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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Aprile 2011
 
   
  GIUSTIZIA ITALIANA: LA CONSOB PUÒ ESSERE RESPONSABILE SE VIENE MENO AI SUOI OBBLIGHI DI VIGILANZA E RISARCIRE I DANNI

 
   
  La Cassazione ha ampliato le tutele per i risparmiatori truffati o vittime di qualche crack finanziario. Secondo la Suprema Corte, infatti, la Commissione nazionale per le Società e la Borsa (Consob), in quanto ente di controllo e vigilanza ha l’obbligo istituzionale di "tutela del pubblico risparmio" che deve essere esercitato in concreto e non limitarsi ad un attività solo formale e pertanto può essere dichiarata responsabile nel caso dovesse essere venuta meno ai propri obblighi di vigilanza e condannata a risarcire i cittadini frodati dalle società finanziarie. Nel caso sottoposto all’attenzione della Corte la Sfa, una società di intermediazione mobiliare (Sim), tra il ´90 e il ´92 aveva fatto perdere consistenti quote di risparmio che le erano state affidate, facendole letteralmente sparire. I clienti truffati avviarono un giudizio al termine del quale è stato dimostrato che la Consob intervenne in ritardo a sospendere l´attività della società in questione e quindi ebbe una precisa responsabilità extracontrattuale (ai sensi dell’art. 2043 del Codice Civile) nei confronti dei risparmiatori. Gli ermellini hanno infatti confermato quanto già statuito dai giudici di secondo grado che avevano ritenuto insufficiente la motivazione secondo cui all’ente di vigilanza spetterebbe solo un potere di controllo formale sui prospetti di informazione ai clienti e non sostanziale. Secondo la sentenza della Corte di Cassazione la Consob deve svolgere una reale funzione di garanzia con azioni volte ad impedire danni concreti nei confronti dei risparmiatori seguendo un normale principio di buon senso. I giudici hanno ritenuto che "L´attività della pubblica amministrazione e in particolare della Consob deve svolgersi nei limiti e con l´esercizio dei poteri previsti dalle leggi speciali che la istituiscono, ma anche dalla norma primaria del neminem laedere". A seguito di questa sentenza i risparmiatori truffati potranno agire contro la Consob nel caso in cui possano dimostrarsi carenze o omissioni nell’attività di vigilanza sostanziale sugli atti delle società finanziarie, che nel nuovo atteggiamento che dovrà tenere l’ente nazionale di controllo che avrà l’obbligo di adottare comportamenti volti ad una tutela più concreta dei cittadini - risparmiatori  
   
 

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