Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Febbraio 2011
 
   
  ALCATEL-LUCENT DI TRIESTE. LA REGIONE FVG INTERVENGA A SOSTEGNO DEI LAVORATORI.

 
   
  Trieste, 23 febbraio 2011 - Il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta, Renzo Tondo, per sapere se si intende intervenire presso la sede centrale dell’Alcatel-lucent e presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per scongiurare il ridimensionamento dello stabilimento triestino o l’eventuale chiusura dello stesso, difendendo l’occupazione e schierandosi con forza accanto ai lavoratori. “La crisi economica, che ha colpito anche il Friuli Venezia Giulia, appare lontana dall’esaurirsi e continua a provocare la chiusura di attività produttive o una forte riduzione di personale. Grave preoccupazione sta destando a Trieste la situazione dell’Alcatel-lucent – ha sottolineato il rappresentante del Partito Pensionati – una multinazionale che ha sedi negli Usa, a Parigi e in Germania, che produce altissima tecnologia in diversi settori e che a Trieste ha complessivamente 570 dipendenti di cui solo 220 a tempo indeterminato. È in programma un ridimensionamento della presenza in Italia di questa multinazionale con delocalizzazione delle sue attività in Romania. Cresce l’allarme occupazione, dal momento che la riduzione di personale colpisce ben 200 lavoratori precari e questo fa temere per una possibile chiusura dello stabilimento triestino, visti anche i limitati compiti che gli sono assegnati. C’è da sottolineare – ha proseguito Ferone – che fra i lavoratori precari vi sono anche ultraquarantenni e questo rende difficile il loro reinserimento in altre attività lavorative. Indubbiamente, al momento, i lavoratori a tempo indeterminato non sono coinvolti nella riduzione di personale – ha concluso Ferone – ma appare ovvio che c’è il timore di una riduzione generalizzata di personale o, addirittura, di una chiusura dello stabilimento stesso.”  
   
 

<<BACK