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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Marzo 2011
 
   
  STATI GENERALI CULTURA FVG: PARTECIPAZIONE ECCEZIONALE, ORA IL TESTO UNICO

 
   
  Udine, 21 marzo 2011 - È finita oltre la mezzanotte del 18 marzo la lunga maratona degli Stati generali della Cultura, la giornata voluta dall´assessore regionale Elio De Anna affinchè la Regione ascoltasse problemi, proposte, indicazioni provenienti dalle tante espressioni del mondo culturale del Friuli Venezia Giulia. Oltre settanta gli interventi che si sono alternati nell´Auditorium della Regione a Udine per quasi nove ore di ascolto ininterrotto. ´´Mi sono trovato di fronte una sala affollata all´inverosimile e tutta questa partecipazione contribuisce a testimoniare che abbiamo intrapreso la strada giusta, quella di un percorso condiviso in cui tutti hanno potuto proporre le loro idee per uscire dalla crisi. Una crisi - ha ricordato De Anna - che ha provocato la contrazione dei finanziamenti e che, come accade in tutta la società, ha fatto emergere problemi strutturali che vanno risolti´´. È anche per questo che la gran parte dei partecipanti ha convenuto sulla necessità di riscrivere una legge di settore, suggerendo all´Amministrazione regionale di non correre però il rischio di scrivere un testo unico generico che scontenti le peculiarità e le esigenze di ciascun comparto. ´´Accelererò la scrittura del Testo unico sulla Cultura - è la garanzia di De Anna - perchè c´è necessità di dare al più presto certezze e legalità a questo mondo: ma - ha aggiunto l´assessore - come la Regione ha ascoltato tutti, mettendosi in discussione, chiedo parimenti che nessuno si senta privilegiato e che tutti tengano lontano il rischio di autoreferenzialità´´. Quali sono state le principali indicazioni che sono giunte dagli interventi della giornata di ieri? ´´Anzitutto - risponde De Anna - la necessità di mantenere in equilibrio il sistema duale rappresentato dai professionisti della cultura e dai ´professionali volontari´: si tratta di due comparti che non devono essere divisi da barriere ma che devono parlarsi in modo orizzontale. Il secondo punto - elenca l´assessore - riguarda il coinvolgimento e il dialogo tra gli organizzatori dei grandi eventi e le medie e piccole produzioni. Anche qui - spiega De Anna - emerge la volontà di superare le barriere e la necessità di una sinergia´´. Gli altri due temi nodali, messi in luce in maniera trasversale da tanti rappresentanti del mondo culturale istituzionale ma anche da quello associativo, riguardano la richiesta di finanziamenti pluriennali che permettano una programmazione certa dell´attività culturale e la necessità di un sistema di valutazione delle proposte che soppesi a fondo la qualità per permettere conseguentemente un giusto ed equo sostegno per mezzo delle risorse pubbliche. ´´Un altro indirizzo suggerito e sul quale concordo - sintetizza De Anna - è quello di valorizzare le produzioni che sono costruite con risorse dal e sul territorio, piuttosto che acquisire grande eventi a scatola chiusa´´. Tra gli altri punti più frequentemente dibattuti, oltre alla necessità di rivedere funzioni e metodi di valutazione - soprattutto in merito agli organismi e alle attività posti ´´a tabella´´ e sostenuti con i capitoli della Lr 68 - vi sono stati la necessità di favorire le reti per eliminare le duplicazioni di manifestazioni e attività culturali, promuovere il trasferimento di risorse e competenze dalla Regione agli enti locali, scongiurare il fenomeno del precariato per gli operatori culturali, sostenere i grandi eventi senza però dimenticare il lavoro di base svolto dalle associazioni di secondo livello per favorire l´alfabetizzazione culturale, coinvolgere i tanti laureati in Beni culturali negli atenei della regione in progetti scientifici oggetto di finanziamento pubblico. ´´La puntualità degli interventi e il fatto che tante persone si siano attardate fino a mezzanotte e mezza per esprimere di persona tutti questi spunti - conclude De Anna, a bilancio degli Stati generali che sono stati la seconda iniziativa del genere in regione dopo quella organizzata a Gorizia trent´anni fa - contribuiscono a consolidare in me l´idea che la cultura sia una formidabile opportunità di investimento, forse non ancora colta a pieno finora, ma sulla quale l´Amministrazione regionale garantirà il massimo impegno´´.  
   
 

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