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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2011
 
   
  TRICHINELLOSI: MISURE SANITARIE INDISPENSABILI PER LA LOTTA ALLE PESTI SUINE

 
   
   "Si tratta di importanti misure sanitarie, indispensabili per la lotta alla trichinellosi ed alle pesti suine". Lo ha detto l´assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, dopo la firma del Decreto riguardante gli allevamenti suini da parte del Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Dal 2005 ad oggi sono stati individuati ventisei casi di trichinellosi, dovuti al consumo di carni di suino allevato allo stato brado e poi macellato clandestinamente. Un´emergenza sanitaria che ha destato grave preoccupazione per la tutela della salute, sopratutto in alcuni comuni del centro dell´Isola. "Nel 2006 - ha sottolineato l´assessore Liori - il presidente Soru emanò un’Ordinanza urgente che finora non ha ottenuto gli obiettivi sperati, tanto da renderne necessaria l´abrogazione e l´emanazione di questo nuovo atto che prevede la regolarizzazione degli allevamenti suini nelle zone ad alto rischio, nonché una rigorosa attività di controllo veterinario. Una novità, accolta con favore dagli allevatori, é l´abbandono della logica punitiva dell´autodenuncia. Ora potranno mettersi in regola entro 15 giorni dall’accertamento dell’infrazione, purché vengano sanate le irregolarità riscontrate. Obiettivo principale del Decreto è la regolarizzazione degli allevamenti suini clandestini, così da agevolare lo svolgimento dei controlli sanitari per la ricerca delle trichine nei suini macellati, compresi quelli attualmente non censiti che pascolano nelle terre pubbliche. Misure che consentiranno di tutelare la salute pubblica e di risanare il territorio regionale da trichinellosi, peste suina africana, peste suina classica e malattia vescicolare del suino." "Gli allevatori garantiranno la presenza di aree recintate, individuate come sedi temporanee di allevamento nel periodo durante il quale saranno effettuati i controlli veterinari – ha proseguito l’Assessore - Intanto, nei comuni della zona ad alto rischio il Servizio prevenzione dell’Assessorato, in collaborazione con le Amministrazioni locali, predisporrà un progetto pilota condiviso con gli allevatori. Inoltre, i capi eventualmente abbattuti, facenti parte di allevamenti regolarizzati, saranno oggetto di indennizzo, rientrando a pieno titolo nei piani che puntano ad eliminare le malattie infettive degli animali."  
   
 

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