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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Febbraio 2011
 
   
  ALLUVIONE DEL VENETO SOTTO LA LENTE. PRIME ELABORAZIONI STATISTICHE. GLI AIUTI DELLA GENTE

 
   
   Venezia, 23 febbraio 2011 - La solidarietà della gente è immediata e corale di fronte a disastri come l’alluvione del Veneto. E i primi a dare a chi ha perso tutto sono coloro che hanno meno possibilità economiche. Dopo il primo mese, la generosità non si ferma; piuttosto rallenta e diventa più meditata: gli aiuti sono numericamente di meno ma significativamente più consistenti, da parte di istituzioni che hanno notevoli disponibilità, le quali vengono preferibilmente indirizzate ad un intervento particolare. E’ quanto emerge dalle prime elaborazioni statistiche condotte dalla Direzione Statistica Regionale sui devastanti eventi alluvionali che hanno colpito il Veneto nell’ottobre – novembre scorsi. A tutto il 31 novembre, ad esempio, gli sms spediti da cittadini di ogni ceto, età e parte d’Italia hanno messo a disposizione del Veneto alluvionato un milione 640 mila euro, mentre nel mese e mezzo successivo di attivazione del numero della solidarietà, tramite gli sms sono stati versati poco più di 175 mila euro. Per contro, alla fine di novembre i versamenti sul conto corrente di solidarietà (Unicredit Spa – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – Codice Iban: It62d0200802017000101116078; codice Bic Swift Uncritm1vf2) ammontavano a 780 mila euro, cui si è aggiunto fino a metà febbraio oltre un milione e mezzo e altri versamenti continuano ad arrivare, anche di grande consistenza. Numericamente pochi ma di grossa consistenza sono i versamenti girati sul Conto Corrente intestato al Commissario per il superamento dell’emergenza alluvione, aperto presso la Banca d’Italia. A metà febbraio i versamenti di solidarietà su tale conto avevano raggiunto i 477 mila euro. Alle somme in denaro si sono aggiunti anche beni materiali: 893 tra elettrodomestici, mobilia, impianti di riscaldamento, sanitari, utensili, materiale di consumo. Le operazioni in conto corrente hanno visto nel primo mese una evidente prevalenza numerica (superiore ad un terzo del totale) dei versamenti al di sotto dei 50 euro, mentre quelli superiori ai 200 sono progressivamente cresciuti, rappresentando nell’ultima settimana di gennaio oltre il 71 per cento delle donazioni. I contributi sono stati versati da gente comune (anche pensionati al minimo), da amministrazioni e consigli comunali (anche dall’Abruzzo), società, banche, istituzioni, partiti politici, enti, imprese, associazioni sportive e culturali, parrocchie, scuole, gruppi anziani. Nella gara di generosità troviamo anche i carcerati di Padova e di Rebibbia. Ma gli esempi significativi sono tantissimi.  
   
 

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