Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 15 Marzo 2011
 
   
  VENDOLA: L´UNITÀ D´ITALIA PER IL BENE DELL´EUROPA E DEL MEDITERRANEO

 
   
   Bari, 15 marzo 2011 - “L’unità d’Italia è il bene politicamente più rilevante per il futuro dell’Europa e del Mediterraneo. Per questo oggi non presentiamo un’agenda di celebrazioni retoriche, ma cerchiamo di coordinare un’attività di approfondimento, di crescita della consapevolezza storica e di azioni didattiche specifiche pensate per i più giovani”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo alla presentazione delle iniziative regionali per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Tuttavia, ha proseguito Vendola “sappiamo bene che questa celebrazione può assumere sempre di più i contorni di una mera commemorazione. L’unità d’Italia è sottoposta ad un bombardamento culturale, sociale, economico. Lo stesso Presidente della Regione Campania, per dire di un mio collega di parte politica avversa, nei giorni scorsi ha sottolineato il fatto che, sostanzialmente, stiamo dentro un percorso di secessione, di rottura dell’unità nazionale”. Secondo Vendola “la fatica stessa nella ricerca di una cifra unitaria per le Celebrazioni dice che non tutti concorrono a rinnovare il patto unitario del nostro Paese: c’è chi lo pensa come un impaccio, un impedimento”. “Parlare dell’Unità d’Italia oggi – ha ribadito il Presidente della Regione – è la cosa più politica che si possa fare. Quello che sta accadendo in Belgio, ad esempio, con l’avvio di una concreta separazione tra fiamminghi e valloni, è sintomatico di un ritorno al tema delle piccole patrie. Un’europa miniaturizzata che mette insieme la Baviera, la Padania, la Catalogna; una piccola Europa, forte economicamente che intende liberarsi dal peso delle parti meno sviluppate”. “Ma siccome i Balcani – ha proseguito Vendola – ci hanno insegnato quanto le parole incendiare e irresponsabili possono predisporre atti e processi materiali, noi dobbiamo guardare al nostro dovere di cittadini italiani ed europei come al dovere dei costruttori dell’Unità ancora da guadagnare. E bisogna sapere che oggi il Sud è la parte cruciale per il futuro dell’Italia, visto che il futuro del nostro Paese si gioca tutto nel Mediterraneo e nel suo rapporto privilegiato con l’Europa”. “Siamo contenti – ha concluso il Presidente - che il Risorgimento si sia liberato da quel tanfo di naftalina che lo ha accompagnato per troppo tempo. Il Risorgimento è un problema della nostra attualità, non una cosa che riguarda gli storiografi, ma una questione che riguarda la politica. Nulla è stato così avanzato come fuoriuscire dal recinto feudale dei piccoli stati e delle signorie. Siamo dentro l’Unità nazionale: da qui bisogna partire per ogni progresso; l’idea che il progresso possa essere un ritorno all’indietro è un’idea che noi, anche con le iniziative culturali programmate, cercheremo di contrastare in ogni modo”.  
   
 

<<BACK