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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Marzo 2011
 
   
  VENETO, LA PESCA IN CRISI: PROGRAMMI A LUNGO TERMINE E LOTTA AI CAVILLI CHE FRENANO AZIONI

 
   
  Caorle (Venezia) - La crisi della pesca in Adriatico è ormai un fatto strutturale da affrontare tutti assieme con strategie a lungo termine, lottando contro i cavilli di scaldasedie da ufficio che non hanno mai affrontato il mare per procurare cibo per gli altri e reddito per sé e le proprie famiglie. Ne è convinto l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, che il 12 marzo a Caorle, in provincia di Venezia, ha nuovamente affrontato i problemi del settore con i presidenti delle Cooperative di pesca del bacino. “Faccio miei i vostri problemi – ha affermato Manzato – e lavoreremo assieme per trovare soluzioni possibili a quello che si sta rivelando un collasso per un settore storico, che ha creato prosperità per millenni e che oggi deve anche affrontare cavilli giuridici che frenano le possibili risposte anziché contribuire a trovarle”. Manzato ha soprattutto ascoltato gli operatori. “Non faccio promesse se non sono in grado di mantenerle e non ho soluzioni miracolose: costruiamo invece come sistema, Regione, filiera, pescatori, un dialogo costruttivo ed efficace che ci porti a definire una programmazione a lungo termine – ha detto ancora l’assessore – per realizzare la quale dobbiamo distribuire le risorse in modo efficace, fronteggiando e cercando di risolvere le problematiche attuali. La situazione è difficile e anche intricata – ha continuato Manzato – ma dobbiamo garantire la massima legalità delle azioni: è un condizione fondamentale che ci permetterà di raggiungere risultati”. I rappresentanti delle cooperative, dal canto loro, hanno ricordato la lista dei problemi che minano il settore e ne determinano l’involuzione. Le loro preoccupazioni sono state riassunte in una relazione consegnata nelle mani dell’assessore. “Dobbiamo costruire i presupposti di una nuova partenza per un settore spesso trascurato”, ha affermato Manzato, accogliendo la richiesta unanime di inserire nell’unità di crisi i rappresentanti di tutte le marinerie del Veneto: “Da un tavolo che deve dare soluzioni, non ci possono essere esclusi, mentre serve la disponibilità di tutti ad ogni livello”.  
   
 

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