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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
 
   
  BUSCEMI: FUS REGIONALE LOMBARDO A TUTELA NOSTRA CULTURA COINVOLGIMENTO DEI PRIVATI PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO

 
   
   Milano, 29 marzo 2011 - Un fondo per la cultura che, attraverso l´ausilio di Regione Lombardia e altre realtà anche private, possa sostenere l´impresa culturale Lombarda. Questa la proposta lanciata ieri dall´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi all´incontro con i rappresentanti dei Circuiti Teatrali Lombardi, svoltosi a Palazzo Reale, nelle sale dov´è allestita la mostra ´I giovani ribelli del ´48: memorie del Risorgimento lombardo´, organizzata da Regione Lombardia. Il confronto è stato centrato sull´analisi e le possibili soluzioni delle problematiche del settore. Oltre all´assessore Buscemi era presente anche Mario Resca, direttore generale presso il Ministero dei Beni culturali, e il presidente dell´Agis (Associazione generale italiana dello Spettacolo) Lombardia Fiorenzo Grassi. ´Insieme con il presidente Roberto Formigoni abbiamo deciso di creare, attraverso la sottoscrizione di un accordo, - ha spiegato Massimo Buscemi - una sorta di Fus lombardo che, con il contribuito di Regione Lombardia, imprese, fondazioni bancarie, fondazioni di altra natura, industrie, multinazionali e altri soggetti, possa sostenere il sistema teatrale e tutto il ´sistema cultura´ lombardo, consolidandone il suo sviluppo, mettendo in campo alcuni milioni di euro. Molti dei nostri teatri hanno infatti bisogno di restauri conservativi; i fondi serviranno anche a questo. Auspico che dopo Pasqua, comunque entro la primavera, sia possibile sottoscrivere questo accordo´. Tra le altre iniziative proposte dall´assessore Buscemi, dopo aver raccolto le istanze delle rappresentanze teatrali, anche quella di portare nella conferenza delle Regioni la proposta di applicare al Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) i costi standard che dovranno essere equilibrati, dalla Lombardia alla Sicilia. ´Non si capisce - ha ribadito Buscemi - secondo quale altro criterio venga suddiviso il Fus. Ad esempio non è chiaro il motivo per cui i teatri lombardi debbano ricevere meno risorse rispetto a quelli del Lazio. Da qui la necessità di riequilibrare i costi standard, anche perché le spese dei teatri lombardi non possono essere il 50 per cento rispetto a quelli del Lazio: mi sembra una sproporzione evidente´. Le proposte dell´assessore Buscemi hanno riscosso l´apprezzamento da parte delle rappresentanze teatrali, che hanno accolto con favore l´idea che un ente importante come la Regione dialoghi con prestigiose realtà private per sostenere le loro necessità. ´Il sistema teatrale lombardo e milanese - ha detto in conclusione Massimo Buscemi - è tra i più importanti d´Italia, non solo per la Scala ma per le diverse realtà che arricchiscono il panorama culturale. Solo coinvolgendo i soggetti privati, che hanno fatto del mecenatismo il fiore all´occhiello dell´imprenditoria della nostra regione, sarà possibile valorizzare l´industria teatrale lombarda, che auspico possa primeggiare anche nei prossimi 100 anni´.  
   
 

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