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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
 
   
  LOMBARDIA: LAVORARE PER TUTELARE PAESAGGI

 
   
  Brescia, 29 marzo 2011 - ´Tutela e valorizzazione del paesaggio lombardo sono due obiettivi importanti, che ispirano l´azione di Regione Lombardia da anni. Il Piano Paesaggistico Regionale (Ppr) infatti, in vigore dal 2001 e rinnovato nell´ambito del Piano Territoriale Regionale (Ptr) approvato nel gennaio 2010, dimostra come vi sia sempre stata la massima attenzione verso tutti i sistemi paesaggistici: laghi, fiumi, pianura, montagne, città e paesi. Un patrimonio insostituibile che va necessariamente tutelato´. E´ quanto ha affermato il 25 marzo l´assessore regionale al Territorio e urbanistica, Daniele Belotti, intervenendo a Brescia al corso di aggiornamento su ´Temi del paesaggio e dell´autorizzazione paesistica´, organizzato dall´Ordine degli Architetti e dall´Associazione italiana Architetti Paesaggisti. Con questa consapevolezza di fondo si è dunque mossa l´azione regionale, che in primo luogo ha considerato il paesaggio come un bene diffuso e proprio di ogni comunità locale. ´È essenziale che il presidio del bene paesaggistico coinvolga pienamente le diverse responsabilità coinvolte nella programmazione e gestione del territorio - ha precisato Belotti - facendo entrare la dimensione paesaggistica in ogni processo decisionale, pianificatorio e progettuale. Regione Lombardia ha sostenuto questa linea di impegno, prevedendo che ogni livello di pianificazione del territorio operi con specifica attenzione alla tutela del paesaggio, sia nella fase di ricognizione ed analisi, sia nella fase di progettazione territoriale, urbana ed edilizia´. Secondo l´indirizzo introdotto dal Piano territoriale paesistico regionale già nel 2001, ogni intervento sottoposto a disciplina edilizia deve essere accompagnato da una specifica relazione di tipo paesistico. ´Con il recente aggiornamento del Piano paesaggistico regionale - ha detto l´assessore - questa indicazione viene ribadita e rilanciata, stabilendo che tutti i progetti debbano essere sottoposti ad uno specifico ´esame di impatto paesistico´ in ragione della sensibilità paesaggistica del sito interessato dall´intervento e della natura e dell´entità dell´intervento stesso´. Per quanto riguarda in particolare le aree e i beni di interesse paesaggistico, oggi disciplinati dalla terza parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che in Lombardia interessano quasi la metà del territorio regionale, è stato fatto un lavoro molto impegnativo, anche se poco appariscente, che ha riguardato l´identificazione di un limitato numero di nuove ´dichiarazioni di notevole interesse paesaggistico´ sottoposte a vincolo e, soprattutto, l´individuazione dei criteri per la gestione del vincolo stesso. ´Un´esperienza importante, che ha riguardato alcune decine di zone della Regione, con collocazioni territoriali, problematiche paesaggistiche e dinamiche di trasformazione e sviluppo varie´ ha osservato l´assessore regionale. ´E´ la base - ha aggiunto - per uno sviluppo di elaborazione ed arricchimento ulteriore che dovrà essere attuato nel corso dei prossimi anni, in linea anche con quanto previsto dall´art.143 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in materia di pianificazione paesaggistica´.  
   
 

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