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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Marzo 2011
 
   
  "FRUTTA NELLE SCUOLE", UNA FESTA A ROVERETO PRIMA GIORNATA A TEMA DEL PROGETTO IERI ALLA SCUOLA ELEMENTARE FILZI IL NUTRIZIONISTA: "ANCHE IL MONDO DELLO SPORT PUÒ ESSERE UNA CATTIVA PALESTRA ALIMENTARE"

 
   
  Trento, 15 marzo 2011- Spiegare ai bambini l´utilità di una sana e corretta alimentazione, a partire dal consumo di frutta e verdura, è un insegnamento che frutta. A patto che ad essere educati a tali buone pratiche alimentari non siano solo i bambini e i ragazzi, sempre più "convertiti" (dalla pubblicità) a merendine industriali e al cosiddetto "cibo spazzatura", ma anche i loro genitori. E´ il messaggio che arriva dalla campagna "Frutta nelle scuole", un progetto europeo gestito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione, per quanto riguarda il Trentino, con gli Assessorati all´Agricoltura e all´Istruzione della Provincia autonoma. Ieri a Rovereto, presso l´aula magna della scuola media De Gasperi, la prima giornata a tema dedicata agli alunni della Scuola elementare Filzi, che si sono ritrovati in 170 per una mattinata all´insegna del gioco e del divertimento. Tutto con uno scopo: convincerli a mangiare più frutta e verdura, per crescere in salute ed evitare di diventare, da adulti, persone in sovrappeso o, peggio, obese, cosa che oggi riguarda, rispettivamente, un adulto su tre e un italiano su dieci. Per la verità, sovrappeso ed obesità sono presenti nella nostra provincia molto meno che nel resto d´Italia, ma ciò non è dovuto - come spiega il nutrizionista Pedrolli dell´Azienda sanitaria - ad una migliore alimentazione dei nostri bambini e ragazzi, quanto piuttosto ad una loro più intensa attività fisica. Sul banco degli accusati sono soprattutto le merendine, quelle della pubblicità, preferite ad una mela, un kiwi, un´arancia o una banana. Ma anche non corrette abitudine familiari, prima tra tutte quella, pare assai diffusa, di non fare colazione al mattino prima di andare a scuola. "La colazione - dice ancora il dottor Pedrolli - sta diventando sempre più un problema: se manca il "metronomo" della colazione, ne risulterà non armonica tutta la giornata; c´è una grande superficialità nell´affrontare i pasti in famiglia, si dedica al cibo poco tempo ( più del 50 % dei trentini mangia fuori casa) perchè in generale le famiglie hanno poco tempo, mentre nelle mense scolastiche si somministrano menù comuni a chi ha abitudini alimentari diverse. Ma di non corretta alimentazione si soffre anche laddove ci si aspetterebbe una grande attenzione all´equilibrio nutrizionale, vale a dire nel mondo dello sport. "A volte lo sport diventa una cattiva palestra alimentare, quando si assumono alimenti con il fine non di nutrirsi ma di derivarne prestazioni agonistiche vincenti". Ecco dunque i motivi che sorreggono la campagna, la quale si articola in un calendario di 30 distribuzioni programmate di frutta nelle scuole trentine alla pausa di metà mattina o in occasione della merenda pomeridiana, e in alcune misure di accompagnamento quali giornate a tema, visite a fattorie didattiche, aziende agricole, centri di lavorazione o di trasformazione, mercati agricoli, realizzazione di orti scolastici, distribuzione di materiali informativi. In Trentino sono 27 gli istituti scolastici primari che partecipano quest´anno all´iniziativa (giunta alla seconda edizione), che comprendono 71 plessi per un totale di 456 classi e 7.478 alunni. Rispetto all´edizione 2010 - ha spiegato Nicoletta Zanetti, responsabile del progetto per l´Assessorato provinciale all´istruzione - "Frutta nelle scuole" ha aggiustato quest´anno il tiro superando, grazie agli sforzi fatti dagli assessorati provinciali all´agricoltura e all´istruzione, alcuni problemi organizzativi e criticità: quest´anno le mele distribuite nelle scuole sono in parte trentine; gli imballaggi sono ridotti rispetto allo scorso anno, non più monodose e completamente biodegradabili; si è ottimizzato il trasporto e la consegna della frutta alle scuole prevedendo una doppia fornitura di frutta/verdura per coprire le esigenze di due somministrazioni. E già si pensa, per il prossimo anno, a specifiche iniziative rivolte appunto ai genitori ma anche a formazione per gli insegnanti e ad una programmazione, auspicata, che abbracci un periodo pluriennale, benchè il bando (vinto per le regioni del Nord Est da un raggruppamento di imprese di cui è capofila la Aop Veneto Ortofrutta) per la distribuzione della frutta sia annuale. "Aggiustamenti questi ultimi - ha affermato il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e alimentazione, Mauro Fezzi - che contribuiranno a rendere ancora più condiviso ed efficace il progetto". Alla presentazione dell´iniziativa hanno partecipato stamane a Rovereto, accanto ai referenti della società incaricara dal Ministero di curare le attività di comunicazione e promozione del progetto "Frutta nelle scuole", agli insegnanti ed al dirigente scolastico Giuseppe Santoli, anche la neo assessore all´istruzione del Comune di Rovereto Giovanna Sirotti, e il sindaco di Isera Enrica Rigotti.  
   
 

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