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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2011
 
   
  SMOG,REGIONI NORD CHIEDONO PIANO ARIA A GOVERNO NECESSARIO GESTO FORTE, ANCHE UE FACCIA LA SUA PARTE

 
   
  Milano, 2 marzo 2011 - Una lettera al ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affinché il Governo approvi al più presto il Piano nazionale per la qualità dell´aria - peraltro già sollecitato più volte - che comprenda misure e risorse per la riduzione del Pm10 e degli ossidi di azoto. L´hanno sottoscritta gli assessori all´Ambiente delle Regioni del bacino Padano (Manuela Zublena per la Valle d´Aosta, Roberto Ravello per il Piemonte, Sabrina Freda per l´Emilia Romagna, Maurizio Conte per il Veneto, Luca Ciriani per il Friuli Venezia Giulia, Alberto Pacher per la Provincia Autonoma di Trento e Michl Laimer per quella di Bolzano) riuniti a Palazzo Lombardia dall´assessore lombardo Marcello Raimondi. "Da tempo - spiega Raimondi - chiediamo che anche lo Stato faccia la sua parte per aiutarci ad uscire da una situazione di stallo che dura da troppi anni. Oltretutto, in assenza di una regia nazionale, l´Italia rischia di non riuscire a rispettare gli obiettivi di riduzione di concentrazioni di Pm10 che la direttiva europea sulla qualità dell´aria ha fissato per il 2015". "E´ necessario un gesto forte - prosegue Raimondi - perché il raggiungimento di tali ambiziosi limiti è fortemente osteggiato dalla presenza di condizioni meteo-climatiche e orografiche avverse alla dispersione degli inquinanti. Una situazione unica in Europa che rende insufficienti, in alcuni casi, il solo impegno, peraltro oneroso e strutturato, delle singole Amministrazioni". Il Protocollo Del 2007 - Già nel 2007, infatti, a Roma, queste Regioni avevano sottoscritto un importante Accordo grazie al quale è stato adottato un unico inventario delle emissioni in atmosfera delle aree del Nord e sono stati assunti impegni sul tema della mobilità, del riscaldamento civile e dell´industria, sia in termini di limitazione e di divieto di utilizzo delle tecnologie più obsolete, sia in termini di incentivo e di supporto alla adozione delle migliori tecnologie disponibili. La Lombardia, ad esempio, ha vinto una lunga battaglia per vietare l´uso dell´olio combustibile nei riscaldamenti e ha varato una vera e propria legge sulla qualità dell´aria che introduce limitazioni significative alla circolazione dei mezzi più inquinanti per 6 mesi all´anno. Anche L´ue Deve Fare La Sua Parte - "Occorre dunque - prosegue Raimondi - che, in ambito comunitario, vengano riconosciute quelle caratteristiche peculiari del Bacino Padano che rendono molto difficile il conseguimento degli obiettivi di qualità dell´aria e che richiedono investimenti specifici che non possono essere sostenuti dal solo ambito Regionale o Nazionale". Per questo, nella lettera si auspica che "La Commissione Europea si faccia carico dello sviluppo di politiche sulla combustione della biomassa in piccoli impianti di riscaldamento e per il controllo delle emissioni di ossidi di azoto dai veicoli diesel che concilino gli obiettivi di riduzione dei gas climalteranti con quelli di qualità dell´aria in ambiente urbano". Low Emission Zone - Presto le Regioni del Bacino padano daranno vita alla ´Low emission zone´ più grande del mondo. E´ questa una delle altre novità emerse dal Tavolo. E´ stata cioè condivisa una bozza di ´zonizzazione´ omogenea, così da poter adottare le stesse politiche anti-inquinamento nelle zone con peculiarità simili. Sono stati infatti già individuati criteri validi per tutto il bacino per definire la criticità di un´area specifica. In tal modo si potrà quindi intervenire in maniera omogenea e coordinata, affinché i provvedimenti siano i più incisivi possibili e abbiano un impatto vasto. La Segreteria Permanente - Le Regioni hanno anche deciso di dotarsi di una Segreteria tecnica permanente, che coordini i lavori della Regioni e dia continuità alle decisioni assunte durante i Tavoli.  
   
 

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