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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Marzo 2011 |
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IMMIGRAZIONE, STRANIERI 7% POPOLAZIONE: MA A MILANO CON CLANDESTINI E’ IL 20%” SISTEMA HA COSTI SOCIALI E DI SICUREZZA CRESCENTI A CARICO DEL COMUNE E RISCHIA COLLASSO CON FLUSSI INCONTROLLATI DAL MAGHREB
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Milano, 1 marzo 2011 - “Il dato Istat sulla popolazione straniera residente in Italia, 7%, a Milano va triplicato. Perché su una popolazione residente di 1.300 mila abitanti 212 mila, ovvero il 16,1% provengono da 155 Paesi stranieri diversi. Ma alla quota vanno aggiunti i 50 mila clandestini stimati dalla Cgil. Dunque la percentuale sale a oltre il 20%. Una situazione ai limiti per sostenibilità economica, visti i costi crescenti a carico del Comune per il welfare ma anche per la sicurezza. Se si pensa che nelle città del Norditalia (dunque anche a Milano) fino a 8 reati su 10 tra extracomunitari sono commessi da irregolari come ha rilevato il capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli. E i dati Ismu dicono che i furti operati da irregolari, per esempio, sono 45 volte superiori rispetto a quelli degli italiani. Un sistema che rischia il collasso se Milano venisse travolta da flussi incontrollati provenienti dal Maghreb”. Lo afferma il vice Sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato a commento dei dati sulla popolazione straniera in Italia diffusi dall’Istat. “A dare l’idea dell’unicità di Milano - spiega De Corato – basterebbe qualche numero. Nell’ultimo decennio i residenti stranieri in città sono aumentati dell’80% a fronte del calo del 7% degli italiani: al quartiere Comasina la popolazione straniera è cresciuta del 445%. Crescita che diventa un boom nel lungo periodo: +854% nell’ ultimo trentennio (erano 22 mila nel 1980) a fronte del meno 32% degli italiani (erano 1.633 mila nel 1980 sono 1.105 mila). Trent’anni fa uno a Milano 1 su 100 era straniero: oggi 1 su 6 (1 su 5 compresi i clandestini). Ma ci sono quartieri dove ormai 1 su 3 non è italiano (Farini, 30 %, Loreto, Bovisa, Dergano, Selinunte, 29%; Padova, 27%)”. |
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