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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
 
   
  MILANO: UNA RETE ASSISTENZIALE CONTRO DOLORE

 
   
  Milano, 29 marzo 2011 - ´Da tempo Regione Lombardia è impegnata nel campo della terapia del dolore. Dal 2004 abbiamo una consulta per ogni ospedale che si occupa specificamente di questo e dal 2007 abbiamo chiesto di includere già nella cartella clinica specifiche indicazioni in merito alla rilevazione del dolore´. Lo ha detto l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, intervenendo il 25 marzo al seminario ´Malattia Dolore: Cura, Modello e Rete Territoriale´, che si svolge a Niguarda. Oltre all´assessore Bresciani sono intervenuti, tra gli altri, Paolo Notaro, responsabile della terapia del dolore di Niguarda e Giuseppe Genduso, direttore sanitario della stessa azienda ospedaliera. ´Lo sviluppo di una Rete regionale di terapia del dolore - ha ricordato Luciano Bresciani - è uno degli obiettivi inseriti all´interno del Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014 che caratterizzerà le nostre scelte, in campo sanitario, nell´attuale legislatura. Al momento stiamo già organizzando il territorio e abbiamo previsto l´istituzione di uno specifico gruppo di lavoro che si occupi di questo importante ambito´. Luciano Bresciani ha poi ricordato il progetto ´Ospedale-territorio senza dolore´ spiegando come, ´oltre a rafforzare l´attività dei Comitati, Ospedale Senza Dolore favorisce l´integrazione ospedale-territorio, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale, introducendo il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore´. ´E´ nostra intenzione - ha ribadito Bresciani - sviluppare un modello di erogazione dei servizi centrato sul paziente, la persona e la sua famiglia, in grado di offrire ai bisogni del malato risposte adeguate e di qualità. Il nostro modello va nella direzione di promuovere la crescita dei servizi coniugando integrazione e competizione in una logica di rete, stimolando la sussidiarietà e indirizzando le risorse in maniera efficiente verso i bisogni, in maniera da garantire non solo livelli massimi di efficacia per la cura delle differenti patologie, ma anche la ´continuità delle cure´ ospedale-territorio e coinvolgendo tutti i professionisti che intervengono sul malato´. ´L´eccellenza sanitaria lombarda si traduce anche in questo - ha detto in conclusione l´assessore Bresciani - un federalismo sanitario che sposti il baricentro dell´assistenza verso il territorio, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale e introducendo il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore´.  
   
 

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