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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Marzo 2011
 
   
  SIAMO UN PO´ PIÙ VICINI AL TANTO ATTESO BREVETTO EUROPEO

 
   
   Bruxelles, 15 marzo 2011 - Una più semplice ed economica registrazione dei brevetti potrebbe presto diventare una realtà per le piccole e medie imprese (Pmi) e le altre aziende, in quanto i ministri dell´Ue per la Concorrenza hanno dato il via libera a 25 Stati membri per la creazione di un brevetto unico europeo. Questo passaggio storico significa che si intravede la fine del lungo cammino legislativo verso un brevetto dell´Ue. In occasione del Consiglio "Competitività" del 10 marzo la proposta è stata adottata da tutti gli Stati membri tranne l´Italia e la Spagna, secondo la nuova procedura di cooperazione rafforzata. Il futuro brevetto unico sarà automaticamente valido sul territorio di tutti gli Stati membri nella lingua in cui è stato concesso. Il concetto di un brevetto unico dell´Ue fu per la prima volta concepito nel 1949, ma finora era stato impossibile raggiungere un accordo tra gli Stati membri e la questione della lingua si era rivelata uno dei maggiori punti deboli dei negoziati. Alla luce dell´autorizzazione del Consiglio le lingue ufficiali del nuovo brevetto unico sarebbero l´inglese, il francese e il tedesco, ma l´Italia e la Spagna hanno scelto di non aderire perché vorrebbero che fossero inserite anche le loro lingue. Secondo il trattato di Lisbona, esse possono tuttavia aderire se e quando sceglieranno di farlo. I ministri auspicano che il futuro sistema dei brevetti sarà più razionalizzato e di migliore qualità, al fine di contribuire a stimolare la crescita economica. Il commissario per il Mercato interno Michel Barnier ha dichiarato che il nuovo brevetto avrebbe "ridotto l´incredibile debolezza della competitività europea". L´attuale procedura europea richiede la registrazione separata dei brevetti in ciascuno Stato membro e la traduzione completa nella lingua nazionale, che aumenta notevolmente il costo della registrazione di un brevetto. Attualmente il costo ammonta a circa 20.000 euro, che equivale a 10 volte quello degli Stati Uniti. Complessivamente il frammentato sistema dei brevetti in Europa causa tra i 700 e 800 milioni di euro di perdite nel settore delle imprese ogni anno. Ci sono anche effetti indiretti sulla capacità europea di innovazione e creatività nel settore della ricerca. Nel febbraio 2011 il Parlamento europeo ha dato l´approvazione ai ministri di usare il sistema di "cooperazione rafforzata", nonostante le obiezioni di Italia e Spagna. In base al trattato di Lisbona la cooperazione rafforzata può essere utilizzata per permettere a un gruppo di Stati membri di adottare nuove regole quando non può essere raggiunto un accordo unanime comune a livello dell´Ue. Tale procedura può essere attuata solo previa autorizzazione del Consiglio, sulla base di una proposta della Commissione e dopo che ha acconsentito il Parlamento europeo. Si tratta del secondo caso di cooperazione rafforzata; il primo è stata la legge sul divorzio approvata nel 2010. La cooperazione rafforzata è effettivamente l´ultima risorsa per sbloccare la legislazione quando l´unanimità non è più possibile. Gran parte del lavoro relativo al brevetto europeo è stato avviato durante la presidenza belga, quando una proposta della Commissione nel dicembre 2010 ha aperto la strada ad una maggiore cooperazione nella politica comunitaria sul brevetto. La presidenza ha dato seguito a questo impegno. "Oggi è davvero una giornata storica per l´innovazione e il mercato interno", ha detto Zoltán Cséfalvay, ministro di Stato per conto della presidenza ungherese. "Le stelle si sono allineate per la riforma del brevetto europeo per le prima volta in quasi 50 anni." La mossa è stata ben accolta da molti imprenditori e rappresentanti delle Pmi. Jonathan Zuck dell´Associazione per la tecnologia competitiva (Act) ha commentato: "L´approvazione ufficiale della cooperazione rafforzata nella creazione di brevetti dell´Ue è senza dubbio un importante passo avanti per tutte le imprese, gli imprenditori e in generale per la crescita e l´innovazione. Tuttavia, dobbiamo essere cautamente ottimisti perché ci sono stati rallentamenti lungo la strada. Incoraggiamo i responsabili delle politiche a collaborare per superare l´ostacolo rimanente e trovare soluzioni più semplici per contestare il nuovo brevetto europeo." Nel corso delle prossime settimane la Commissione dovrà definire proposte dettagliate per il brevetto. Per maggiori informazioni, visitare: Presidenza ungherese del Consiglio dell´Ue: http://www.eu2011.hu/    
   
 

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