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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Marzo 2011
 
   
  ALLONTANATE 3 FAMIGLIE CHE HANNO VIOLATO REGOLAMENTO PREFETTO. RISPETTO DELLE REGOLE ED ENTRO APRILE SI CHIUDE. 6500 ROM SE NE SONO ANDATI DA MILANO GRAZIE A POLITICA DI RIGORE DEL COMUNE, MARONI SI DIA UNA MOSSA PER ACCELERARE DDL SU RIMPATRIO NULLAFACENTI COMUNITARI RECIDIVI

 
   
  Milano, 21 marzo 2011 - “Tre famiglie rom romene, composte complessivamente da 13 persone, che risiedevano in container al campo autorizzato di Triboniano, sono state allontanate a seguito di un intervento della Polizia Locale supportato da Polizia di Stato e Carabinieri. Il provvedimento è stato adottato a seguito della revoca dell’assegnazione per violazione al regolamento prefettizio. In particolare un nucleo aveva abbandonato la struttura senza dare alcuna comunicazione e gli altri due erano stati diffidati due volte per furto di energia elettrica e per avere ospitato abusivi”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Triboniano deve chiudere entro aprile -spiega De Corato – come ha recentemente assicurato il prefetto che è, lo ricordo, il commissario all’emergenza rom. Ma lì seguitiamo a fare rispettare le regole. Recentemente, nelle motivazioni di rigetto del ricorso sul presunto carattere discriminatorio del censimento, un giudice per la prima volta ha scritto che la ‘massiccia’ presenza dei nomadi nei campi viene associata a ‘un’evidente situazione di degrado igienico-sanitario’ e di ‘conseguente all’allarme sociale’. E’ chiaro che la politica di rigore adottata dal Comune va seguita a una politica di rimpatri. Occorre pertanto che il ministro Maroni si dia una mossa e provveda a fare accelerare l’iter del ddl presentato al consiglio dei Ministri lo scorso novembre. E che prevede finalmente allontanamenti coatti per i rom nullafacenti recidivi. Ha ragione il sindaco Alemanno a invocare l’urgenza di questa legge”. “Milano – prosegue De Corato – grazie a 435 sgomberi ha ridotto la presenza di nomadi abusivi negli ultimi tre anni da 8.000 in città a 1.500 in tutta la provincia, come ha dichiarato il prefetto Gian Valerio Lombardi. Ma occorre un giro di vite sui comunitari nullafacenti che violano la direttiva europea sul diritto di soggiorno oltre tre mesi. E i rimpatri coatti dei ‘recidivi’ consentirebbero un’ulteriore diminuzione di presenze dei comunitari ‘irregolari’”. “La Polizia Locale di Milano, su mia disposizione, - sottolinea De Corato - ha cominciato sin dalla fine del mese di luglio 2007 ad attivare procedure identificative di stranieri comunitari nullafacenti (dai rom presenti nei campi irregolari ai questuanti ai semafori) che dopo tre mesi, come prescrive la direttiva, non dispongono di mezzi di autosostentamento e non si sono registrati all’anagrafe. Identificazioni che proseguono tuttora accompagnate da richieste di rimpatrio sottoposte al vaglio della Prefettura. Dunque c’è un impegno di lunga data”.  
   
 

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