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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Marzo 2011
 
   
  FRA MITI E NATURA TSUNAMI=DILUVII

 
   
  Milano, 21 marzo 2011 - Per l’immensa terrificante catastrofe in Giappone, spontaneo è stato il ricorso al termine ‘apocalisse’, ma la denominazione biblica più pertinente è sicuramente ‘Diluvio universale’, di cui ci sta dando infatti un’immagine malauguratamente fin troppo realistica. Le leggende di diluvi universali, comunque, percorrono trasversalmente tempi, luoghi e miti di una ben più vasta umanità di quella ebraico-cristiana che ci è più strettamente familiare: un Diluvio effettivamente universale non l’abbiamo ancora conosciuto, mentre universale ne appare un’atavica memoria collettiva in popoli sparsi per il Pianeta: dai Sumeri & Babilonesi/ebrei e Greci & Romani sul Mediterraneo e fin su all’Irlanda e oltre, ai Papua nell’Oceano Pacifico a Incas e Atzechi in Sudamerica. Lo schema è sempre lo stesso: un dio si adira con la gente, decide di distruggerla sommergendola, ma vien salvato almeno qualcuno che possa ridisseminarla. Ed altrettanto medesima appare la causa che dà origine al mito: non tanto o soltanto l’esorbitante acqua piovuta giù, ma con più evidenza quella sconvolgentemente straripata con furiose terrificanti onde immani. Mediterraneo - Il maremoto per il Diluvio del ‘nostro’ universo mediterraneo si localizza 3400 anni fa quando esplose nell’arcipelago delle Cicladi - a sud-est della Penisola greca/Peloponneso e a nord di Creta - l’isola di Thera, attualmente nota come Santorini e privilegiata meta turistica, fra le cui attrazioni proprio la baia/conca lasciata dal vulcano che appunto nel 1400 avanti Cristo la fece saltare per aria con buona parte dei suoi abitanti, e contorno di terremoti e ‘tsunami’ che configurarono l’evento biblico non solo, ma innanzitutto narrato (e di lì ripreso) nel ben più antico mito dell’eroe sumerico Gilgamesh, le cui varie narazioni/redazioni e arricchimenti partono da prima del 3500 fino al 600 avanti Cristo. In cerca della ricetta per l’immortalità, Gilgamesh va a trovare Utnapishtim, il ‘Noè’ originale, che gli narra come il dio primodiale Crono avesse preannunciato il Diluvio al re Xisutro. Deucalione & Pirra Prometeo avverte suo figlio Deucalione che Giove vuole sterminare con un Diluvio Universale l’umanità corrotta, e lui e la moglie Pirra si salvano su una barchetta /arca sul Parnaso; oracolo di Temi ordina loro di percorrere la terra desolata gettandosi dietro le ‘ossa della Gran Madre’: sono i fossili che danno nuova vita al pianeta così narra anche Ovidio nelle sue Metamorfosi. Fra gli Indù abbiamo il savio-re-legislatore Mane cui il pesciolino/Shiva fa il solito preavviso etc. Platone nel ‘Crizia’ narra la cataclismica scomparsa di Atlantide, in un paradigmico scenario di terremoti, maremoti, esplposioni di vulcani, umanità inghiottita dai flutti....Ovvero Santorini . Irlanda: mitico uomo Finn Tan arriva a dorso d’un’onda primeva, dorme sulla spiaggia per diversi secoli, poi rinnova l’umanità trasmettendole le scoperte della scienza di cui è depositario (superstite di Atlantide???) Polinesia Nuova Guienea : la più perfetta descrizione di maremoto & tsunami nel mito papuasiano del pescatore Maori che cala il proprio amo proprio a impigliarsi nei capelli del dio Roua Hatù/(=nettuno) che dormiva sul fondo; adirato il nume decide di sterminare questa molesta umanità, ma capricciosamente sceglie di salvare proprio l’incauto pescatore, che manda a rifugiarsi colla sua famiglia sulla più alta cima; appena il ‘Noè’ Maori è al sicuro il Dio batte il piede (=maremoto) e dal fondo si innalzano le acque marine fino a sommergere in pochi istanti (=tsunami) tutto e tutti tranne invece il colpevole di tutto. Atzechi (Messico) e Incas (Perù): leggende diluviali facilmente derivate da rinvenimenti di conchiglie & pesci fossili sia in terreni profondi che in alte cime. E’ la stessa interpretazione che se ne dava per tutto il rinascimento: ma il solito Leonardo dubitò la verità.  
   
 

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