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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Febbraio 2011 |
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SCENDE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI A LIVELLO GLOBALE. INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE SONO LE MAGGIORI PREOCCUPAZIONI
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Milano, 17 Febbraio 2011 - Secondo l’ultima edizione del ‘Nielsen Global Consumer Confidence Index’ condotta lo scorso novembre intervistando oltre 29.000 utenti internet e tesa a rilevare online la fiducia dei consumatori, le loro principali preoccupazioni e la conseguente propensione alla spesa, nel quarto trimestre del 2010 si è accusato un calo della fiducia dei consumatori in 25 dei 52 Paesi analizzati. L’inquietudine per l’aumento della disoccupazione, l’incertezza del posto di lavoro, l’aumento dei prezzi dei servizi hanno cancellato qualsivoglia aspettativa di una forte ripresa economica. In tutto il mondo, i consumatori sono giunti alla fine del 2010 più pessimisti di quanto non fossero all’inizio dello scorso anno. La situazione economico-finanziaria ancora fragile e la mancanza di indicatori positivi nel corso dell’intero anno, hanno messo i consumatori di fronte al fatto che una vera e propria ripresa è ancora piuttosto lontana. Al termine del 2010 infatti, l’indice globale Nielsen sulla fiducia dei consumatori non ha registrato variazioni rispetto ai 90 punti del trimestre precedente e ha concluso l’anno due punti al di sotto del valore di inizio anno. A livello globale, nel 2010, la fiducia dei consumatori ha raggiunto il picco durante il secondo trimestre con 93 punti. L’area geografica in assoluto più ottimista è risultata l’America Latina con 100 punti (+ 6 punti rispetto all’anno precedente) seguita dall’ Asia-pacifico con 97 punti (+6 punti). Il Nord America ha registrato 83 punti (-2 punti rispetto all’anno precedente), mentre l’Europa è stata la regione più pessimista con 78 punti (+2 punti). In Italia l’indice è in rialzo (70 punti indice) rispetto al trimestre precedente quando aveva toccato il minimo storico dal 2005 (64 punti indice). Difficile però parlare di ripresa perchè il livello raggiunto nel trimestre precedente non si discosta molto dai 70 punti raggiunti nel primo trimestre del 2009, cioè a inzio crisi. L’indice Globale Nielsen sulla fiducia dei consumatori fornisce un indicatore sintetico del ‘sentiment’ dei consumatori stessi nei confronti dell’attuale situazione economica, delle loro intenzioni e delle aspettative per il futuro. I livelli superiori a 100 indicano i gradi di ottimismo. Nel quarto trimestre del 2010, 14 (9 dei quali nell’area Asia-pacifico) su 52 Paesi hanno concluso l’anno positivamente con un indice di fiducia di 100 punti e oltre. Si tratta di India (131), Filippine (120), Norvegia (119), Indonesia (116), Australia (112), Svizzera (110), Singapore (109), Brasile (108), Malesia (107), Arabia Saudita (107), Vietnam (103), Svezia (103), Tailandia (102) e Cina (100). Nonostante molti Paesi siano ufficialmente usciti dalla recessione, numerosi consumatori prevedono che la situazione non si modifichi nel breve termine: il 54% degli Americani, il 56% degli Europei e 47% dei consumatoriin Asia- Pacifico ipotizza che la recessione perduri per un altro anno. In Europa occidentale, tra i Paesi più pessimisti troviamo i cosiddetti Paesi “Piigs” (Portogallo e Irlanda con il 79%, Italia con il 49%, Grecia con l’83% e Spagna con il 66%). A livello globale ed europeo (anche in Italia si conferma questa tendenza), oltre alle preoccupazioni relative alle problematiche economiche nazionali e globali si inserisce anche la preoccupazione per gli aumenti quotidiani dei prezzi di utility, benzina e trasporti. In Italia, nonostante la crescente attività promozionale degli ultimi anni e l’aumento di quota delle marche private che offrono convenienza, il largo consumo è il settore su cui i cittadini continuano a concentrare la propria attenzione. I consumatori continueranno a lavorare su quest’area anche in futuro. Forte pressione nel breve termine anche sulle spese del telefonino di cui gli italiani sono i maggiori utilizzatori, prova ne è che diminuisce il loro interesse sulla riduzione delle spese per questa voce in futuro |
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