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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Febbraio 2011 |
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INDIVIDUATE NELLE MARCHE LE AREE FORESTALI AD ALTO VALORE NATURALE.
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Ancona, 17 Febbraio 2011 - Nell´ambito del Quadro comune di monitoraggio e valutazione dello sviluppo rurale 2007 ´ 2013, la Giunta regionale, su proposta del vice presidente e assessore all´Agricoltura e Forestazione Paolo Petrini, ha individuato le aree forestali ad altro valore naturale delle Marche. ´La delimitazione delle foreste naturalisticamente rilevanti ´ osserva Petrini ´ e` avvenuta a seguito di un processo condiviso tra tutti i soggetti istituzionali e livelli di governo a vario titolo coinvolti nella gestione forestale. Dal Ministero per le Politiche agricole e forestali a quello per l´Ambiente, dagli enti locali alle Regioni, passando per gli enti statali di ricerca forestale. L´esito di questo lavoro congiunto ha prodotto le linee guida della Rete rurale nazionale, che consentono di verificare come nell´ambito del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 venga rispettato l´obbligo di preservare i sistemi agricoli e forestali ad alto valore naturale. Nelle Marche l´elaborazione delle linee guida ministeriali ha portato all´individuazione di 63.456 ettari di aree ad alto valore, di cui 56.721 ettari di boschi e 6.735 ettari di arbusteti´. Le aree forestali ad alto valore naturale non comportano ulteriori vincoli paesaggistici o ambientali, ne` interferiscono con il sistema comunitario delle aree di protezione. Proseguono dunque le iniziative della Giunta regionale per attuare una gestione sostenibile dei boschi e del comparto forestale, anche per garantire lo sviluppo del comparto stesso e prospettive occupazionali. ´I boschi ´ conclude Petrini - rivestono importanti funzioni: da quella di protezione idrogeologica, a quella sanitaria mediante la depurazione di acqua e aria, da quella turistico ricreativa a quella naturalistica e scientifica. Per questo la Regione Marche ha adottato una legge organica di disciplina e uno specifico piano settoriale. Uno strumento, quest´ultimo, coerente con gli indirizzi internazionali, comunitari e nazionali di settore, che vuole porre la selvicoltura e la gestione forestale attiva sostenibile quale concreto fattore di sviluppo socio-economico, finalizzato alla conservazione della biodiversita` dei boschi appenninici e anche di quelli collinari e costieri´. |
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