPPORTO LIGURE HIV/AIDS, MUTA LA FISIONOMIA DELL´EPIDEMIA

 
   
  Genova, 30 novembre 2006 - Diminuisce in Liguria il numero di persone affette da Aids: si è passati infatti dal picco epidemico registrato nel 1995, con un´incidenza di 16,9 ogni 100. 000 abitanti, agli attuali 3,2 casi ogni 100. 000 abitanti registrati nel 2005, ancora meno rispetto al 2004, anno in cui si erano verificati 3,6 casi ogni 100. 000 abitanti. Ad essere colpiti dal contagio da Hiv sono soprattutto gli uomini, anche se è aumentato negli ultimi anni il numero di donne contagiate: nel 2002 infatti le nuove diagnosi riguardavano infatti 1 donna ogni 3 uomini, nel 2005 il rapporto è diventato di 1 a 2. Sono queste alcune indicazioni provenienti dal report annuale 2005 sull´Hiv/aids redatto dal Dipartimento salute e servizi sociali della Regione Liguria e presentate questa mattina dall´Assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, dal Prof. Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di scienza della Salute dell´Università di Genova e Sergio Schiaffino, del dipartimento socio-sanitario dell´assessorato, per monitorare l´andamento e la diffusione del virus, come raccomandano le organizzazioni internazionali e come indica il piano sanitario nazionale. "Come Regione - ha detto l´assessore regionale Montaldo - ci stiamo impegnando a far conoscere la malattia e le modalità di diffusione che oggi sono rappresentate soprattutto dai rapporti sessuali non protetti, per questo stiamo sostenendo la campagna ´iolousò promossa dal coordinamento ligure persone sieropositive per promuovere l´uso del profilattico per tutti e continueremo a collaborare con il coordinamento che ha già messo a disposizione un numero verde e uno sportello per dare informazioni ai cittadini e contemporaneamente sosterremo i nostri centri liguri deputati alla sorveglianza del virus". Riguardo al censimento attivato dalla Regione, una delle poche in Italia, sulle nuove diagnosi da infezione da Hiv si conferma il cambiamento delle cause di trasmissione del virus. Se prima del 1990 i fattori principali di esposizione al rischio erano costituiti dalla tossicodipendenza, nel 2005 il principale fattore è stato il contagio da rapporti di tipo eterosessuale. A questo proposito, appare chiaramente che la trasmissione eterosessuale nelle donne è presente in circa l´80% delle nuove diagnosi nell´ultimo quinquennio. Il contagio per via eterosessuale è diventato preponderante anche nei soggetti maschili, costituendo circa il 48% del totale delle nuove diagnosi, a cui si devono aggiungere i soggetti omo/bisessuali che costituiscono un ulteriore 28%. Al momento della nuova diagnosi la fascia di età maggiormente interessata riguarda soprattutto gli adulti tra i 25 e i 44 anni, che rappresentano oltre il 65% dei casi totali, con un incremento del 9% rispetto al 2002. In aumento (8% rispetto al 2002) anche i casi rilevati nei soggetti di età superiore a 54 anni. La maggior parte dei soggetti giunge per la prima volta all´osservazione dei centri clinici quando è ancora asintomatico, anche se nel periodo 2001-2005, circa il 22% di questi casi si presenta in Aids conclamato, segno che l´infezione era stata contratta molti anni prima. Tali soggetti quindi rappresentano un serbatoio di trasmissione dell´infezione stessa. In conclusione si è passati da una epidemia prevalentemente diffusa tra i giovani ad un´altra in cui prevalgono le infezioni nelle persone più adulte; il modello di diffusione è cambiato, essendo diminuite le nuove diagnosi di infezione tra i tossicodipendenti ed essendo contemporaneamente aumentate quelle a trasmissione sessuale. Appare quindi evidente come l´istituzione di un sistema di monitoraggio delle nuove diagnosi da Hiv da parte della Regione Liguria costituisca un aiuto per fornire in modo tempestivo informazioni accurate sulla diffusione dei virus, soprattutto nelle fasi più precoci ,per fornire indicazioni circa gli interventi di prevenzione primaria e secondaria da intraprendere. Per il prossimo anno il coordinamento ligure persone siero positive con il sostegno dell´assessorato alla alute della Regione Liguria ha già programmato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per la distribuzione di materiale che aiuti i giovani a modificare i comportamenti a rischio. .  
   
 

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