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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Marzo 2011 |
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PUGLIA PROTAGONISTA NELLE RINNOVABILI IL GOVERNO PUNTI A FARE DELLŽENERGIA UNA VERA POLITICA INDUSTRIALE"
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Bari, 2 marzo 2011 - La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha partecipato agli incontri di Villa Vigoni, organizzati dal centro italo tedesco per lŽeccellenza europea. LŽappuntamento, promosso dallŽAmbasciata tedesca a Roma, vede lincontro dei massimi esponenti dellŽindustria italiana (questŽanno cŽerano, ad esempio, lŽAd di Eni: Scaroni e lŽAd di Edison: Quadrino) con i giornalisti e le aziende tedesche. Per lŽItalia protagonista è stata la Puglia. QuestŽanno il tema portante è stato quello delle energie rinnovabili. La vicepresidente ha rimarcato come La Germania abbia seguito, a differenza dellŽItalia, una vera strategia di politica industriale, attraverso le rinnovabili, e punti ad avere entro il 2050 lŽ80% dellŽenergia prodotta da queste fonti, arrivando al 2020 con 52mila Mw di potenza installata. La Puglia, che è stata invitata a discutere a Villa Vigoni proprio per le sue politiche innovative, ha presentato i risultati raggiunti: è la regione numero uno per eolico e fotovoltaico ma si pone come obiettivo strategico quello di migliorare i rapporti tra energia e territorio, sviluppo economico e paesaggio. Le linee guida emanate, infatti, anche qui le prime in. Italia, assolvono al duplice scopo di insistere nellŽuso di questa fonte alternativa e pulita di energia evitando però forti investimenti su suolo agricolo possano alterare in modo indelebile lo splendido paesaggio. Da qui - ha spiegato la Vice Presidente- la strategia rafforzata del programma: Puglia Solarizzata che stimola il solare sui tetti degli edifici, civili e industriali. In questo modo si consente di fare beneficiare degli incentivi coloro che sostengono il costo dellŽenergia: famiglie e imprese e si evita che gli incentivi attraggano solo investimenti finanziari con poche ricadute locali. "Stiamo investendo sulla ricerca nel settore delle rinnovabili perché possano prodursi pannelli ecocompatibili ed un efficace microeolico e le universitá e i laboratori pugliesi sono al lavoro anche su altre fonti alternative come lŽidrogeno. Ci piacerebbe, insomma, che le rinnovabili possano diventare il fulcro di una vera e propria politica industriale nazionale, intorno a cui possano ruotate ricerca e incremento della produzione moltiplicando così le possibilità di occupazione. In questo la Germania è veramente pilota, lŽItalia invece appare confusa e incerta e lŽultimo decreto legislativo non fa che aumentare la confusione. Invece di rafforzare lŽuso delle rinnovabili, modificando le norme, scoraggiando gli investimenti su suolo agricolo e promuovendo quelli strutturali sui tetti e sulle pareti degli edifici, il ministro Romani- ha rilevato Loredana Capone- tarpa le ali al settore, introducendo un obiettivo minimale di 8.000 Mw al 2020. In tal modo conferma la dipendenza dellŽItalia dagli stati stranieri per le fonti fossili e la passione per il nucleare. In controtendenza, insomma, rispetto a quanto suggerisce lŽattualità e rispetto a quanto fanno paesi che, pur avendo molto meno sole dellŽItalia, scelgono di stimolare lŽunico settore che, in questo momento di crisi, genera occupazione e sviluppo". |
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