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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
 
   
  AGRICOLTURA FVG: ATTRAVERSO I GIOVANI PROGETTARE IL FUTURO RURALE

 
   
   Pozzuolo Del Friuli - Occorre rilanciare l´orgoglio rurale. Questo l´appello che l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, ha rivolto ai giovani, in particolare agli allievi dell´Ipa ´Stefano Sabbatini´, di Pozzuolo del Friuli, intervenendo, il 26 marzo, in occasione del primo degli incontri in programma per i festeggiamenti del 130. Anniversario della fondazione della prima scuola di agraria del Friuli. Risalente infatti al 1881, la scuola fu istituita grazie al lascito della contessa Cecilia Gradenigo, finalizzato, all´epoca a sostenere nell´istruzione nel settore primario, ancor più fondamentale per la società di allora, gli orfani dei contadini poveri. A distanza di centotrent´anni molto è cambiato, e la scuola di agraria di Pozzuolo, sostenuta con convinzione da Violino, che vi ha insegnato, e dall´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, punta a divenire un Its, ovvero un Istituto Tecnico Superiore. Per prolungare a sette anni il percorso formativo dei giovani in agricoltura, consentendo così la specializzazione dopo il diploma delle scuole superiori. Anche in questa prospettiva, Violino ha inteso fare leva sui ragazzi presenti all´incontro, svoltosi nell´auditorium dell´istituto sul tema ´Istruzione professionale agraria e agricoltura nel Iii Millennio: opportunità, esperienze, proposte´. Incontro che verteva sulle aspettative dei giovani, sulle loro attese da un settore in difficoltà, ma che proprio nel Friuli Venezia Giulia dimostra maggiore dinamicità rispetto agli altri comparti economici, ed evidenzia segnali di ripresa rispetto al resto del Paese. Come ha sostenuto Violino, mentre un tempo la scuola di agraria veniva fatta frequentare dai ragazzi apparentemente meno portati allo studio, e per quelli più volonterosi le famiglie puntavano sulle scuole umanistiche, oggi la situazione è profondamente cambiata. E la società, non soltanto l´agricoltura, per poter disporre di beni alimentari genuini, di pregio, di qualità, ha sempre maggiore necessità di specialisti nel settore primario. La scuola-convitto agraria di Pozzuolo, com´è stato ricordato nell´occasione da Lorenzo Nazzi, coordinatore dell´istituto, negli anni ha sfornato decine di tecnici, che hanno fatto crescere il territorio e l´economia, non soltanto nella loro terra d´origine. Proseguendo così la missione che alla fondazione era stata assegnata alla struttura formativa. Che era quella di accompagnare la crescita del territorio. Oggi, come ha insistito Violino, le piccole realtà rurali del Friuli Venezia Giulia non possono competere con le grandi aziende di Paesi pur vocati, come lo è anche l´Italia, al settore rurale. Per questo serve puntare sulla genuinità e sulla qualità, esaltando le peculiarità di prodotti di pregio che sono il frutto, la sintesi, del lavoro secolare della nostra comunità. Che esprimono le carature del territorio, il legame della nostra gente con lo stesso e con la terra. Per questo, i prodotti tipici rappresentano una forma di cultura, certo, di tipo materiale. Ma che è la cultura di un territorio e della sua gente. Una cultura, ha concluso Violino, della quale anche i giovani devono essere orgogliosi, per poter riportare l´agricoltura alla centralità che le spetta in seno alla società moderna. Prima di Violino, dopo i saluti del sindaco di Pozzuolo del Friuli, Nicola Turello, dell´assessore provinciale all´Agricoltura, Daniele Macorig, del dirigente scolastico, Vittorio Borghetto, una tavola rotonda, moderata da Adriano Del Fabro, ha focalizzato criticità e prospettive dell´istruzione in agricoltura. Vi hanno partecipato, lo storico, Giacomo Viola, per ricordare che alcuni direttori della scuola di agraria di Pozzuolo nei decenni hanno rappresentato le avanguardie dell´innovazione nel mondo rurale e nelle sue produzioni; Roberto Orlandi, presidente del Collegio nazionale Agrotecnici e Agrotecnici laureati, per affermare tra l´altro che in Italia sono attualmente 30 mila gli allievi degli istituti tecnici agrari attraverso i quali il mondo rurale si dovrà sviluppare e Riccardo Flabiano, imprenditore agricolo ed ex allievo dell´agraria di Pozzuolo, per illustrare la propria riuscita esperienza professionale.  
   
 

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