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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2011
 
   
  TRENTO: SPORTELLO IMPRESA ON LINE: LE IMPRESE ARTIGIANE RISPONDONO BENE ALL´INNOVAZIONE

 
   
  Trento, 2 marzo 2011 - E´ un buon avvio quello dello sportello on-line per le imprese, attivato lo scorso novembre dall´Apiae-agenzia per l´incentivazione delle attività economiche. Si è partiti con il settore artigianato: il 66% delle domande per accedere agli incentivi economici previsti dalla legge 6 del 1999 è stato inoltrato via internet. Buone le prospettive per gestire a breve in questo modo tutte le domande di competenza dell´Apiae per tutti i settori economici. Tramite il sito www.Sportelloimpresa.provincia.tn.it/  a partire dal novembre scorso, gli artigiani hanno potuto presentare on-line le proprie domande per accedere agli incentivi economici della legge 6/99. L’artigianato è il settore che tradizionalmente inoltra il maggior numero di domande - il 55% sul totale delle richieste di contribuzione - ed è beneficiario del 22% di quanto la Provincia eroga in incentivi sulla base della legge in questione. E’ anche un settore che per le caratteristiche dimensionali delle imprese - in media 2,5 addetti/impresa - e per caratteristiche di mercato, potrebbe maggiormente soffrire di divario digitale, rispetto, per esempio, a settori come il turismo, che per vocazione di mercato usano da più tempo il web. Per avviare questo processo innovativo, l’Apiae ha individuato come partner l´Associazione artigiani che, ad oggi è l´associazione che raccoglie il maggior numero di domande di contributo, con sedi su tutto il territorio, e che è quindi in grado di offrire una buona vista sugli eventuali punti di forza e criticità dell’innovazione in atto. Si tratta pertanto di un inizio da leggere non solo per i risultati specifici, ma in visione del suo allargamento a tutti i settori interessati ed ai relativi utenti: imprese, associazioni di categoria, commercialisti e così via. Il 66% delle domande raccolte dall’Associazione artigiani è stato inoltrato on-line. Guardando i dati nel dettaglio, si riscontrano le tre classiche tipologie di reazione all’innovazione: c’è chi si è “fidato” inviando il 100% delle pratiche on-line (1 sede di raccolta dati ogni 2 sedi - dato decisamente positivo); c’è chi ha reagito con una “sperimentazione cauta”, un po’ on-line e un po’ cartaceo (1 sede ogni 4 sedi) e c’è chi ha mostrato un atteggiamento del tipo “voglio capire meglio come va e poi mi fido” (un´altra sede ogni 4 sedi). A giudizio degli esperti del settore, quindi, si tratta di un avvio positivo e sicuramente in crescita. Lo sportello on-line ha funzionato senza problemi, per tutti quelli che hanno scelto di fidarsi. Come spesso accade per i processi di cambiamento, ora il testimone passa alla comunicazione, all’informazione e alla formazione per diffondere questa pratica. A tal fine, le associazioni di categoria, ma anche gli studi professionali, hanno mostrato un grande interesse e una fondamentale voglia di collaborare per spingere in questa direzione le proprie utenze. Si tratta di segnali positivi per una innovazione tecnologica che incide sulle pratiche abituali delle persone e che si traduce di solito in una naturale fonte di pubblicizzazione e diffusione dell’innovazione. Anche per questo è importante parlare di questi dati già da oggi. E’ utile ricordare, però, ancora una volta cosa c’è dietro a ciò che oggi chiamiamo “servizi on-line”. Ogni risultato sul fronte dell’utenza ha infatti alle spalle tre passaggi cruciali che stanno cambiando strutturalmente il lavoro della pubblica amministrazione. In primo luogo la semplificazione. L’apiae, assieme al Servizio competente per la semplificazione amministrativa, ha rivisto le procedure per la presentazione della richieste di contributo all’insegna della domanda: “E’ proprio necessario? Come posso ottenere questa informazione in altro modo? Come posso garantire la validità di domande che sono inoltrate utilizzando gli strumenti informatici?” Il secondo punto riguarda le nuove tecnologie, che hanno permesso la revisione completa del flusso di informazioni (domanda – istruttoria - risposta) in un’ottica di integrazione fra banche dati e di visione non parcellizzata dei flussi di informazioni; la cooperazione applicativa fra gli attori che nei diversi uffici hanno necessità delle informazioni per poter ottenere un contributo. In questo passaggio è stato fondamentale il ruolo di Informatica Trentina. Infine il tema della mediazione. Il ruolo dell’associazione di categoria è stato cruciale su più piani: perché è vicina all’utente finale;perché può veicolare la fiducia nel processo informatico; per il ruolo che ha di informazione e comunicazione fra gli associati. Dal punto di vista dell’utente tutto questo potrebbe sembrare “solo una novità” o “solo qualcosa di moderno, al passo coi tempi” ma i benefici di questa innovazione spaziano su molti fronti che l’utente potrebbe non vedere o dare per scontati: dal non doversi spostare dalle sedi delle associazioni fino a Trento, alla garanzia immediata ed automatica della “ricevuta”, al fatto che i dati, una volta inseriti, sono già “attivi” e non necessitano di un nuovo inserimento. Si riducono così i rischi di errore umano e si annullano i tempi di giacenza delle pratiche: minori energie, maggiore certezza del dato, grazie a sistemi informativi certificati, attenti, e focalizzati sul servizio all’utente.  
   
 

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