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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Marzo 2011
 
   
  PORTO AZZURRO: “LE CARCERI NON SONO UN MONDO A PARTE”

 
   
  Firenze, 14 marzo 2011 – “É indispensabile vedere il carcere non come un luogo separato ma una parte integrante del territorio. Il mondo penitenziario deve aprirsi al territorio stesso per trovare un contributo alla soluzione dei suoi problemi”. Il programma di visite dell’assessore al welfare Salvatore Allocca agli istituti penitenziari toscani ha toccato stamattina la struttura di Porto Azzurro. “Anche qui all’Elba – ha spiegato – si ripropongono i problemi di tante altre realtà: sovraffollamento, personale addetto in numero non adeguato, vetustà delle strutture. La questione carceraria non può essere considerata come settoriale. Il modo in cui un paese tratta i detenuti ed avvia i necessari percorsi di recupero, costituisce un elemento essenziale della sua struttura democratica. Non dobbiamo vedere il carcere come un mondo a parte, un luogo separato. Il carcere deve essere parte integrante del territorio, nella prospettiva di una ricostruzione delle relazioni tra reclusi e società”. Secondo Allocca le attività trattamentali, il lavoro, l’istruzione ed i percorsi rieducativi, sono i presupposti attraverso i quali la “pena” si trasforma in sicurezza. “Polizia penitenziaria, educatori, amministrazione penitenziaria ed istituzioni – ha concluso Allocca – devono aprirsi al mondo dell’associazionismo e del volontariato, storicamente impegnato su queste tematiche, e collaborare lealmente condividendo gli obiettivi generali. Soltanto questo spirito può fornire un contributo reale per la soluzione dei problemi che anche Porto Azzurro sta vivendo”. Nelle carceri toscane, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Amministrazione Penitenziaria e relativi al 1 marzo 2011, ci sono 4.463 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 3.186. Le donne sono 179, gli stranieri 2259. In Italia il numero di reclusi sfiora le 68 mila unità, contro i circa 42 mila posti effettivamente disponibili.  
   
 

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