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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Marzo 2011 |
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"FERRATI IN STORIA", TRENO ITINERANTE CON STUDENTI PER IL 150° UNITÀ
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Bari, 22 marzo 2011- "Abbiamo cominciato dalla storia, e nella storia ci sono giganti che offrono le loro spalle per appoggiarsi. È stato necessario richiamare le figure di Mazzini, Garibaldi, Pisacane per arrivare con le parole degli studenti a cogliere il senso dell´essere italiani oggi. A riscoprire la vocazione dell´Italia che deve provare a far dialogare mondi diversi". L´assessore alla mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini riassume così ´Ferrati in storia´, il contributo del suo assessorato alle celebrazioni dei 150 anni dell´Unità d´Italia. Le dichiarazioni sono state rilasciate ieri dopo il confronto al Teatro Verdi tra il presidente della Nichi Vendola e il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, moderato dalla vicedirettrice del Corriere del Mezzogiorno, Maddalena Tulanti. Gli studenti hanno manifestato con le loro testimonianze, affidate a brevi pensieri, le speranze in una Italia migliore, unita e priva di discriminazioni. “Queste riflessioni spontanee – ha commentato Minervini – hanno dentro l´idea di nazione come comunità di destino che, quasi con sorpresa, in occasione di queste celebrazioni per i 150 anni abbiamo riscoperto”. La giornata per i trecentocinquanta studenti delle scuole medie superiori pugliesi è cominciata, infatti, a bordo di un treno degli anni trenta in cui sono state allestite sei aule didattiche in cui si sono alternate lezioni per approfondire il processo storico che ha portato all’Unità. Professori d’eccezione Pasquale Guaragnella, Marina Comei, Ennio Corvaglia, Lino Patruno, Donato Cafagna, Oreste Serrano, hanno accompagnato gli studenti nel racconto della costruzione dell´identità italiana. Per raccontare come l’Italia è diventata una nazione si è discusso di aspetti linguistici, del ruolo della televisione e dei media, dei processi economici, della “questione meridionale”, dello sviluppo delle infrastrutture, degli italiani raccontati dai libri. “È stato un viaggio affascinante nel tempo e nello spazio – ha concluso Minervini – un´esperienza attraverso la quale i ragazzi hanno percepito come la cultura italiana sia parte di sé e non un residuo archeologico del passato, sia ancora un attrezzo indispensabile per sentirsi protagonista nel mondo attuale”. |
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