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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Febbraio 2011
 
   
  CROAZIA: PRESTO IL 28° STATO MEMBRO DELL´UE?

 
   
  Strasburgo, 17 febbraio 2001 - I negoziati per l´adesione della Croazia all´Unione potrebbero essere completati entro giugno se Zagabria continua sulla strada delle riforme, afferma una risoluzione approvata dal Parlamento il 16 febbraio. La sfida maggiore potrebbe però risultare quella di spiegarne i benefici a una popolazione piuttosto scettica. "I negoziati di adesione con la Croazia possono essere completati nella prima metà del 2011 a patto che continuino a essere perseguite con risolutezza le necessarie riforme", in particolare quelle che servono a combattere la corruzione, garantire il ritorno dei rifugiati e realizzare la ristrutturazione dei cantieri navali, dicono i deputati. Inoltre, sottolineano anche gli sforzi compiuti da Zagabria per riformare la costituzione, il potere giuridico e migliorare la cooperazione con il Tribunale penale internazionale per la ex Iugoslavia (Icty). Lotta alla corruzione: passi in avanti - Il Parlamento riconosce l´impegno del governo croato nella lotta contro la corruzione, evidente ad esempio nei casi dei processi che vedono coinvolti due ex ministri ed ex primo ministro, fenomeno che tuttavia "continua a costituire un grave problema generale". I deputati pertanto chiedono all´Olaf, l´ufficio europeo anti-frode, di "cooperare strettamente con le autorità croate, al fine di fare luce sulla potenziale corruzione secondaria che può essere generata all´interno delle istituzioni dell´Ue". Anche le riforme sul sistema giudiziario devono proseguire, indicano i deputati, in particolare continuando il perseguimento dei crimini di guerra e migliorando i programmi di protezione dei testimoni. Rifugiati: l´ostilità verso i serbi è diminuita - In generale, ci sono stati progressi sulla questione spinosa del ritorno in patria dei rifugiati, in particolare grazie a una diminuzione dell´ostilità verso i serbi che rientrano nel paese, dicono i deputati. Tuttavia, la risoluzione indica che i rifugiati devono avere la possibilità di ottenere un permesso di residenza permanente ed essere sostenuti da progetti di reinserimento, per permettere cosi a migliaia di serbi di fare ritorno. Privatizzazione dei cantieri navali è un prerequisito - Il governo croato deve accelerare il processo di ristrutturazione e privatizzazione dei cantieri navali, prerequisito essenziale per chiudere in tempo il "capitolo" relativo alla concorrenza nei negoziati di adesione. La sfida più grande è fra la gente - I deputati hanno espresso preoccupazione per la convinzione della maggioranza dei cittadini croati che l´adesione all´Ue non porterebbe vantaggi al paese, secondo quanto illustra una recente indagine dell´Eurobarometro. Chiedono quindi al governo e alla società civile di mobilizzarsi "affinché i croati comprendano che il progetto europeo appartiene anche a loro". L´adesione all´Unione sarà comunque sottoposta a referendum popolare. La risoluzione è stata approvata con 548 voti a favore, 43 contrari e 52 astensioni.  
   
 

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