|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 25 Marzo 2011 |
|
|
  |
|
|
LA VENARIA REALE, LA REGGIA D’ITALIA. LA BELLA ITALIA. ARTE E IDENTITÀ DELLE CITTÀ CAPITALI
|
|
|
 |
|
|
Insieme alle Officine Grandi Riparazioni, sede di Esperienza Italia è la Reggia di Venaria, a pochi chilometri da Torino, capolavoro dell’architettura barocca internazionale costruito nel Seicento e Settecento come residenza di piacere e di caccia dei Savoia, la dinastia che regnò in Italia dopo l’unificazione. La Venaria Reale fu progettata dai più grandi architetti del Barocco, tra i quali Amedeo di Castellamonte e Filippo Juvarra, e nel corso dei secoli venne ampliata fino a presentarsi come uno straordinario unicum ambientale-architettonico che include l’attuale centro storico, la Reggia, i Giardini e il vicino Parco La Mandria. Dopo l’occupazione napoleonica, per Venaria iniziò una fase di lungo abbandono. A partire dal 1998, il complesso ha costituito il più grande cantiere di restauro d’Europa e ha finalmente aperto al pubblico nel 2007, attestandosi poi fra i cinque beni culturali più visitati d’Italia. Il progetto di recupero nel 2011 sarà a regime, regalando così ai turisti ulteriori spazi di visita con proposte molteplici tra eccellenze dell´arte, della moda, del genio, del paesaggio e del gusto italiani: per scoprire gli 80.000 metri quadrati della Reggia e i 50 ettari di Giardini con itinerari tematici per visitatori singoli, gruppi organizzati, scuole di ogni ordine e grado; visitare nelle imponenti Scuderie Juvarriane le mostre La bella Italia. Arte e identità delle città capitali e Leonardo. Il genio, il mito, e la mostra Moda in Italia. 150 anni di eleganza nelle suggestive Sale delle Arti; e, infine, nell´incantevole cornice del Parco Basso, immergersi Potager Royal, il più grande d’Italia lasciandosi poi tentare, nella Galleria Grande della Reggia, dalle Cene Regali preparate dai migliori chef della cucina italiana. La Bella Italia. Arte E Identità Delle Città Capitali Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria Fino all’11 settembre 2011 Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma e Modena, Napoli e Palermo: ognuna delle principali “capitali culturali” preunitarie è stata ed è in diverso modo rappresentativa dei differenti destini e delle particolari identità delle corti e delle città italiane. Alla vigilia del 1861 si erano date un´auto-rappresentazione che univa vicende storiche, fenomeni letterari ed artistici, temperamenti dei popoli, destini, attese e speranze che sarebbero poi sfocianti nell’appuntamento dell’Unità nazionale. La mostra, allestita alle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria, vuole dare immagine alle Italie che la Storia chiamò a diventare Italia. Oltre 350 opere d’arte provenienti dai musei d’Italia, del mondo nonché da collezioni private racconteranno alla Venaria Reale l’identità delle principali "capitali culturali” italiane. Ogni capitale sarà rappresentata da opere d’arte, documenti ed oggetti in un certo senso identitari, in grado cioè di significare e di ricostruire il profilo storico e i termini delle auto-rappresentazioni. Torino è l’Armata, la Metallurgia, la Corte. Firenze è la fondatrice della lingua e delle arti con Dante, Giotto, Donatello, Botticelli, Michelangelo. Roma è la gloria dell’Antichità classica e dell’Autorità religiosa: due elementi unificanti destinati a tenere insieme la nuova Italia. Milano è Leonardo da Vinci, è la religiosità dei Borromeo, è l’Illuminismo, è il dialogo costante e fecondo con l’Europa. Venezia è la grande pittura di Tiziano e di Veronese, è il profumo d’Oriente, è il mito del Buongoverno e della città inimitabile. C’è poi Genova, ricchissima e bellissima, capitale finanziaria nell’Europa della Controriforma e degli Assolutismi, la città che ha saputo trasformare il profitto bancario nei Rubens, nei Van Dyck, nei palazzi più belli della Cristianità. Bologna, la seconda città dello Stato Pontificio, è il prestigio della sua Università ed è l’ideale classico che da Raffaello arriva a Guido Reni. Parma e Modena sono l’arte e il collezionismo dei principi mecenati. E infine ci sono le due capitali del Regno: Napoli e Palermo. C’è la Napoli degli Aragona e dei Borbone, di San Gennaro, dei Lazzari e di Masaniello; la Palermo di Federico Imperatore, del Feudo, dei Baroni riottosi, dell’autonomia continuamente affermata e continuamente contrastata. Www.facebook.com/labellaitaliaarte |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|